Capitolo 11

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Ran scese dalla macchina davanti la chiesa. Fuori c'era una marea di gente. Tra tutte quelle persone notò subito Kazuha e Heiji a braccetto e capì che l'incontro che aveva organizzato lei qualche sera prima era andato a buon fine e finalmente erano felici. Poi girò lo sguardo e vide Sonoko e Makoto anche loro felici. Sonoko, anche se era contraria a quel matrimonio, sorrise comunque non appena vide Ran. Poi notò Masumi con un vestito elegante vicino a suo fratello Shuichi e subito sorrise a quella strana visione. Vide anche Takagi e Sato felici e anche i bambini e la loro maestra col pancione vicino a Shiratori. Vide anche Yusaku Kudo, il papà di Shinichi che aspettava la moglie che aveva accompagnato Ran. E infine vide sua madre Eri e Goro messi vicini. Era contenta perché era tanto tempo che non li vedeva felici insieme. Tutte quelle persone lì, erano presenti solo per lei e Ran capì quante persone c'erano che tenessero a lei. L'unica persona che mancava era quella che la rendeva più felice al mondo, il suo Shinichi ma non ci volle pensare più di tanto. Andò davanti l'entrata della chiesa dove si mise a braccetto con Goro. Si sentì iniziare la marcia nunziale e entrarono i bambini dato che erano i damigelli. Poi lei e suo padre iniziarono a percorrere la navata molte lentamente. Ran guardava Araide che era lì ad osservarla con la bocca spalancata per la sua bellezza. Lui aveva lo smoking bianco. Era un bell'uomo ma più Ran andava avanti e più si accorgeva che per quell'uomo non provava niente di speciale. Ma adesso non poteva più tornare indietro e poi era sicura che lui l'avrebbe resa felice. E mentre Ran percorreva quella navata che le sembrava non finire mai, Shinichi era a casa steso sul letto. Anche lui era tornato a Beika ma entrò a casa solo dopo che vide uscire la madre e Ran da lì dentro. Chissà com'era bella la sua Ran. Ma quando Shinichi si immaginava la sua Ran sull'altare la immaginava non insieme ad Araide ma insieme a lui e quest'immagine faceva spuntare un sorriso in mezzo a tutte quelle amare lacrime. Mentre era immerso nei suoi pensieri fu distratto dal rumore della porta di casa che si aprì. Sapendo che a casa non sarebbe dovuto tornare nessuno pensò fosse entrato qualcuno. Non si spaventò tanto lui era un detective e ne aveva viste di tutti i colori. Si mise le scarpe potenzia calcio e uscì dalla sua stanzetta. Appena aprì la porta si trovò davanti il Dottor Agasa e Ai vestiti in modo molto elegante. 
-E voi cosa ci fate qui? Come facevate a sapere che ero qui a Beika?
-Tua madre ti ha visto mentre sei sgattaiolato qui dentro dietro di loro. Ti ho portato l'antidoto, ma non è quello definitivo-
-E che me ne devo fare se non è quello definitivo?-
-Imbecille Ran è entrata adesso in chiesa e ancora la puoi fermare. Dai corri!!-
Shinichi in un primo momento prese per pazza ad Ai. Ma alla fine le sorrise contentissimo per avergli portato l'antidoto e la baciò d'istinto lasciandola imbambolata lì davanti. Shinichi corse verso il bagno e prese l'antidoto. Passarono circa cinque minuti di sofferenza ma non li sentiva nemmeno perché la sofferenza più grande in quel momento era quella di non riuscire a fermare Ran in tempo. Dopo quel piccolo lasso di tempo uscì dal bagno Shinichi vestito, anche lui, in modo elegante con uno smoking nero.
-Dai Shinichi saliamo in macchina!-
Ai, Agasa e Shinichi salirono in macchina. Andarono il più veloce possibile e arrivarono in chiesa dopo circa 10 minuti. Si sentì il prete fare la fatidica domanda, ovviamente Araide rispose di sì e poi la domanda venne fatta anche a Ran. Shinichi corse contro il tempo dentro la chiesa.
-Fermati Ran!!-
Tutte le persone che c'erano dentro la chiesa si girarono a guardare Shinichi col fiatone. Ovviamente si giro anche Ran. Le cadde il buche di mano non appena vide Shinichi e senza preoccuparsi di Araide inizio a correre verso di lui ma in mezzo alla navata svenne a terra. Shinichi corse verso di lei e la prese in tempo per non farla cadere. Si alzarono tutti e andarono vicino a loro a vedere come stava Ran. Lei aveva gli occhi chiusi ed era tutta sudata, Shinichi si accorse subito che aveva la febbre.
-Ran non mollare, resta sveglia! Ti prego Ran non lasciarmi!! Ti prego...ti prego Ran ho bisogno di te!! Non lasciarmi! Sono qui....per favore svegliati Ran!!!-
Shinichi si mise a gridare in tutta la chiesa spaventato cercando di svegliare Ran. Lei aprì per un attimo gli occhi e si sforzò di dire qualche parola.
-Grazie...grazie per avermi fermata Shinichi. Detesto ammetterlo ma...mi rende felice-
Dopo queste parole Ran svenne definitivamente. Shinichi chiese subito di chiamare l'ambulanza e Yusaku si precipitò per farlo. Venne subito e Ran fu portata immediatamente all'ospedale. Non fecero entrare nessuno dunque restarono Sonoko, Shinichi e Araide nella sala d'attesa. Yukiko, Eri e Goro erano andati a tranquillizzare gli altri invitati al matrimonio. Shinichi aveva la faccia appoggiata sulle mani e le braccia sulle gambe. Era il ritratto della paura. Sonoko, stranamente, poggiò una mano sulla spalla di Shinichi.
-Dai Shinichi...sono sicura che Ran sta bene e poi non sei mai stato tipo da preoccuparti così tanto per un po' di febbre.-
-Non sono preoccupato per la febbre...stavo pensando a cosa la stavo spingendo a fare. Mi sento una schifezza!-
Araide era lì in silenzio senza aprire bocca. Anche se lui lo mostrava di meno era molto preoccupato per Ran. E forse aveva qualche risentimento nei confronti di Shinichi per aver fermato il matrimonio. In fondo al corridoio si vide venire il dottore. Shinichi, Sonoko e Araide gli andarono incontro in attesa di qualche notizia.
-Dottore, la prego, mi dica che è tutto apposto!-
Araide stava per chiedere al dottore notizie ma arrivò prima Shinichi.
-Fortunatamente si. La ragazza ha avuto un calo di zuccheri dato che non mangiava nulla da giorni e aveva anche la febbre. Adesso è sveglia ma può entrare uno solo di voi tre-  
Shinichi si tranquillizzò ma si sentiva anche in colpa. Se Ran non si nutriva era solo colpa sua.
-Araide entra tu, la mia presenza oggi ha fatto solo danno, sei d'accordo Sonoko?-
Araide non aspettò il parere di Sonoko ma entrò subito dentro la stanza dov'era Ran. Ma ne uscì subito perché appena aprì la porta, Ran, pronunciò il nome di Shinichi. -Shinichi entra tu...lei vuole te al sua fianco-
Anche Sonoko gli sorrise spingendolo ad entrare. Lui aprì la porta lentamente cercando di non disturbare Ran ma lei lo sentì e si girò a guardarlo. Lui si fermò davanti la porta con la mani in tasca e il solito sorriso furbo.
-Pensavo che non saresti venuto a salvarmi da quella pazzia, Shinichi-
-Mi dispiace ma non riesco a lasciarti andare. Neanche io ti voglio vedere felice con qualcun'altro-

Spazio Autrice
Ed ecco un nuovo capitolo! Ringrazio tutte le persone che mi stanno seguendo, grazie di cuore! Scrivo questo piccolo spazietto per dirvi che ho intenzione di cambiare l'immagine di copertina! Mi direte poi cosa ne pensate, la cambierò domani penso.
Konnichiwa

Non basta più il ricordo, ora voglio il tuo ritornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora