Cambiamenti

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Layla era solita alzarsi presto, ma quella mattina di sabato, quando aprì gli occhi e si girò dall'altro lato del letto, si ritrovò una chioma castana che dormiva profondamente. Gli accarezzò una guancia, dolcemente, e sorrise, sentendo il calore che emanava il suo giovane corpo. Un calore che lei da troppo tempo non sentiva più. Pensò alla sera prima, di quanto fosse stato tutto così magnificamente perfetto, di come si erano addormentati insieme, accoccolati l'uno all'altra.
Il suo intenso odore di pino invase le narici della ragazza, e in quell'istante si lasciò trasportare in quel profumo, pensando a quanto sarebbe stato bello.. No, Layla. disse prontamente una voce dentro di sé. Si alzò velocemente, attaccandosi con la schiena al muro, respirando profondamente. Una vecchia abitudine che non aveva mai perso, nonostante fosse passato molto tempo, lo faceva sempre quando era nervosa. Versò qualcosa di caldo in un calice e bevve a grandi sorsi, lentamente.
Cameron aprì gli occhi, stiracchiandosi; poi vide il volto di Layla parecchio scosso e si mise a sedere nel letto, a gambe incrociate.
"Ehi.. Stai bene?" chiese dolcemente preoccupato.
Posò il calice sul tavolo affianco a lei e sospirò, scuotendo la testa. "E' successo di nuovo, Cam. Dobbiamo trovare una soluzione, non si può andare avanti così."
Cameron annuì grave, poi sì alzò e la strinse fra le sue braccia.

***

Fred corse dalla guferia fino alla sala comune come un pazzo; aveva urtato parecchie persone nei corridoi, ma non ci fece caso, era troppo felice. Entrò finalmente in sala comune e raggiunse George, che stava parlando con Ginny e Ron. Gli occhi di Fred brillavano di gioia, così non ci fu bisogno di una sola parola. Mostrò la lettera al fratello, che non la lesse nemmeno, gli bastò vedere il mittente e l'espressione del gemello. George abbracciò Fred, in un impeto di felicità.
"Da domani possiamo portare gli scatoloni con la roba, da domani possiamo inziare!" sussurrò Fred al suo orecchio.
Poi il quadro si aprì ed entrò Bonnie. Vide i gemelli, in piedi, abbracciati, con due splendidi sorrisi stampati sul volto; anche sta volta non ci furono bisogno di parole. Fred l'abbracciò e un'ondata di emozioni la travolse. Era confusa, non sapeva cosa dire. Era molto felice per Fred, era felicissima che lui potesse finalmente realizzare il suo sogno! Poterlo vedere allegro e spensierato la faceva sentire sempre benissimo..! Ma allo stesso tempo era tremendamente triste, perchè non lo avrebbe più rivisto a scuola. Ovviamente, anche se fosse rimasto lei avrebbe poi passato gli anni successivi da sola, ma sapere che avrebbero potuto passare altri mesi insieme e il fatto di non averli, per qualsiasi ragione, la rendeva triste. Però in quel momento lo abbracciò forte; lasciò che una lacrima prendesse vita nei suoi occhi e la fece scappar via, lasciandola scivolare sulle sue candide guance, per poi farla morire sulle sue labbra.
"Prometto che verrò a trovarti ogni giorno libero che avrò" le sussurrò Fred.
Bonnie annuì piano; Fred le prese il volto fra le mani e non gli importò della cinquantina di persone che li stavano guardando, semplicemente, la baciò. Molto dolcemente, con dolcezza. Quando Bonnie si rese conto di quante persone c'erano, arrossì violentemente, lanciò un'occhiata sorridente a Fred e salì le scale per il dormitorio femminile.

"Non andare per favore."
Bonnie era inginocchiata per terra, stava tremando, e i singhiozzi la facevano sussultare un poco.
Affianco a lei, sdraiato, pallidissimo, c'era un ragazzo dai capelli rossi.
Era Fred.
Era immobile, con gli occhi aperti, sbarrati, vuoti.
Lei gli prese una mano e gliela strinse forte. Era freddissima.
"Ehi.. Sveglia.. Fred.." sussurrò piano, spaventata.
Iniziò a scuoterlo leggermente, ma lui rimaneva immobile.
"No.. Fred.. Rispondi.. NO!"

Bonnie aprì gli occhi di scatto. Sì asciugo la fronte sudata con il dorso della mano, e poi la spostò sul cuore, che le martellava il petto, come a voler balzar fuori da esso. Si alzò, con la camicia da notte addosso, scalza, e scese gli scalini del dormitorio femminile per salire poi quelli del dormitorio maschile. Arrivò alla porta della stanza di Fred e la aprì lentamente. Un po' a memoria, un po' a tentoni, arrivò al letto del ragazzo; si ricordava bene che il suo era quello a sinistra, vicino alla finestra, e poi sul comodino vicino al suo letto c'era una foto di loro due, scattata quel Natale, che aveva passato insieme ai Weasley. Sì avvicinò ancora e si infilò sotto le coperte, con lui, abbracciandolo.
"Ehi.. Che fai qui?" chiese Fred, con la voce impastata dal sonno.
"Ho avuto un incubo, volevo essere sicura che tu stessi bene." mormorò piano Bonnie, accarezzandogli i capelli.
Fred le diede un lungo e passionale bacio, stringendola a sè; lei ricambiò il bacio e sorrise. "Sai Fred, non avrei mai pensato di incontrare qualcuno come te. Qualcuno che mi amasse nel modo in cui fai tu. Quando ti guardo, vedo tutto quello di cui ho bisogno. Mi batte forte il cuore, tanto da sentirmi una bambina. Nessuno mi aveva mai guardata nel modo in cui fai tu, o nel modo in cui mi parli, mi abbracci.. Mi fai sentire tua, insomma. E non potrei desiderare niente di meglio."
Fred sorrise nel buio, e arrossì anche un po'.
"Sei la cosa più bella che mi sia potuta capitare, e non ho intenzione di lasciarti andare, piccola mia."
Bonnie appoggiò la testa sul petto di Fred, in modo da poter sentire il battito del suo cuore; così si addormentarono, uno abbracciato all'altra.

La storia di un Weasley e di una MalfoyWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu