Capitolo 3

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Erano uno di fronte all'altra. I loro respiri e i loro battiti si muovevano in perfetta sincronia. Shinichi non aprì bocca, tese solamente la mano verso Ran per aiutarla ad alzarsi. Quando lei fu finalmente in piedi, Shinichi le cinse i fianchi in una morsa calda e protettiva e le sorrise facendo quasi sfiorare i loro nasi. Ran rabbrividì in tutto il corpo, anche solo l'attesa di ricevere un suo bacio le faceva provare mille emozioni indescrivibili. Era letteralmente catturata dai suoi occhi azzurro mare, non resistette più all'attesa, annullò lei le distanze, chiuse gli occhi per non farsi distrarre dai suoi occhi e assaporarsi le sue labbra. Sentì la stretta di Shin aumentare, ma non si fece male e le sue labbra aprirsi per far passare la lingua. Lo lasciò subito entrare desiderosa anche lei di approfondire il bacio. Il mondo intorno a lei sembrava svanire, esistevano solo lui, le sue labbra e il suo calore. Lo amava con tutta se stessa, non riusciva a fare a meno di lui, era impossibile. Le mani di Shinichi salirono lungo la vita di Ran e lei si risvegliò come scottata da qualcosa. Si scostò da lui riprendendo fiato e appoggiando le mani sul suo petto. Staccarsi da Shinichi le provocò un vuoto che bruciava. Shinichi le accarezzò la schiena con le sue sicure dita. -Ran, so di non avertelo mai detto chiaramente, ma vedi io...io ti amo. E mi fa male vederti piangere e soffrire-
-Tu non mi hai mai vista piangere, anche se te lo racconta Conan con un messaggio non puoi veramente capire quello che provo. Resta stavolta, ti prego-
Shinichi non le rispose. Sapeva benissimo di non poter restare, ma sapeva anche che se sarebbe andato via di nuovo lei avrebbe sofferto. Le accarezzò il dorso della mano col pollice.
-Resta qui con me, vicini come adesso. Il calore delle tue mani...non ce la farò a vivere ancora senza di esso, senza il calore del tuo corpo, senza la morbidezza dei tuoi capelli, senza il sapore delle tue labbra che oggi ho assaporato per la prima volta-
-Ran ti sono sempre stato più vicino di quanto credi. Fidati di me....Ah!!!-
Shinichi si piegò su stesso con una mano stretta sul petto. Iniziò a sudare: l'antidoto stava finendo. Il dolore che provava ogni volta era assurdo. Era come se il suo cuore dovesse scoppiare da un momento all'altro. Ovviamente Ran si preoccupò subito non appena vide Shinichi lasciarsi cadere a terra. Si avvicinò a lui cercando di sollevarlo da terra.
-Shinichi cos'hai?-
-Ran chiama Heiji!-
Ran corse subito da Heiji spiegandogli che Shinichi si stava sentendo male. Ran non capiva come Heiji potesse aiutare Shinichi. Ma, naturalmente, Heiji capì subito che era per l'antidoto e balzò dal divano per andare dall'amico, però disse a Ran e Kazuha di restarsene lì. Stranamente Ran lo ascoltò e non si mosse. Però restò lì chiedendosi perché le fu detto di non andare. Heiji entrò e trovò uno Shinichi sofferente crollato a terra.
-Hattori aiutami ad andare in bagno...non posso rischiare di rimpicciolirmi qui!-
Heiji issò l'amico da terra e l'aiutò a nascondersi in bagno. Una volta assicuratosi che Shinichi stesse bene tornò da Ran e Kazuha. Subita la karateka chiese ad Heiji come stesse Shin.
-Mi dispiace dirtelo Ran, ma è andato via. Hai notato che non si è sentito bene. Ha preferito andare via senza farti preoccupare. Ma tranquilla sai che è una forza della natura e di certo questo non è stato nulla di cui preoccuparsi. Niente può avere la meglio su di lui!-
Kazuha si avvicinò subito all'amica per consolarla pensando si sentisse di nuovo ferita dal comportamento di Shinichi.
-Ran..-
-Tranquilla Kazuha, sto bene. Stavolta se n'è andato per il mio bene. Sono felice di essere stata di nuovo con lui anche per poco tempo perché siamo stati come ormai non eravamo da tempo. O forse come non siamo mai stati-
La karateka sorrise felice ai due amici poi si affacciò dal balcone e guardò verso il cielo senza nuvole assaporandosi l'aria frizzantina di quella giornata e tenendo il cellulare stretto fra le mani vicine al petto. Pregava che Shinichi l'avrebbe chiamata presto. É vero, una chiamata non è meglio di un incontro, ma per adesso si accontentava. Il bacio di quella mattina era stata una cosa magica per Ran e sentiva la mancanza di quelle labbra assaporate solo una volta e già amate alla follia. La karateka si girò per rientrare dentro, quando vide dietro di sé Conan con la sua solita abitudine di tenere le mani in tasca. Ran gli voleva molto bene, ma a volte lo trovava strano. C'erano particolari momenti o situazioni in cui mostrava il triplo della sua età e altri in cui era proprio un bambino. Poi Ran fece caso che il bambino dovesse essere fuori città.
-E tu che ci fai qua? Non dovevi essere al campeggio?-
Shinichi si era totalmente scordato della scusa del campeggio. Anche a lui il bacio di prima aveva fatto scordare tutto quello che aveva attorno. Colpa degli effetti collaterali dell'amore.
-Ehm...non ci siamo andati perché ehm..vedi Ran...-
-Mi sei mancato tanto!!-
Non gli diede neanche il tempo di trovare la scusa adatta che lo abbracciò sollevandolo da terra e facendolo girare per tutto il balcone col rischio di buttarlo giù. E pensare che lui da là non se n'era mai andato, anzi, erano stati piuttosto vicini. Questi momenti facevano un po' ridere Shinichi. Era passato dallo sbaciucchiamendo con Ran a essere preso in braccio e fatto volteggiare. Heiji e Kazuha si affacciarono anche dal balcone di casa Mouri.
-Ah ah...ti piace fatti prendere in braccio dalle ragazze, eh Conan?-
Heiji si divertiva a prenderlo in giro. Shinichi era sempre stato un po' arrogante con quell'aria da genio, lo sapevano pure i sassi. E appunto perché era così gli dava fastidio essere preso in giro da Heiji.
-Zitto idiota...Ran mettimi giù dai non voglio stare qua!-
Si mise a fare i capricci come un bimbo piccolo, purtroppo doveva recitare quella parte. Ma a lui non piaceva veramente stare in braccio a Ran, lo faceva sentire a disagio. Tutti scoppiarono a ridere guardando Conan fare in quel modo, soprattutto Heiji che non riuscì più a contenersi.
-Sei finito in basso, grande detective! Ahah!-
Shinichi minacciò Heiji con lo sguardo. Insomma gli dichiarò guerra aperta. Ma ovviamente si misero a ridere entrambi.
-Va be ragazze voi andate a divertirvi mentre io e Conan facciamo cose da maschietti in giro. Non state con altri ragazzi! Soprattutto tu Ran che poi Shinichi si mette a piangere!-
Shinichi guardò di nuovo male Heiji e stavolta non sembrava tanto in vena di scherzo.
-Hattori se vuoi posticipare il tuo internamento sei sulla buona strada...-
Heiji diede una pacca sulla spalla a Conan e poi andarono via lasciando Kazuha e Ran sole a passeggiare e parlare al parco di Beika. Kazuha era euforica e saltellava da un punto all'altro del parco.
-Quindi com'è andata con Shinichi? Racconta!-
Alla domanda dell'amica Ran diventò tutta rossa. Fino a quel momento nessuno sapeva del loro bacio, neanche Sonoko. Ma non lo nascose, era talmente felice che lo avrebbe gridato al mondo intero con un megafono.
-Ci siamo baciati-
Lo disse tremando per l'emozione e abbassando lo sguardo a terra, parlando piano piano come se stesse rivivendo quel momento e stesse assaggiando di nuovo le labbra del detective. Kazuha restò a bocca aperta immaginando la felicità dell'amica baciando il ragazzo che amava e soprattutto un ragazzo affascinante come Shinichi. Sognava anche lei un bacio con Heiji e sperava che quel giorno arrivasse più di ogni altra cosa. Ma Ran cercò di nascondere il rossore cambiando discorso.
-Domani che ne dite tu ed Heiji di andare a fare un bel picnic fuori Beika?-
Con quella domanda, Ran, richiamò Kazuha dai suoi sogni i cui protagonisti erano lei e il detective dell'Ovest.
-Ah Ran, mi sono scordata di dirti che io e Heiji resteremo solo per oggi. Stasera abbiamo il volo. Purtroppo domani Heiji ha da fare fuori Osaka con i suoi genitori-
Ran sorrise all'amica per l'idea che le era venuta. Aveva capito come mai poco prima Kazuha aveva quell'aria sognate e voleva fare qualcosa per lei.
-Senti mi è venuta un'idea! Ora mando un messaggio ad Heiji e gli dico di tornare a casa mia e tu ci tornerai anche. Ho capito a cosa stavi pensando prima e dovete restare un po' soli. Hai anche tu il diritto di vivere felice- Ran si trascinò Kazuha, ormai diventata più rossa di un peperone, fino a casa dove già c'erano Heiji e Conan ad aspettare leggermente incavolati dato che erano stati costretti a tornare immediatamente a casa. Fece salire Kazuha fino a casa e la lasciò là. Prima di lasciarli soli trascinò Conan via per un braccio.
-Ran dove mi stai portando?-
-Che ne dici di andare a guardare le stelle al parco? Heiji e Kazuha hanno bisogno di restare un po' da soli. Sai oggi Shinichi mi ha mostrato veramente quello che prova per me e voglio che anche Kazuha provi quel emozione- Le guance di Shinichi si colorarono. Poi si mise a ridere piano piano pensando alla situazione in cui si trovava Heiji. Sapeva l'imbarazzo che si provava in quelle occasioni.
Ran decise di portare Conan al parco a sedersi un po' ad ammirare quel paesaggio. Gli alberi del parco erano pieni di foglie verdi e di fiori colorati. L'aria frizzantina di quella mattina non era andata ancora via e restarono lí a godersela. Si fecero incantare così tanto da quelle meravigliose visioni che non fecero caso che stava andando via il sole. Guardarono il tramonto colorare il cielo d'un delizioso dorato e poi restarono ad ammirare le stelle. Avevano la schiena appoggiata l'uno all'altra, ogni tanto si guardavano entrambi come a sognare e sorridevano per la felicità di stare un po' da soli. Restarono così tanto che quando tornarono a casa Heiji e Kazuha erano giá andati via. Ran decise di chiedere a Kazuha come fosse andata il giorno dopo perché ormai era tardi e poi sicuramente avevano il cellulare spento sull'aereo. Goro era ancora a giocare a Majong e Conan stava andando a letto dopo quella lunga giornata.
-Ran io vado a letto. Buonanotte-
-Notte Conan. Fai dei bei sogni-
Lei si avvicinò e stampo un bacio sulla sua guancia facendolo andare a letto tutto quando rosso di imbarazzo. Giusto il tempo di mettersi sotto le coperte che si sentì un suono provenire dal cellulare di Shin. Lui prese il cellulare e vide un messaggio di Ran.
"Già mi mancano le tue labbra e i tuoi occhi Shin.
Buonanotte,
tua Ran"
Conan diventò di nuovo rosso. Non era abituato a tutto quel romanticismo anche se le sue fan gliene dicevano di cose smielate. Però era strano ricevere un messaggio del genere da Ran. Ma doveva ammetterlo...a lui piaceva molto. Lui gli rispose scrivendole quello che gli dettava il cuore.
"Giuro, Ran, che un giorno ti abbraccerò per tutte le volte che avrei voluto ma non ho potuto"
Anche Ran diventò scarlatta quando lesse il messaggio di Shinichi. Si addormentarono con i loro dolci amori nel cuore.

Spazio autrice!
Ciao otaku! Questo è un nuovo capito, spero vi piaccia! Ho scritto questo libro un po' di tempo fa infatti è completato ma non lo pubblico tutto in una volta perché devo rivederlo!
Konnichiwa minna!!

Non basta più il ricordo, ora voglio il tuo ritornoWhere stories live. Discover now