Capitolo 9

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Ran era distesa sul divano ancora a casa di Eri. Una futura sposa dovrebbe pensare al vestito, alla cerimonia, ai fiori, al locale in cui festeggiare. I problemi del matrimonio li aveva affidati tutti alla madre, perfino la scelta del vestito. Quando una sposa non pensa neanche a scegliersi il vestito vuol dire solo che non le interessa nulla. Ed era proprio così per Ran. In quel momento il suo matrimonion era l'ultima cosa a cui pensava. I suoi pensieri erano rivolti a Shinichi e alla telefonata avuto con lui. Le aveva voluto dire addio e questo lei lo aveva capito. Lui aveva definitivamente deciso di non farsi vedere più da Ran, lo aveva fatto solo per il suo bene. Ran pensava alla leggerezza di Shinichi nello spingerla nella braccia di un altro uomo. Credeva che di lei a Shinichi non era mai interessato niente ma poi, ripensandoci, capì che a lui quel gesto doveva pesare molto. Lei non cambiò idea sul matrimonio ma ascoltò quello che le aveva detto Shinichi, decise di sposarsi. Ma la cosa che si domandava adesso era perché aveva detto che lui non l'avrebbe  potuta mai rendere felice. Possibile che lui ancora non aveva capito quanto lei lo amasse? Possibile che lui non aveva capito che invece era l'unica cosa che la rendeva felice? Se non lo doveva vedere più almeno voleva spiegarsi definitivamente. Voleva dirgli che quello che aveva detto non aveva né testa né piedi. Ma non poteva dirle una cosa così importante ancora una volta al telefono. Decise di chiamare Sonoko per farsi dire dove si trovava Shinichi. Compose il numero e l'amica non perse tempo a rispondere.
-Pronto?-
-Sonoko sei ancora da Shinichi?-
-No sono scesa ora dall'aereo e stavo andando a casa a riposare un po'. Mi sento una schifezza sono stanchissima.-
-Mi dispiace disturbarti ma mi devi dire dove si trova Shinichi! Se ha deciso di lasciarmi andare così e che non lo devo vedere più voglio perlomeno devo parlargli un'ultima volta. Ti prego, dimmi dove si trova...-
Sonoko adesso sapeva tutta la verità su Shinichi ma non poteva dirle niente. Se le avrebbe detto dove si trovava lei sarebbe andata lì e avrebbe scoperto tutto quanto. Ma Sonoko voleva anche fermare quella pazzia del matrimonio e poi lei non era mai riuscita a mentire a Ran. Si, avrebbe corso il rischio di farle scoprire tutto su Shinichi, ma non le interessò più di tanto in quel momento.
-Shinichi si trova a Los Angeles con i suoi genitori. Non permettergli di lasciarti Ran, fermalo!-
Ran salutò Sonoko ringraziandola per averle detto la posizione di Shinichi e poi andò a spiegare tutto alle madre dicendole di finire di organizzare il matrimonio e che lei doveva vedere un'ultima volta Shinichi. Eri non la fermò, anzi, voleva che loro si vedessero di nuovo. Ran prese il primo aereo che trovò ma purtroppo arrivò la mattina seguente. Aveva un giorno di tempo per parlare con Shinichi perché il giorno dopo si sarebbe dovuta sposare. Non ebbe neanche il tempo di ammirare la bellezza di Los Angeles. Prese un taxi e si fece accompagnare all'albergo di cui Sonoko le aveva parlato e in cui si sarebbe dovuto trovare Shinichi. Era un albergo enorme e di lusso. Beh...ai Kudo non mancavano le banconote. Entrò e si fece dire la stanza nella quale si trovavano Shinichi e i suoi genitori. Quando la vide il tipo della reception la prese per pazza. E non si può biasimare dato che glielo domandò di fretta e sbattendo le mani sul bancone. Ran salì le scale di corsa e arrivò davanti la stanza numero 135. Poi bussò...
-Chi bussa?-
Ran riconobbe immediatamente la voce di Yukiko sempre dolce e allegra, come quella di una bambina. Ran non perse tempo a rispondere anche se aveva il fiatone per la fatica delle scale.
-Sono...Ran-
Yukiko appena comprese chi era voleva subito avvertire il figlio. Ma non poteva gridare il suo nome perché aveva paura che Ran avrebbe poi chiesto qualcosa, quindi, andò ad aprire subito. Si trovò una ragazza affaticata e un pochino sudata per la corsa. Yukiko notò subito che era rimasta senza forza e la fece accomodare per poi offrirle un bicchiere d'acqua sperando che non uscisse il figlio fuori dalla stanza. Ma ovviamente non fu così. Infatti Shinichi, sentendo qualcuno bussare, si infilò una tuta senza mettersi gli occhiali, tanto a casa non doveva fingere, e uscì a guardare chi era.
-Mamma chi ha buss...-
Shinichi vide subito Ran seduta a bere dell'acqua. Lui la fissò con aria sconcertata. Pensò "adesso sono cazzi".Lei invece era felice di vederlo anche se un po' incredula.
-Conan! Ma cosa ci fai qui? Non dovresti essere con i tuoi genitori?-
Fortunatamente Ran non si accorse che Shinichi aveva chiamato Yukiko "mamma" se no sarebbero stati guai grossi.
-Si Ran però ho saputo del tuo matrimonio e allora mamma e papà mi hanno dato il permesso di poter venire ma solamente con i genitori di Shinichi-
"Mi sono salvato in calcio d'angolo!", già, Shinichi era diventato molto bravo ad inventare scuse istantanee.
-Ho capito. Quindi voi ci sarete al matrimonio?-
Yukiko si trovò spiazzata a quella domanda. Lei sarebbe volentieri voluta andare ma poteva lasciare Shinichi a casa da solo mentre la ragazza che amava si stava sposando? In quel momento doveva appoggiare la scusa di Shinichi, quindi, fingere.
-Penso di sì, Ran. Anche perché devo accompagnare Conan. Tu come mai questa visita ad un giorno di distanza dal matrimonio cara? Dovresti essere impegnata con i preparativi-
-Si, ma ho saputo che Shinichi si trova qua, a Los Angeles e ho bisogno di parlargli-
Shinichi capì subito che Sonoko aveva aperto bocca. Però non capì come mai non le disse tutta la verità mentre c'era.
-No, cara, tu sbagli. Non so di preciso dove si trovi Shin in questo momento, non lo sento da mesi. Credo sia in Giappone comunque-
-Yukiko so che è qui. Sonoko è stata qua e lui era con lei. Non so se erano in questa camera d'albergo o fuori ma so che lei lo è venuto a cercare qua...non mi avrebbe mai mentito ne sono sicura-
Yukiko non rispose. Abbassò solamente gli occhi. Conan restò in un angolino con il solito sguardo che aveva quando pensava a Ran, apatico.
-Ti prego Yukiko dimmelo. Ho bisogno di lui ora e ne avrò bisogno per sempre. A me non basta più il suo ricordo, ora voglio il suo ritorno. Ma se ha deciso di non volermi vedere più almeno voglio parlare con lui un'ultima volta-
Yukiko stava provando tanta tenerezza per Ran. Adesso anche lei aveva uno sguardo piuttosto triste e si girò a guardare Conan. Solo osservandolo lo stava implorando  di dirle la verità. Ma Shinichi non voleva. Diceva sempre che aveva paura che qualcuno degli uomini in nero fosse ancora a piede libero ma la sua vera paura era quella di perdere Ran per sempre. Yukiko non aveva scuse e poi non aveva più intenzione di mentire. Andava avanti da troppo tempo quella storia. Anche lei rivoleva suo figlio, voleva essere libera di chiamarlo col suo meraviglioso nome anche davanti agli altri. Forse era giunto il momento di fare uscire fuori tutta la verità.

Non basta più il ricordo, ora voglio il tuo ritornoWhere stories live. Discover now