Capitolo 11

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Levi's Pov

Decido di seguire il consiglio del moccioso, così mi sdraio, mi copro e dopo poco mi addormento nuovamente.
Vengo catapultato in un'oscurità infinita, lentamente inizia a schiarirsi tutto intorno a me e distinguo i particolari.
Sono in un villaggio, sta nevicando e non so per quale motivo mi sento spaesato, triste e arrabbiato.
All'improvviso accanto a me compare un tizio, non riesco a distinguere la sua figura ma sento la sua voce che mi dice "non tornerà mai da te" poi mi passa una foto che prendo immediatamente, ma quando faccio per guardarla mi sveglio.
Ho di nuovo il respiro affannato e ancora quell'impressione che questo sogno sia qualcosa di importante. 
Quando il mio respiro torna regolare noto che Eren è in piedi affianco al letto, mi sta osservando con i suoi meravigliosi occhi verdi e sembra preoccupato, poi con voce incerta mi chiede "tutto bene?" io annuisco e gli rispondo "era solo un incubo"
 La mia voce sembra credibile e noto che lui si rassicura un po'.
Gli sorrido e dico "vieni qui" sposto le coperte e gli faccio spazio; lui arrossisce, ma annuisce e si sdraia affianco a me.
Mi abbraccia e inizia ad accarezzarmi dolcemente i capelli; socchiudo gli occhi e mi rilasso, lo stringo leggermente a me ora voglio solo sentire il suo calore, il suo profumo, la sua presenza; non so perché ma ho l'impressione che dovrò stare attento, che succederà qualcosa di brutto e che mi verrà portato via, ma probabilmente mi sbaglio ed è solo una mia impressione. Rimaniamo abbracciati così per un tempo indefinito; sentire il suo calore sul mio corpo e le sue carezze dolci stanno diventando una droga per me.
Non voglio che smetta e che si allontani, non voglio stare ancora senza di lui, non più di quanto non ne abbia già passato; lentamente senza accorgermene inizio a stringerlo più forte fra le mie braccia e sento che mi dice "sta tranquillo io non me ne vado" la sua voce è tranquilla e rassicurante, prende il mio volto fra le sue mani e mi bacia; è la prima volta che mi bacia di sua iniziativa...è un bacio strano, è bello...anzi non lo è, è meraviglioso.
Mi calmo, so che non se ne andrà e che fino a quando lui ci sarà io non sarò solo e questo mi basta; quando si stacca dal bacio sto sorridendo leggermente mentre lui è diventato rosso, anche se rispetto ad altre volte non è arrossito molto.
Lo stringo forte a me e appoggio la testa sul suo petto; posso affermare con sicurezza che sta sorridendo, ne sono certo.
So anche che non si aspettava quest'abbraccio ma che gli piace, anche se la sua stretta sul mio corpo è incerta.
Restiamo così ancora per un po', poi sento che si muove e dopo poco si alza; lo osservo senza far trasparire nessun'emozione dal mio sguardo, vedo che abbassa il suo e dice "devo preparare la cena e poi è meglio se torno a casa" io lo guardo, non voglio che se ne vada ma non so come dirglielo, così mi limito ad annuire.
Esce dalla stanza mentre io mi metto seduto; intanto che aspetto la cena mi cambio, riesco a stare in piedi senza troppi problemi, certo ho dei leggeri giramenti di testa, ma non sono niente di così insopportabile; finisco di cambiarmi e vado in cucina a vedere cosa sta preparando Eren. In giro per la casa c'è un buon profumo, se non mi sbaglio è salsa. 
Entro in cucina e mi siedo su una sedia mentre Eren mi rivolge un sorriso e continua a cucinare; dopo alcuni istanti la cena è pronta e mangiamo.
Il moccioso è affamato e divora tutto in poco tempo, mentre io preferisco mangiare con calma. Intanto che ceniamo Eren parla, è incredibile come trovi sempre qualcosa da raccontare. Finisco di mangiare, sparecchiamo e lui dice "allora io va-" lo interrompo dicendo "ti accompagno" il mio tono è duro e non ammette repliche, anche se riesco a vedere negli occhi di Eren una sfumatura di preoccupazione ma allo stesso tempo anche una luce di felicità.
Usciamo da casa e camminiamo tenendoci per mano, ormai è diventata una piccola abitudine. 
Il silenzio che c'è fra noi è un silenzio pieno di tristezza, riesco a riconoscere la mia tristezza perché non potrà stare con me sta notte, ma non c'è solo la mia, anzi sento che anche lui è triste per questa breve lontananza.
Arriviamo davanti a casa sua, mi getta le braccia al collo e mi stringe a sé; sorrido  e contraccambio la stretta, restiamo così per vari minuti, socchiudo gli occhi e mi rilasso.
Il moccioso mi sussurra in un orecchio "domani mattina passo da te prima di andare a scuola così stiamo ancora un po' insieme" si stacca dall'abbraccio e mi dà un bacio di quelli che solo lui sa dare.
Mi lascio trasportare dal suo bacio fino a quando lui non si stacca, ci salutiamo velocemente ed entra in casa.
Quando sono sicuro che sia entrato mi volto e torno verso casa.
Fa freddo, così mi chiudo la giacca e metto le mani in tasca; certo che lui riesce davvero a farmi entrare in un altro mondo.
Sorrido ripensando all'ultimo bacio che ci siamo dati, era così dolce che penso che non lo scorderò mai.
Arrivo a casa e sistemo un po', dopodiché mi metto a ripassare alcune cose, avrei dovuto farlo prima ma la febbre non me l'ha permesso; sento che lentamente le palpebre diventano sempre più pesanti, così chiudo il libro e il quaderno e mi metto il pigiama; mi lavo i denti e mi infilo nel letto ma, nonostante la stanchezza, ci metto un po' prima di addormentarmi e continuo a ripensare ad Eren, al tempo che mi ha dedicato in questi giorni, al nostro 'momento intimo' e a quel meraviglioso bacio; non so perché ma non riesco a togliermi dalla mente quella scena e se ci ripenso attentamente riesco ancora a sentire la pressione delle sue labbra sulle mie, e con questo pensiero mi addormento.



*angolino dell'autrice: Sono riuscita ad aggiornare, ormai non ci speravo nemmeno più xD cosa ne pensate? Vi sta piacendo? Se riesco entro domenica aggiorno ancora, in questi giorni mi sento in vena di scrivere. Vi ringrazio come sempre per le letture, i voti e i commenti e ci sentiamo al prossimo capitolo, ciao!

Sei il mio piccolo stupido (Ereri)Where stories live. Discover now