Sala comune grifondoro

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Erano passate ben tre lunghe settimane da quando Fred aveva incontrato Bonnie a Diagon Alley, ma niente era riuscito a levargliela dalla testa.Ed ormai il primo di settembre era arrivato.Quella sarebbe stata l'ultima volta che lui e George avrebbero preso l'Espresso per Hogwarts.E già, l'ultima, perchè l'anno prima Harry aveva donato il premio del Torneo Tre Maghi a Fred e George e loro avevano passato quasi tutta l'estate a progettare il loro nuovo negozio di scherzi.Nessuno ne se sapeva ancora niente, nemmeno i loro familiari: tutti sapevano solo che stavano combinando qualcosa.Fred e George non avevano nessuna intenzione di finire il loro ultimo anno.Se ne sarebbero andati con un'uscita spettacolare.Non avevano ancora progettato nulla, ma sapevano che l'avrebbero fatto al momento giusto. Ormai tutti sapevano che la nuova professoressa di Difesa contro le Arti Oscure era Dolores Umbridge, una signora che lavorava al Ministero e di cui pochissima gente parlava bene.Loro credevano ad Harry. Insomma, Cedric com'era morto? E poi, perchè Harry dovrebbe andare in giro a raccontare balle? No, lui non era un tipo di quelli che andava a cercarsi la celebrità.Fred quella mattina si alzò di buon'ora e scese in cucina, dove Molly stava già preparando la colazione." 'Giorno mamma" disse Fred stropicciandosi gli occhi."Buongiorno tesoro. Come mai già in piedi?" chiese lei un po' stupita."Non avevo molto sonno.." confessò lui, tenendosi vago. Mamma Weasley lo osservò. Conosceva bene i suoi figli, ma se Fred non aveva voglia di parlare lei non l'avrebbe costretto. Lui si sedette a tavola e cominciò a mangiare un po' di porridge appena sfornato.Prese la Gazzetta del Profeta e lesse solo la testata iniziale:"Complotter?"Infastidito buttò il giornale sulla tavola.In quel momento George scese in cucina e si sedette vicino a lui.Fred indicò il giornale."Hai visto? Fanno di tutto per dire che Harry mente" disse secco."Sì, ma tanto qui nessuno lo abbandonerà" George guardò il fratello.Fred sorrise."Ovviamente no. Nessuno in questa famiglia gli volterà le spalle" riferendosi vagamente a Ron e Ginny.Mamma Weasley li osservò."Harry non dice bugie, ma la gente è troppo spaventata per ammettere la verità. Sta accadendo tutto esattamente come anni fa. E quando si accorsero che era vero, che Voi-Sapete-Chi era davvero un pericolo, era troppo tardi" sul volto le si dipinse un'espressione triste."Mamma, questa volta non vincerà. Questa volta non gli lasceremo fare il suo gioco" esclamò George."Su, andate a finire di fare i bagagli" disse lei troncando il discorso.Fred cominciò a salire le scale e si diresse in camera sua. Da sotto il letto prese il baule e si assicurò che non mancasse nulla. Il sacchetto di Caccabombe, la bacchetta (che prese e mise in tasca), i libri, la divisa di Hogwarts, la sua amata scopa anche se alquanto vecchia e tutte le altre cose per la scuola.Chiuse il baule con un tonfo ed entrò George, che aveva finito la colazione dopo di lui."Stai ancora pensando a lei non è vero?" chiese quest'ultimo in un sussurro."Non ce la faccio. Mi è rimasta impressa la sua immagine. Sono tre settimane che ci penso" Fred si girò verso George."Che ci posso fare?"George sospirò."E Angelina? Cosa le dici? Scusa, ho incontrato una ragazza, quest' anno insieme è stato bello ma ora non me ne frega più nulla di te? Su Fred, sii realistico! In più non potrebbe funzionare, cioè non tra voi due, ma insomma, è una Malfoy! Credi davvero che Lucius e Narcissa, e Draco, vi lascerebbero insieme? Farebbero di tutto per dividervi e ci staresti solo male!" disse avvicinandosi.Fred lo guardò triste."In realtà con Angelina è un pezzo che non ci sentiamo. I primi sei, sette mesi circa con lei sono stati belli. Poi ci siamo allontanati, lo sai. Basta vederci alle partite. Non ridiamo più. Stiamo insieme solo perchè lei sa che io le voglio bene e non voglio farla soffrire troppo. Ma lo sa che non la amo da un pezzo. Per quanto riguarda i Malfoy, basta che nessuno lo venga a sapere- fece spallucce- Fino a quando nessuno saprà nulla non sarà un problema. Non voglio arrendermi. Non così in fretta."George lo guardò un po' male."Eddai, una possibilità lasciacela. Una sola. Se poi non funziona lascerò perdere, lo giuro sui Tiri Vispi"George a quelle parole non seppe trattenere un sorriso."Hai già pensato ai Tiri Vispi Weasley? Insomma, ce ne andremo da Hogwarts per stare nel nostro negozio. Come farai quando non saremo più là e lei sì?""Questo sarebbe successo anche con Angelina, non cercare di arrampicarti sugli specchi!" esclamò Fred ridacchiando.George alzò le mani in segno di resa."Va bene, va bene, a tuo rischio e pericolo!" esclamò lui ridendo.Intanto tutti si erano svegliati e in casa c'era una gran confusione.Ginny stava correndo in giro in cerca del suo libro di Pozioni e Ron stava parlando con Arthur Weasley riguardo l'udienza che aveva avuto Harry."Mica lo espellono da Hogwarts?!" aveva chiesto spaventato."No, Silente ha testimoniato a suo favore. Non gli succederà niente. Ma dovete fare molta attenzione con la Umbridge in circolazione ad Hogwarts. Non fate troppe sciocchezze!" gli aveva risposto Arthur guardandolo di sbieco.Fred trascinava giù per le scale il suo baule."Allora, siamo tutti pronti?" chiese Molly guardando i figli."Penso di sì mamma!" rispose Ginny che aveva trovato il libro. George arrivò in quel momento e Arthur li guardò tutti."Su, andiamo, o arriveremo in ritardo!" esclamò sorridendo e aprendo la porta.Fred e George caricarono i loro bauli e quello di Ginny. Ron si caricò il suo da solo, che era particolarmente pesante. Ron guardò i suoi fratelli con un'occhiataccia, di sicuro gli avevano fatto un incantesimo sul baule per farlo diventare più pesante apposta.Nonostante fossero passati molti anni, i gemelli si divertivano ancora a fargli scherzi e dispetti.Salirono in macchina e arrivarono alla stazione di King's Cross mezz'ora prima delle undici.Caricarono i bauli e Leo, il gufo di Fred e George, sui carrelli. Attraversarono la barriera fra i binari nove e dieci e si ritrovarono al binario nove e tre quarti. C'erano un mucchio di persone, fra le quali Fred intravide Lee Jordan e Angelina.Poi, verso la fine del treno vide una chioma di capelli biondissimi. Draco Malfoy.E vicino a lui c'era un'altra chioma, di capelli castani. O meglio, cioccolato al latte.Era Bonnie. Fred cercò di trovare i suoi occhi, ma non ci riuscì. Salì sul treno dopo aver salutato i signori Weasley. Insieme a George cercò uno scompartimento.Aprì una porta e ci trovò dentro Draco e Bonnie."Oh scusate!" disse in fretta George. Prima che potesse richiudere la porta, Bonnie lanciò un sorriso a Fred, che ricambiò compiaciuto.George lo guardò."Non pensavi mica di rimanere lì dentro vero?" e lo trascinò in uno scompartimento vuoto."Beh di sicuro non con Malfoy!" esclamò Fred infastidito.Il resto del viaggio fu tranquillo. Risero insieme, ogni tanto entrarono Ron, Harry, Hermione e Ginny a chiacchierare con loro, delle nuove partite di Quidditch, dei nuovi professori (della Umbridge più che altro) e di che cosa gli avrebbe potuto riservare questo nuovo anno.Scesi dal treno presero le solite carrozze. Fred e George scherzarono tutto il tempo, e Fred si dimenticò di Bonnie. O almeno fino a quando non la vide seduta al tavolo dei grifondoro in Sala Grande.Dopo lo Smistamento dei nuovi arrivati la professoressa Umbridge (ancora più brutta e con una voce più insopportabile di come gliel'avevano descritta) si presentò alla scuola e terminò il suo discorso con:"Sono sicura che diventeremo ottimi amici"Fred e George avevano detto, in coro:"Contaci!" ridacchiando come due bambini.Per tutto il banchetto Fred continuava a lanciare occhiate sorridenti a Bonnie, che sembrava ricambiare con gli stessi sorrisi allegri.Fa mozzare il fiato. pensò Fred, rapito da quegli occhi. Dopo il banchetto si diressero, come di consuetudine, in sala comune Grifondoro, che si trovava in una delle torri del castello.Liberato Leo, che non vedeva l'ora di uscire dalla gabbia e andare a sgranchirsi le ali, Fred scese nella sala comune.Ovviamente c'era poca gente. Il primo giorno la maggior parte gira per il castello, chi per imparare le strade (come quelli del primo anno e alcuni del secondo), chi per vedere se c'era qualcosa di nuovo e chi per cercare i passaggi segreti. Fred e George, grazie alla Mappa del Malandrino, li conoscevano a memoria e due anni prima avevano dato la Mappa ad Harry per andare a Hogsmeade.Fred si sedette su uno dei divanetti scarlatti davanti al camino e notò una ragazza seduta in una poltroncina affianco a lui che stava leggendo un libro.Bonnie."Ehi..!" azzardò Fred con un sorriso, decisamente beota, per quanto lui provò ad essere normale.Bonnie mise giù il libro e lo chiuse."Ehi! Aspetta.. Tu sei Fred?" chiese lei con una punta di insicurezza.A Fred si illuminarono gli occhi."Esatto! Mi riconosci perchè sono qualche centimetro più basso di George.. E sono più bello!" disse lui ridendo.Bonnie rise. Sì, rise, e fece venire i brividi a Fred, per quanto la sua risata fosse bella."Com'è andato il viaggio?" gli chiese cortesemente la ragazza.Lui rimase zitto per un attimo, poi si riprese."Oh beh bene, come al solito. Abbiamo comprato un sacco di caramelle e abbiamo fatto magie stupide- fece spallucce sorridendo- E tu?" chiese a Bonnie.Bonnie esitò."Beh.. Solite cose. Non dovresti essere Grifondoro, sei la vergogna della famiglia, non devi frequentare certa gente.. Bla bla bla- fece segno con la mano, come a scacciare una mosca- Non mi interessa niente di quello che dicono" rispose con un certo astio, probabilmente nei confronti dei suoi genitori e di Draco.Fred la guardò incuriosito."Se posso chiedertelo.. Come mai Grifondoro?"Lei sospirò, poi rispose."Io non sono stata cresciuta come Draco. Ho avuto una balia. Quindi molti dei principi che ha Draco e che hanno i Malfoy e i Black io non li ho. Non sono snob, non odio le famiglie mezzosangue. Per me siete tutti uguali, l'unica differenza è chi è cattivo e chi è buono. Ma non sottovaluto nessuno!"Ma è perfetta. pensò Fred."Oh, ora capisco!" esclamò lui con un sorrisone, ancora più beota di quello iniziale.Era cotto a puntino.In quello stesso momento, il quadro si spalancò ed entro Angelina Jhonson.Angelina Jhonson, cacciatrice nella squadra del Grifondoro di Quidditch, fidanzata di Fred.Ma, come lui stesso aveva detto a George, oramai loro stavano insieme per.. Abitudine. Routine, se così si può dire. Fred guardò Angelina. Lei si sedette vicino a lui e lo baciò. Fred la allontanò con una mano."Non ho più voglia di giocare. Non ho più voglia di fingere che vada tutto bene quando va tutto uno schifo. Ora basta!" le disse lui guardandola negli occhi.Lei lo osservò stupita. Poi vide Bonnie, che aveva un'espressione alquanto sbigottita."Ne parliamo con più calma poi, eh?" disse lei preoccupata. Fred la guardò torvo."Angelina non ci sarà più un poi. E'.. E' finita." Angelina si alzò di scatto e guardò Bonnie. Se gli occhi avessero potuto uccidere, Bonnie sarebbe morta in quell'istante.Salì di corsa le scale e Fred non la vide più."Tutto bene?" chiese dolcemente Bonnie avvicinandosi a Fred. Lui la guardò con un mezzo sorriso."L'avrei fatto, oggi, domani, fra un mese. Era solo questione di tempo. Le cose non andavano bene da quattro mesi buoni.- fece una pausa- Sì, sto bene. E' come essersi tolti un peso. Mi dispiace per l'occhiataccia che ti ha rivolto." sussurrò, come a volersi scusare."Non fa niente!" sorrise dolcemente.Fred la osservò con lo stesso mezzo sorriso."E tu? Sei fidanzata immagino""No, non più -disse lei facendo una smorfia- L'ho lasciato prima di tornare ad Hogwarts, non lo sopportavo più e..- fece una pausa- un'altra persona ha preso il suo posto." sussurrò lei guardandolo negli occhi.Fred rimase di stucco. No, mavà, figuriamoci se l'ha lasciato per me! pensò convinto.Come si sbagliava."Oh- disse lui un po' incredulo- Mi dispiace!" esclamò cercando di essere convincente, perchè in realtà non gli dispiaceva affatto."Non preoccuparti, sono contenta. Ha detto che avrebbe trovato di meglio e che ero io a perderci." disse seccamente. Poi fece una cosa che Fred non si sarebbe mai immaginato. Lo abbracciò. Si rannicchiò fra le sue braccia. E Fred la strinse a sé."Deve proprio essere uno stupido, perchè una migliore di te non esiste" le sussurrò all'orecchio, d'impulso, senza pensarci. Forse avrebbe dovuto farlo mentre Angelina non era dietro di loro.Tirò fuori la bacchetta e la puntò su Bonnie, urlando:"Expulso!" Per sua fortuna, Fred aveva dei riflessi migliori di quelli di Bonnie.Tirò fuori dai pantaloni, molto frettolosamente, la sua bacchetta ed esclamò:"Protego!"Bonnie tirò fuori la sua bacchetta, impugnandola, ma non fece nulla.Angelina era furiosa."Ma sei impazzita?!" le urlò contro Fred. Guardò Bonnie, stava bene.Però il secondo colpo proprio non lo vide."Sectumsempra!" disse Angelina puntando la bacchetta su Bonnie.Quest'ultima, che per metà era coperta dal divanetto, fu molto fortunata per la seconda volta in trenta secondi. L'incantesimo le prese la gamba, ma questo non le risparmiò un urlo che fece congelare il sangue nelle vene a Fred e che lui ricorda tutt'oggi.Alicia e Katie, che erano scese dal dormitorio dopo il protego evocato da Fred, presero Angelina e la trascinarono dall'altra parte della sala comune, togliendole la bacchetta di mano."Fred porta Bonnie in Infermeria!" gli disse Alicia."Subito!" continuò Katie.Fred prese in braccio Bonnie e corse in infermeria, con tutti gli occhi puntati su di lui. Quando arrivarono Bonnie perdeva decisamente troppo sangue.Madama Chips gli corse incontro, preoccupatissima."Cosa le è successo?!" chiese facendo segno al ragazzo di posare Bonnie su un lettino."E' stata colpita da un Sectumsempra" disse Fred bianco come un fazzoletto.Adesso che la vedeva da un altro punto di vista, si rese conto del danno che Angelina le aveva provocato.Aveva tutta la gamba destra aperta, da cui colava moltissimo sangue.Madama Chips impallidì e disse frettolosamente: "Vado a chiamare il professor Piton, tu resta qui!"Fred prese una sedia e si sistemò vicino a Bonnie. Perchè Angelina era così aggressiva? Capiva che averla lasciata le aveva fatto male, ma insomma, ormai erano arrivati alla frutta.Tutto quello che lui e Angelina facevano era il sesso. Solo sesso, niente più niente meno. Non andavano a fare un giro ad Hogsmeade o a Diagon Alley.Non si allenavano più insieme per i fatti loro.Non ridevano più. Fred non aveva nemmeno lo stimolo di fare battute quand'era con lei e lei avrebbe dovuto aspettarselo che prima o poi lui avrebbe troncato quel rapporto.Arrivarono Piton e Madama Chips, seguiti da Silente e dalla McGranitt. La Umbridge non c'era. C'era però un preoccupatissimo George e un arrabbiatissimo Draco."Cosa hai fatto a mia sorella?!" urlò Malfoy contro Fred."Io proprio niente anzi ringrazia che c'ero o sarebbe in condizioni ben peggiori ora!" gli urlò lui di rimando. Malfoy non doveva permettersi. Non in quel momento, o la prossima vittima sarebbe stata proprio lui, ma di un Avada Kedavra, non di un Sectumsempra.Silente li rabbonì entrambi."Sono sicuro che il signor Weasley ha una spiegazione più che valida per quello che è successo. Ora lasciamo fare al professor Piton e a Madama Chips il proprio lavoro." Così detto, li portò fuori."Dunque, cosa è accaduto mai?" chiese Silente con un tono tranquillo.Fred balbettò inizialmente, poi si riprese."Ehm, ecco signore io.. Ero in sala comune e stavo parlando con Bonnie. La-La mia ex ragazza ci ha visti insieme e ha dato di testa. Il primo incantesimo l'ho parato, ma non ho visto il secondo."George osservò incredulo Fred. Gli avrebbe parlato dopo.Draco, stranamente, sembrò calmarsi. Silente gli rivolse uno sguardo."Immagino quindi che il signor Malfoy debba delle scuse e dei ringraziamenti al signor Weasley."Draco sembrò volerlo fare davvero, ma era troppo orgoglioso. Guardò Fred con rancore."Grazie Weasley" e se andò senza dire altro. Silente fece spallucce.La porta dell'infermeria si aprì. Il professor Piton uscì incrociando gli occhi di Fred, che si fiondò dentro la stanza senza ricambiare lo sguardo."Sta bene?" chiese subito a Madama Chips."Bene è ancora presto per dirlo, ma sta meglio. Fra una settimana sarà come nuova. Sì puoi vederla!" aggiunse lei aspettandosi già quella domanda.Fred si sedette vicino a lei, ma sta volta non le sorrise."Mi dispiace davvero tanto, Bonnie!" le sussurrò.Lei aprì gli occhi e abbozzò un sorriso."Devo ringraziarti, invece, mi hai salvata" sussurrò lei di rimando, molto dolcemente, prendendogli una mano.Il cuore di Fred cominciò a battere all'impazzata.George gli mise una mano sulla spalla."E' tardi, dobbiamo andare Freddie!" gli disse, lanciando un'occhiata dispiaciuta a Bonnie.Fred fece una smorfia. Baciò la fronte di Bonnie e si alzò, lasciando, con malavoglia, la mano della ragazza."Domani vengo a trovarti, promesso!" disse guardandola."Ci conto!" disse lei sorridendogli.Uscirono dalla porta dell'Infermeria e George cominciò a fare moltissime domande a Fred, su cos'era successo di preciso, perché aveva lasciato Angelina e perché avesse reagito in quel modo violento che non era da lei. Lui gli raccontò il fatto che lo aveva baciato e non aveva più provato nulla.Che Bonnie ad un tratto si era abbracciata a lui e non aveva saputo resistere all'istinto di stringerla forte a sé. Che Angelina li aveva visti e aveva dato di matto. George si buttò sul suo letto nel dormitorio."Era sconvolta, certo, ma questo non le dava il diritto di lanciare un incantesimo del genere a Bonnie!" esclamò Fred arrabbiato."Insomma, non è quello il modo di riconquistarmi, se proprio voleva farlo!" sbottò mentre si toglieva la maglia e si infilava il pigiama."Effettivamente è stata troppo violenta- affermò George- Ma devi capirla. Non la giustifico, ma la capisco. Non sai quante volte ti avrei preso a pugni perchè la facevi star male per delle sciocchezze!" gli rispose George guardando il gemello mettersi il pigiama verde fatto da mamma Weasley.Erano un paio di mesi che George aveva una cottarella per Angelina, ma niente di più.Fred si accasciò sul letto e si tirò sopra le coperte. "E perchè lei non ha fatto mai soffrire me, eh?- disse guardandolo con una smorfia di dissenso. Sospirò- Sono stanco morto. Buona notte fratellino!" esclamò facendo sprofondare la testa nel cuscino." 'Notte!" gli rispose l'altro, Fred negli anni a venire molte volte si chiese come fece quella notte ad addormentarsi, con i mille pensieri che aveva in testa. Ma poi trovò la risposta.Perchè lei il giorno dopo sarebbe stata ad aspettare la sua visita.E quando lui l'avrebbe vista avrebbe sorriso, come un ebete.Sì, quello fu l'unico pensiero che riuscì a calmarlo e a farlo addormentare.

La storia di un Weasley e di una MalfoyWhere stories live. Discover now