Capitolo 27

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Non mi ero mai sentita così male. Non mi ero mai sentita così stanca. Mi ero esercitata tutto il giorno a controllarmi, ad usare i miei poteri. Non avevo mangiato, non avevo bevuto. Avevo costretto Charles a starmi accanto, a non farmi riposare. Dovevo riuscire a difendermi da tutti il prima possibile.

- Clare, il sole sta calando. Ora basta, ci stiamo esercitando da stamattina. Sei stata bravissima ma ora devi riposarti - mi disse Charles mettendomi le mani sulle spalle.

- Voglio riuscire a difendermi da questo pazzo mondo al più presto - dissi con lo sguardo stanco.

- Ce la farai. Oggi sei andata benissimo. Sei riuscita a controllarti, sei riuscita a sollevare delle cose, a farle muovere. Sei addirittura riuscita a far piovere - disse meravigliato riferendosi a quello che era successo nel pomeriggio.

- Si ma dovevo spostare l'acqua, non farla cadere dal cielo. Ho creato una tempesta e non va bene... - dissi esausta.

- Clare, devi solo riuscire ad essere più tranquilla. Non devi pensare alla rabbia o all'odio. Quello non ti porterà mai da nessuna parte - disse dispiaciuto. Io abbassai lo sguardo.

- Allora? Abbiamo finito qui? Dobbiamo preparare per la grande festa - disse Kol facendo l'occhiolino.

- Si. Adesso Clare si riposa un pò, vero? - disse Charles. Sorrisi e arrossii.

- Noi entriamo e prendiamo delle cose - disse Kol indicando casa sua - Aspettaci qui. Prenditi del tempo per te - disse sorridendo e entrando insieme a suoi fratelli e a Charles nella casa.

C'era un tramonto bellissimo. Gli alberi erano pieni di foglie aranciastre e il vento le faceva cadere sul suolo. Il cielo era rosso e non c'era cosa più bella.

- Il tramonto prima mi dava serenità e allo stesso tempo inquietudine. Pensavo che un'altra giornata era finita e che crescevo. Che i miei fratelli crescevano e dovevo badare alla mia famiglia. Pensavo che avrei dovuto trovare la donna giusta per me, con cui condividere la mia vita. Avevo paura della vita eppure non vedevo l'ora di scoprire cosa mi riservava il destino. Era il mio momento preferito della giornata - Elijah era accanto a me mentre fissava il cielo.

 Era il mio momento preferito della giornata - Elijah era accanto a me mentre fissava il cielo

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- Prima quando?... -

- Prima che mia madre mi rendesse ciò che sono ora. Voleva proteggerci da nostro padre, voleva renderci forti ma ci rese solo peggiori e ci odiò. Odiò ciò che lei stessa aveva creato... -

- Come si può odiare un figlio? -

- Beh una domanda giusta è anche "come si può odiare una madre o un padre" - mi voltai a guardarlo. Abbassai lo sguardo e mi sedetti a terra.

- Comunque solo perché sei un vampiro non vuol dire che rimarrai per sempre senza trovare la donna della tua vita - sorrise e mi guardò. I suoi occhi erano dolci, gentili, speranzosi.

- Mi dispiace interrompere i vostri dolci sguardi ma dovremmo andare - disse Klaus alle nostra spalle.

- Fratello stavamo solo conversando - disse Elijah sorridendo.

You were my family.Where stories live. Discover now