To never let you down

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Aelita

Il prototipo della nuova Navskid ha assolto il suo compito giusto un attimo prima di esplodere e svanire in uno sciame di pixel. D'altronde, Jeremy mi aveva detto che non avrebbe retto a lungo. Ad ogni modo, l'importante è che io sia arrivata al settore vulcano, tra l'altro appena in tempo per vedere mia sorella virtualizzata in uno strano costume da ape, poco lontano da me.

-Aelita!- esclama raggiungendomi -La mamma ha detto che devo tornare un'altra volta in quella specie di torre, è vero?

Dal tono con cui lo chiede sembra non gradire affatto l'idea.

-Sì, Therese, abbiamo bisogno che disattivi la torre vulcano- le spiego.

Lei fa un verso di disappunto:

-Uffa! Ma io non voglio entrarci, quel posto mi fa paura- si mette a gridare come di solito fanno i bambini.

Stringo i pugni e schiocco la lingua, provando a fare quel che ho scoperto di essere da nemmeno un mese: la sorella maggiore.

-Sta' a sentire, signorina- dico mentre mi inginocchio per guardarla in faccia. - Ricordi William e Laura? Beh, sono in gravissimo pericolo, e Jeremy non riuscirà mai a salvarli finché la torre sarà attiva.

-Disattivala tu.

A queste parole scatto in piedi, ormai ho esaurito la poca pazienza che lo stress mi lascia:

-E tu in realtà dovresti essere una ventunenne? I ragazzi non torneranno mai più a casa, se non ti...

-Ehi!- Riconosco la voce di Marthine, che ci sta venendo incontro - Che succede?

-Succede che abbiamo un codice dal carattere difficile- sbotto io.

-Dai, Aelita, è una bambina...- mormora una volta che ci è accanto.

-Ciò non cambia la situazione in cui ci troviamo- continuo imperterrita.

-Sono certa che, se la prendessimo con le buone, accetterebbe!- tenta di rabbonirmi la mia amica. Decido di tentare:

-Quanto vuoi?- chiedo alla ragazzina. - Venti euro? Trenta?

-No- non è così che intendevo...- interviene il genio, ma la peste sembra avere fiuto per gli affari:

-Cinquanta- sentenzia lasciandomi di sasso.

-Stammi a sentire, piccola sanguisuga...- la ragazzina però mi interrompe:

-Tic, toc...- imita le lancette di un orologio con le dita - Il tempo scorre e i tuoi amici... beh hai capito, sorellona, no?

In certi momenti rimpiango quando pensavo di essere figlia unica.

-E va bene- mormoro a denti stretti.- Ma andiamo.

Ulrich

Nulla. Sarà l'ottavo corridoio che perlustro, ma sembra che quei bastardi siano spariti completamente dalla faccia della Terra. O almeno è quello che penso prima di riconoscerne le voci pochi minuti dopo aver piantato in asso Yumi e Odd per seguire quegli scienziatucci da quattro soldi.
Con un altro scatto mi apposto accanto ad una parete che forma un angolo con quella del luogo dove si nascondono quei miserabili.

-Terence, secondo te saranno ancora lí?- domanda la voce che ricordo appartenere a quello grasso.

-Chi? I mocciosi? Macché. Probabilmente avranno implorato di tornare a casa e staranno pateticamente strisciando doloranti sul pavimento, incapaci perfino di camminare. Ma poi, li hai visti questi? Gli altri due sembravano avere un equipaggiamento decente, non come quell'idiota mezzo gatto.

Code Lyoko: The Phoenix's Ashes (In revisione)Where stories live. Discover now