La proposta

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Fred era molto agitato.
Prese il cofanetto blu dalla tasca dei pantaloni e lo mostrò a Bonnie.
"Non aspettarti niente. Il bello deve ancora arrivare!" disse un po' imbarazzato.
Bonnie annuì, anche se non capì benissimo cosa stesse dicendo.
Con uno schiocco di dita, dei fiorellini rosei cominciarono a svolazzare nella sala comune.
Erano fiori di ciliegio, piccoli, che rotearono intorno a Bonnie, in modo dolce, lentamente.
Lei era senza parole, il suo sguardo vagava dai fiori di ciliegio, al tulipano di fronte a lei che era apparso pochi istanti prima, che prese con molta delicatezza, e al cofanetto blu che Fred aveva ancora in mano, sorridendo.
A Fred tremavano le gambe, il cuore batteva ai mille allora, se bastava, aveva le orecchie totalmente rosse e le mani completamente sudate.
Poi, aprì il cofanetto, mettendosi in ginocchio davanti a lei.
"Forse non era quello che ti aspettavi, ma spero ti piaccia comunque." le disse, in un sussurro insicuro.
Bonnie si portò le mani davanti alla bocca e sgranò gli occhi.
"Oh mio dio, Fred.." sussurrò debolmente.
Dentro il cofanetto in velluto blu c'erano due lettere, una "F" rosso fuoco e una "B" azzurro cielo; sotto il piano che le sorreggeva c'era una collanina in argento finissimo.
"T-Ti piace? Davvero?" chiese Fred totalmente imbarazzato.
"E perchè non dovrebbe piacermi?" chiese lei di rimando, un po' confusa.
"Beh, per un fidanzamento ufficiale di solito ci si presenta con un anello, non con una collana.." disse lui, rimandendo in ginocchio, con lo sguardo basso.
"Un.. Fidanzamento ufficiale?" chiese Bonnie, che diventò violentemente rossa.
Fred alzò lo sguardo e la guardò negli occhi.
"Okay, facciamo le cose come si deve.. Vieni. Devo farti vedere una cosa." le sussurrò in un orecchio.
Le agganciò la collana al collo, si alzò e la prese per mano, uscendo dalla sala comune, posando il tulipano su un tavolino e facendo svanire i fiori di ciliegio.
Salirono tutte le scale che si potevano salire, arrivando fino alla Torre di Astronomia, dove Fred si fermò sui gradini.
"Che ci facciamo qui?" chiese Bonnie confusa.
"Ora vedrai." disse Fred con uno dei suoi sorrisi che stavano per ora-faccio-uno-dei-miei-scherzi.
Scese i gradini, mise una mano in tasca e la tirò fuori stringendo qualcosa in un pugno.
Prese la rincorsa, fino al bordo della Torre, e lanciò più lontano che potè quello che aveva in mano. Per un momento Bonnie pensò che si volesse buttare giù dalla Torre.
"Cinque.. Quattro.." contava Fred, tornando vicino a Bonnie.
"Tre..-ora erano vicinissimi- Guarda là- e puntò un dito verso un punto che inizialmente sembrava uno qualsiasi nello scuro cielo autunnale- Due.. Uno.." Fred finì di contare.
Subito, non successe nulla, e Bonnie pensò che forse la stava prendendo in giro.
Poi, nell'oscurità, dove Fred le aveva detto di guardare, iniziarono a spuntare delle lucine rosse che creavano uno scoppiettio strano, discontinuo, e all'improvviso successe.
Ci furono dei fortissimi fischi iniziali, poi un boato e una scritta tutta colorata si creò nel cielo.
Era una scritta che Bonnie difficilmente avrebbe dimenticato.
Diceva "Bonnie Malfoy, vuoi diventare la mia fidanzata? "
Fred aspettò che la scritta scomparve sotto gli occhi increduli della ragazza.
"Ci ho messo due mesi a creare quel fuoco d'artificio, esattamente dopo che mi sono ripreso dalla caduta dell'allenamento, dopo il nostro primo bacio. Voto? E beh, ovviamente desidererei anche una risposta alla scritta." disse sorridendo.
Il fuoco d'artificio gli aveva fatto scaricare la tensione, adesso c'era qualcosa di familiare e meno imbarazzante in tutto ciò, e si sentiva più sicuro di sè.
Bonnie si girò verso di lui e lo guardò sorridendo.
"Sei totalmente pazzo."
"Oh lo so. Di te, poi, neanche a parlarne, ho proprio perso il lume della ragione." sussurrò lui ridacchiando, ma entrambi sapevano che stava dicendo la verità.
"Quindi?" chiese impaziente e timido allo stesso tempo.
"Quindi.. Il voto beh, sicuramente Eccellente sarebbe un voto troppo basso, ma dato che di più alti non ne conosco sono costretta a darti quello..E devi anche chiedermi una risposta? Ma è ovviamente sì!" rispose lei gettando le braccia al collo di Fred e baciandolo dolcemente.
Fred sorrise e ricambiò il bacio, pieno di gioia.
"Io adoro vedere sbocciare i nuovi amori, e tutto questo è davvero degno di un sì, penso che la signorina Malfoy abbia fatto la scelta migliore.. Ma temo, ahimè, che voi abbiate sforato il coprifuoco, venendo qui a quest'ora, che vi faccio presente è mezzanotte." disse una voce pacata e tranquilla, ma molto anziana.
Albus Silente era seduto sui gradini della Torre di Astronomia, probabilmente da quando i ragazzi erano arrivati e non l'avevano visto. Stava sorridendo.
Fred e Bonnie si staccarono subito; lei teneva lo sguardo basso, decisamente imbarazzata, e lui farfugliò un "Ci scusi, professore" guardandolo mortificato, mentre si passava una mano sulla nuca e le orecchie gli diventavano ancora più rosse di quanto già non fossero.
"Tuttavia, dato che qui, oltre a noi, non c'è nessuno, e date le circostanze, se mi promettete che non violerete altre volte il coprifuoco potrei come dire.. Dimenticare di avervi visto." disse Silente, continuando a sorridere.
"Dopotutto, nel castello, esiste una stanza per ogni necessità e viene davvero poco sfruttata." continuò Silente, guardando i ragazzi.
Fred capì all'istante.
"Oh certo professore, ha totalmente ragione!"
"Bene, allora sono sicuro che ora tornerete al vostro dormitorio, senza farvi vedere da nessun insegnante che potrebbe essere meno.. Comprensivo, diciamo. Il vostro segreto è al sicuro con me, signor Weasley, non si preoccupi." concluse Silente, ancora con il suo sorriso.
Bonnie guardava prima Silente e poi Fred con aria molto confusa.
"Ti spiego dopo" le sussurrò Fred all'orecchio.
"Buona serata professore." dissero entrambi e si avviarono verso il dormitorio.
Quando arrivarono in sala comune Bonnie prese in mano il tulipano, che era ancora sul tavolino, poi guardò Fred.
"E' stato tutto bellissimo..-E qui sorrise- Ma cosa stavate dicendo tu e Silente?" chiese ancora confusa.
"Mai sentito parlare della Stanza delle Necessità?" chiese lui sorridendo.
"Sì, l'ho sentita nominare.. Ma non ho mai capito cosa sia di preciso.. E papà diceva sempre che non esisteva ad Hogwarts una cosa del genere.." rispose lei, avvicinandosi al ragazzo.
"Beh, è una stanza particolare. Appare solo a chi ha davvero la necessità di qualcosa di molto importante. Fin'ora, che io sappia, non l'ha ancora trovata nessuno, io e George la cerchiamo da anni, ci abbiamo provato in tutti i modi ma evidentemente le nostre necessità non sono mai state abbastanza forti.. E sì, credo che esista, altrimenti Silente non ce l'avrebbe suggerito." concluse Fred.
"In questo caso, potremmo cercarla insieme." sussurrò Bonnie, guardandolo dolcemente.
"Mi sembra una splendida idea..-sussurrò Fred di rimando, poi guardò l'ora- Forse però ora è meglio se andiamo a dormire.- le disse dolcemente, spostandole una ciocca di capelli dietro la schiena-Buona notte, piccola mia." sussurrò dolcemente.
"Buona notte amor mio." Rispose lei, con lo stesso tono.
Fred iniziò a salire le scale e quando aprì la porta, George era seduto per terra, che guardava la finestra; anzi, guardava il cielo oltre la finestra.
"Allora? Com'è andato il nostro lavoretto?" chiese George sussurrando, senza girarsi e continuando a guardare il cielo, cercando di trovare delle stelle, che erano però coperte da uno spesso strato di nubi.
"E' andato alla grande! Ha detto di sì! E..-si interruppe, soffocando una risata- E Silente ci ha beccati." Fred non riuscì proprio a stare serio e scoppiò a ridere.
George si girò, lanciandogli un'occhiataccia.
"Fred!-esclamò sussurrando- Sveglierai tutti! Cos'ha detto Silente?" chiese continuando a mormorare.
"Okay, scusami-si ricompose e si sedette a fianco del gemello- Ci ha consigliato di trovare la Stanza delle Necessità." disse Fred con il tono di voce molto basso e ridacchiando, ma non troppo forte.
George sgranò gli occhi e lo guardò dritto in faccia.
"E come farete? Noi ci abbiamo provato non so quante volte senza avere nessun risultato, nonostante le nostre necessità fossero davvero molto importanti.." poi si fermò e guardò Fred. "Beh, okay, forse non era così importante saltare Pozioni..!" mormorò ridacchiando.
"Sono sicuro che stavolta la troveremo, in un modo o nell'altro." Fred sorrise all'idea.
"Freddie, tu sai che prima o poi dovrai dirglielo, vero? Dovrai dirle che ce ne andremo." disse George cupo.
"Non abbiamo ancora stabilito una data, perchè allarmarla già?" chiese l'altro.
"Preparala. Non puoi andare davanti a lei, il giorno della partenza o un mese prima e dirle: Ehi amore, guarda che me ne vado da Hogwarts. Ti odierebbe solo, a mio parere." continuò George.
Fred si alzò e si mise il pigiama.
"Sì, forse hai ragione. Va bene, in questi giorni cercherò di parlarle. Buona notte Georgie." sorrise e si mise sotto le coperte.
George rimase a guardare il cielo, che si stava schiarendo, e si riusciva a vedere qualche stella qua e là.
"Buona notte Freddie." rispose sorridendo.
Fred si addormentò quasi subito, ricordando il profumo alla vaniglia della ragazza e alle parole che lei stessa aveva detto.
Buona notte, amor mio.

La storia di un Weasley e di una MalfoyWhere stories live. Discover now