"Benvenuta a casa, tesoro."
Passando attraverso la porta d'ingresso, Kelsey timidamente sbirciò attraverso le ciglia alla familiarità della casa dei suoi genitori,tutto era come lei ricordava;i divani in pelle bianca ancora disposti a forma di L di fronte allo schermo televisivo appoggiato sulla mensola verniciata di bianco in abbinamento in modo uniforme con le pareti beige. Stesso tavolino in palissandro con giornale e telecomando appoggiati sopra.
Era quasi surreale per lei,come se fosse tornata indietro nel tempo e avesse di nuovo sedici anni. Stessi occhi marroni che sbirciavano innocentemente attraverso le ciglia, adornando le guance ogni volta che sbatteva le palpebre,i capelli che ondeggiavano sulle spalle, le converse ai piedi e una t-shirt che avvolgeva il suo corpo – ma la sua mente è stata strappata, il suo petto frantumato, le sue emozioni sono fuoriuscite dalle cuciture del suo cuore.
--- (FLASHBACK)
"Kelsey Anne!" Mia madre mi urlava dietro,ma a me non fregava nulla in questo momento. Poteva marcire all'inferno per quello che mi riguardava. Feci scivolare la chiave che tenevo sempre con me in caso di emergenza all'interno della serratura, la girai, spingendo la porta aperta prima di entrare con passo pesante.
"Non ti azzardare a sbattere nuovamente la portiera in quel modo, ragazzina!" Gridò mio padre mentre entrava subito dopo di me.
Ruotai i miei occhi, asciugai febbrilmente la mia faccia per rimuovere le lacrime. "Non m'importa."
"Non mancare di rispetto in questo modo a tuo padre,Kelsey." Urlò mia madre con il viso rosso di rabbia. "Non hai il diritto."
"Ho tutto il diritto." Urlai, lasciando prendere il sopravvento alle frustrazioni. "E' colpa vostra se ho perso l'unica persona che significava tutto per me!"
"E' un criminale abbandonato da Dio." Mio padre urlò,i suoi occhi spalancati per l'orrore. "Come puoi stare li ed agitarti per quel ragazzo? Non ha fatto altro che rendere la tua vita pericolosa!"
"Kelsey—" James fece un passo in avanti,accorgendosi dello stato di trance in cui si trovava Kelsey,i suoi occhi vitrei mentre guardava all'interno.
"Non lo conosci come lo conosco io!" Sputai duramente. "Non sai nulla su di lui!"
"Gli ho dato la possibilità di conoscerlo e tutto quello che ha fatto è stato mostrarmi come passa il suo tempo libero – agitando la pistola come se fosse autorizzato!"
"Lui mi stava proteggendo!"
"Ti ha quasi ucciso Kelsey!" Scosse la testa verso di me con uno sguardo di pura perplessità. "Lui ti ha fatto il lavaggio del cervello facendoti pensare che ti stesse proteggendo! Persone come lui si preoccupano di una sola cosa, proteggere se stesse! Non vedi su cos'era basata tutta questa farsa stasera? Non si trattava di proteggere te! Cercava semplicemente di avere una scusa per non essere portato in carcere,dove meriterebbe di stare!"
"Questo dimostra solo che ho ragione. Tu non sai proprio un cazzo su di lui o sulla sua vita." Sibilai disgustata.
"Guardati mentre dici parolacce a destra e a sinistra. Tu non sei in grado di vederlo,ma io essendo tua madre posso. Sei cambiata. Sei così coinvolta in questo mondo fantastico del tuo cosiddetto fidanzato che non riesci a vedere ciò che ti sta accadendo esteriormente." Mia madre affermò fiduciosa,come se sapesse quello che cazzo stava dicendo.
Ruotai i miei occhi. "Io lo amo e lui ama me-"
"Tu non sai cos'è l'amore!" Gridò mio padre,oltraggiosamente.
"So cos'è perché me lo ha mostrato Justin." Borbottai, scuotendo la mia testa. " L'amore è quando si fa di tutto per far sorridere l'altro. L'amore è quando fai di tutto per essere sicuri che gli altri siano felici. L'amore è quando fai le cose più stupide solo per passare del tempo con il tuo ragazzo. L'amore è quando tu rischi tutto per stare con chi ami ed è proprio quello che Justin ha fatto. Ha rischiato la sua vita molte volte per me. Avrebbe potuto lasciarmi molto tempo fa,ma non l'ha fatto."
