Imbarazzo

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Vincent

Il rumore della serratura che si apriva mi fece rabbrividire, insomma, ero entrato in una casa che non conoscevo,abitata da persone mai viste in vita mia con una ragazza con cui avevo iniziato a parlare da poco. Quale situazione migliore di questa? -pensai avvilito-
-<<E ora che facciamo?>>
-bisbigliai-

Lei era impietrita e attenta ad ogni singolo rumore, dopo pochi secondi si risvegliò dal suo stato di trans e disse
-<< Ora dobbiamo uscire da qui, non possiamo permettere che ci scoprano.>>
Nessuna frase fu più adatta a tranquillizarmi.
-<<Perfetto, allora andiamocene >> -dissi felice-
-<<Ma cosa hai capito stupido? Dobbiamo nasconderci, devo trovare delle prove>> -disse bisbigliando-

Cosa? Aveva davvero intenzione di restare?!?
Ma é pazza! -pensai sconvolto-
La vidi sgattaiolare via dal bagno nel completo silenzio, mentre i padroni di casa si dirigevano in tranquillità verso la cucina.
-<<Cosa preparo per cena tesoro?>> -disse una voce femminile-
-<<Quello che ti pareee!>>
-disse l'uomo urlando-
-<<Vabbé, io vado in bagno a sistemarmi>>

Oh merda. Dovevo uscire subito da lì prima che mi scoprissero, corsi fuori dal bagno cercando di fare meno rumore che potevo. Arrivato nel corridoio venni preso dal panico, non sapevo dove andare per nascondermi. Sentii una presa ferrea sulla mia felpa che mi fece sobbalzare ed in pochi secondi venni letteralmente lanciato nel buio più totale.
-<< Ma sei impazzito?! Volevi per caso farti beccare?>>
-<<Non sapevo dove andare >> -dissi per giustificarmi-
-<<Dove siamo? >> -chiesi-
Sentii improvvisamente il respiro di lei sul mio collo, dei brividi iniziarono a percorrermi il corpo.
-<<Siamo nello sgabuzzino>>
-disse dolcemente-
-<<Non era questo che intendevo>> -dissi con tono caldo-

*Christa Pov*

Si voltò di scatto verso di me, nonostante la parziale oscurità li dentro sentivo perfettamente la pesantezza del suo sguardo sul mio. Della luce veniva filtrata da una piccola finestrella dall'alto dello stanzino, ma questo non mi impedì di incontrare i suoi occhi grigi ed intensi, in quel momento mi guardava come se fosse disorientato e infastidito.
-<<Non ti ho chiesto io di venire.>> -dissi scocciata-
<<Ad ogni modo sbrighiamoci a prendere quello che serve e andiamo via>>
Annuì flebilmente, mi sorrise e si voltò, aprendo appena la porta dello sgabuzzino per poter vedere la situazione.
-<<Dove dobbiamo andare? >> -disse-
-<<Al piano di sopra, forse ho un idea su dove possa essere quella maledetta chiave >>
Ero determinata a trovare quello che cercavo e non avevo la minima intenzione di arrendermi, ma a quanto pare lui più di me visto che corse rapidamente al piano superiore. Prima di seguirlo sbirciai all'esterno e la situazione sembrava tranquilla, mio zio era seduto sul divano a guardare la TV e mia zia in bagno, cosí decisi di correre su anch'io, sempre evitando di fare rumore.
Lo vidi frugare silenziosamente in ogni angolo della stanza da letto.
-<<Non mettere le mani ovunque >> -dissi sorridendo-
Iniziai a rovistare nel cassetto del comodino ed aprii il doppio fondo del cassetto, era lì, quella maledetta chiave non era mai stata presa per fortuna. Feci un piccolo saltello dalla gioia e lo guardai con un sorriso a trentadue denti.

*Vincent Pov*

Si voltò verso di me sorridente. Era bellissima quando sorrideva..aspetta ma che dico?!
-<<Trovata~ >> -disse quasi canticchiando-
La spronai a sbrigarsi per potercene andare il più in fretta possibile, così ci incamminammo verso il terzo piano, ovvero la soffitta.
Salendo ci trovammo davanti una marea di vasi e vasetti pieni di piante messi nel bel mezzo delle scale.
Ma un posto più comodo dove metterli no eh?!? Già ci sono le scale a chiocciola, dovevano per forza aggiungere dei livelli di difficoltà 'sti scemi?! -pensai infuriato-
E bene si, soffrivo di vertigini da quando ero bambino e quelle scale a chiocciola non mi aiutavano a concentrarmi sul da farsi, per giunta erano senza corrimano. Fantastico.
Preso dai miei pensieri urtai un vaso sul bordo delle scale, praticamente vidi la scena a rallentatore, non avevo avuto il tempo di provare a prenderlo. Il viso di Christa si fece pallido a quel sonoro "Crash" del vaso sul pavimento, il suo sguardo si fece torvo.
-<<Chi c'é la?!>> -sentimmo esclamare-
Ecco. Perfetto, questo é lo zio. E adesso?!? -pensai mettendomi le mani tra i capelli-
Mi sentii trascinare su per le scale ad una rapidità inaudita, arrivati su mi spinse nella stanza e chiuse la pota alle mie spalle; mi prese nuovamente per la felpa e mi tirò giù, probabilmente dietro un mobile per nascondermi.
Sentimmo i passi avvicinarsi sempre più. Ero in ansia. I nostri battiti si sincronizzarono perfettamente appena lo zio fece irruzione nella stanza, in quel momento mi accorsi che non c'erano finestre in quel luogo...Dio ti ringrazio. Feci un sospiro di sollievo. Dopo qualche minuto lo zio si rassegnò e chiuse la porta borbottando
-<< Vanda! quante volte ti dovrò ripetere che dobbiamo mettere l'allarme in casa?!? Vuoi aspettare che ci entrino davvero i ladri in questa maledetta casa??>>
-disse arrabbiato-
Detto questo lo sentimmo scendere le scale, finalmente.

*Christa Pov*

Non appena lo sentii scendere presi Vincent per le spalle, accesi la torcia del telefono e glie la puntai in faccia.
-<<Sei un idiota! Stavi per farci scoprire!>> -dissi agitata-
-<<Dah! Levami quella luce dalla faccia piuttosto! Mi dispiace ok? Ora cerchiamo quello che ti serve e facciamola finita.>> - disse sbraitando-
-<<Per una volta sono d'accordo con te>>
Ero nervosissima. Mi misi a cercare nella stanza velocemente, era pieno di polvere e con quella poca luce della torcia non ci capivo proprio niente. Sotto un lenzuolo trovai delle lettere ed un album fotografico, presi tutte le lettere e le misi nella grande tasca della felpa e feci tenere a Vincet l'album.
-<<Renditi utile>> -dissi-

Facemmo il percorso inverso per scendere e uscimmo nuovamente dalla finestra.
Mi misi a correre fin fuori il cancello e con entusiasmo feci una specie di "ballo della vittoria" improvvisato.
-<<Yesss! Non ci hanno scoperti>> -dissi allegra-
Vidi Vincent avanzare con sguardo cupo e in pochi secondi venni sbattuta contro il muro.
-<<Bene si ,brava, complimenti, ma ora credo che tu mi debba delle spiegazioni bellina. Punto primo,chi erano quello persone? Punto secondo..abbiamo appena rubato a casa loro?!? Comunque guai a te se esci di nuovo di casa mia senza dirmi niente. Mi hai fatto preoccupare.>>
-disse serio-
La sua vicinanza al mio viso rese le mie gambe molli come gelatine e quel suo sguardo cupo..Dio cosa poteva essere. Arrossii senza ritegno a quella sua affermazione...Si era preoccupato per me? In quel momento mi sentii terribilmente in imbarazzo e in colpa, ma non ebbi il tempo di dire nulla che mi sentii accarezzare i capelli. Rimasi impalata come un'idiota mentre il mio viso era ormai color pomodoro.

Ok Christa, ora sei definitivamente persa.

~Without Love~Where stories live. Discover now