Capitolo 2.

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Entro in classe e mi posiziono al mio posto.
Odio il mio posto.
L'unica cosa bella é che non ho un compagno di banco.
Tutti banchi sono staccati divisi a file.
Niente rompi palle che cerca di fare la fotocopia alla tua verifica di matematica.

Sul banco ho un quaderno e una biro.
Il professore gira fra i banchi, Gesticolando e facendo un po' il filosofo della situazione, il poeta, il dante Alighieri della scuola.

"Chi mi sa dire quale poeta scrisse il verso che recita:
« Così succedeva, caro patron Rocco,
che quando andavi nelle librerie
acquistavi un libro con cinque centesimi.
Mentre adesso ci sono tanti libri e giornali
fatti male che per cinque centesimi
dicono moltissime sciocchezze. »"

Il professore girò per tutti i banchi.
Presi una biro e sul quaderno scrissi:
RISPOSTE:
1- Trilussa, l'invenzione della stampa.

Non sono la secchiona della classe, che poi ce ne fossero di secchioni nella mia classe, mi piace letteratura, tutto qua.

Il professore si fermò di colpo alle mie spalle e dopo pochi secondi tirò avanti.
"Trilussa, l'invenzione della stampa" gridò la risposta

La lezione si è quasi conclusa.
Il bussare alla porta mi risvegliò dalla trance in cui ero caduta.

"Professore lui è un nuovo alunno, il preside la prega di farlo sentire a suo agio." Riferì il bidello.
Fece il suo ingresso un ragazzo biondino, non tanto alto con i occhi azzurri.
"Buongiorno, mi scusi il ritardo ho dovuto compilare alcuni moduli" disse il biondino
"Oh niente scuse, come si chiama?" Chiese il professore
Il ragazzo era ancora in piedi come un salame davanti a tutta la classe.
"Federico, federico Rossi" disse sorridendo alla classe.
"Bene Federico, io sono il professore di letteratura. Spero che andremo d'accordo!" Disse
Questo Federico guardò tutta la classe.
Il suo sguardo si posizionò su di me.
Fissai gli occhi a terra.
Odio essere guardata.
"Beh puoi sederti dietro, Bella!" Gli indicò con i dito.
Bella è seduta al banco alla mia sinistra.
Federico mi passò di fianco e andò a sedersi al proprio posto.
"Spero che ti piaccia la nuova scuola, Magari ci possiamo vedere dopo." Disse Bella girandosi all'indietro.
Il mio sguardo era fisso alla lavagna.
Ma il mio udito sentiva tutto.
"va bene, magari mi presti i tuoi appunti. Sono un po' indietro con il programma scolastico" disse
Non riuscii a trattenere una risata.
Bella e la scuola non sono proprio sinonimi.
Si dai ammettiamolo.
Bella è la tipica ragazza tutto fisico e niente cervello.
Non è proprio la ragazza a cui andresti a chiedere i compiti.

Bella di girò a fissarmi.
"Cos'hai da ridere idiota?" Chiese
Con lo sguardo fisso davanti a me gli risposi
"Oh niente, niente" ridacchiai

"Certo fede, ci vediamo oggi pomeriggio al parco così ti porto i miei appunti." Disse Bella
Suonò la campanella.
Mi alzai e misi la roba dentro allo zaino, la classe è ormai vuota.
Strano come quando suona la campanella la classe si svuoti così velocemente.
Misi le ultime cose dentro e lo misi in spalla.
Mi diressi all'uscita
"Francesca" mi fermò il professore
"Si prof" dissi girandomi
"Perché non hai alzato la mano e non hai risposto alla mia domanda?"
Rimasi in silenzio.
"Francesca, sei una delle ragazze migliori della classe, non ti devi vergognare dei tuoi voti." Disse il professore allungando una mano sulla mia spalla.

Alzai il braccio e gli tolsi via la mano dalla mia spalla.
Senza dire niente me ne andai.

Odio quando mi dicono:
"non ti devi vergognare dei tuoi voti"
Lasciatemi in pace.
Vado bene a scuola?  Bene ma fatevi i cazzi vostri.
Se prendo nove, non c'è bisogno che me lo ripeti, le capisco le cose.

Mi diressi al mio armadietto intenta a prendere le cuffiette che avevo scordato all'interno.
Le urla degli studenti mi trapassavano i timpani.
Misi la combinazione e aprii l'anta.
Presi le cuffiette, le attaccai al telefono, impostai una canzone e iniziai ad ascoltarla.
In quell'istante tutto il rumore mi circondava si trasformò in una dolce melodia.

La campanella suonò, indicò che anche un'altra ora era passata.
Prima ora: letteratura ✅
Seconda ora: inglese ✅
Intervallo.

Presi lo zaino e me né andai fuori, in giardino.
Mi siedo sempre qua, è un piccolo spiazzo di erba dietro la scuola.
È nascosto ma si riesce ad udire la campanella quando suona.
Mi sedetti sull'erba ancora umida dalla notta precedente, una brezza leggera mi accarezza il viso.
Tirai fuori dallo zaino un libro.
Indovinate quale?
HARRY POTTER
chi l'avrebbe mai detto!
Se ve lo state chiedendo, si sono ossessionata.
Misi il libro sulle gambe e iniziai a leggere.
Amo questo libri, amo i film di Harry potter, amo Hogwarts.

Forse la lettura è una delle cose che amo di più.

Ovviamente tutti gli adolescenti "PIENI DI PROBLEMI"
Hanno la fase:
depressione/suicidio

Tutti i ragazzi in fase adolescenziale soffrono di depressione, una depressione tutta loro.
Ci sono i ragazzi che fanno i finti depressi perché fa figo oppure perché è Tumblr.

La maggior parte dei ragazzi nel momento di depressione, piange oppure si taglia.
Io leggo.
Io ascolto la musica.
Io disegno.
Cerco di dimostrare la mia "tristezza" in forme diverse.
Esprimo questa sensazione disegnando, disegnando tutto quello che mi passa per la testa, quello che secondo me esprime al meglio quello che provo.

Amo leggere all'aria aperta.

Un essere umano che in questo momento non dovrebbe essere qui perché io sto leggendo e nessuno può scassarmi i coglioni quando io leggo, si schiarì la voce.
Alzai la testa per capire di chi fosse il malcapitato.
Due occhi azzurri mi investirono con lo sguardo.
"Piacere Federico" allungò la mano verso di me
Sei serio? appena un ora fa ti sei presentato a tutta la mia classe, e adesso tu vieni da me a rompermi le palle presentandoti, DI NUOVO.

Lo squadrai dalla testa ai piedi.
Posai lo sguardo al libro.
"Si, lo so" dissi
Si avvicinò a me e si mise a sedere.
"E tu sei?" Chiese
Di scatto chiusi il libro e alzai lo sguardo su di lui.
"Senti, hai frainteso io non sono come Bella. Non sono la tipica ragazza bella che ci prova con tutti.
Con me non attacca fare il ragazzo carino e amico di tutti, ok!?" Dissi
Mi alzai e me né andai.

"Un'opportunità per sorridere." [Benji&Fede]Where stories live. Discover now