Capitolo 11.

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La camera è insolitamente ordinata, si vede che è passato Jeremy maniaco della pulizia come suo padre, oh ma dopo mi sente!
Vengo risvegliata dai miei pensieri da Federico ancora in piedi che scruta attentamente ogni angolo della mia camera, appena varcata la soglia si notano le bianche e candide pareti, dopo l'inizio dei miei incubi lo psicologo ha consigliato a mia madre di dipingere le pareti di bianco, secondo gli studiosi è un colore calmo è per questo che colorano le pareti degli ospedali di bianco perché è segno di pulizia e tranquillità.
Quell'uomo credeva che le pareti bianche avrebbero tranquillizzato le mie notti. Tutte stronzate.
Io lo odio, credo che più brutto colore di bianco non ci sia, vorrei prendere un bel rosso fuoco e tinteggiare tutte le pareti e pure il soffitto!
"Vedo che sei molto legata a tuo fratello" dice guardando attentamente la foto sul comodino che ritrae Jeremy che dorme sul divano e io di fianco che con un pennarello gli disegno i baffi.
"Sei venuto qui per prendere gli appunti o per farmi l'interrogatorio sulla mia vita?" Chiedo acida senza degnarlo di uno sguardo.
Odio i guardoni.
Mi giro e lo vedo frustrato per la mia risposta.
"Lui c'era quando la mia vita non andava, e ancora oggi è al mio fianco. Gli devo molto e una stupida foto incorniciata non potrà mai comunicare tutto quello che provo"
Invece sì, testa di cazzo! E lo sai anche tu! Sai quanto è importante quella foto!
I Pensieri mi soffocano.
Fu la prima volta che mi venne un incubo, eravamo impreparati, Jeremy fu il primo che mi sentì urlare e quindi il primo a correre in camera sbattendo la porta con una forza mai vista prima e appena mi vide in quello stato mi prese in braccio, fece le scale in un battibaleno e iniziò a chiamare il nome di mia madre e di suo padre che si svegliarono e mi portarono d'urgenza al pronto soccorso. Quella notte mi fecero la puntura e mi mandarono a casa verso le 3.00 di mattina e Jeremy fino alle 9.00 rimase sveglio al mio fianco coccolandomi toccandomi i capelli.
La foto ritrae Jeremy che dorme quel pomeriggio come un bimbo, stanco morto per la nottata insonne.

Quella foto è la dimostrazione d'affetto più grande che ci possa essere.
È anche per questo che gli devo tantissimo, troppo.

"Francesca? Mi stai ascoltando?"
Chiede una voce fuori dai miei pensieri, mi riscuoto e torno al mondo reale.
"Umh si dimmi" rispondo incerta
  "Iniziamo?"
"Oh si"
Passo tutto il pomeriggio a spiegargli gli appunti sulla letteratura inglese, mi sembra abbastanza ignorante in questo campo, con un po' di fatica riesco a mettergliela in testa, o per lo meno così dice lui.
Continua a fissarmi mentre parlo dell'Otello i suoi occhi puntati addosso mi provocano un fastidio incredibile, mi sudano le mani.
Distolgo gli occhi dai suoi e abbasso lo sguardo verso gli appunti.
" e con questo abbiamo finito" dico evidenziando l'ultima riga di questa Tragedia
Guardo l'orario e sgrano gli occhi nel vedere che sono già le 7.00 p.m.
"Fre" sento urlare da fuori la porta
Mi alzo di scatto e vado ad aprire la porta della stanza
"Dimmi mamma" rispondo appoggiandomi con avambraccio al lato della porta.
Noto mia madre che inizia la frase ma non la conclude vedendo Federico seduto alla scrivania
"Oh... c'è qualcuno, lui chi è?" Chiede emozionata
Federico si alza si sistema la maglietta e si dirige verso mia madre
"Piacere, Federico sono un compagno di francesca" risponde porgendole la mano
"Piacere sono Giorgia la madre di francesca" dice sorridendogli
"Non ti ho mai visto da queste parti" dice mia madre incuriosita
"Si infatti sono nuovo, sono arrivato da poco" risponde sorridendo
"E come ti sembra? Ti trovi bene?"
Chiede mia madre
Federico mi guarda e accenna un sorriso.
E ride ancora, io non capisco...
"Si mi trovo molto bene, è una cittadina molto carina" risponde
Mia madre guarda l'orario
"È ora di cena, vuoi restare Federico?" Chiede mia madre con uno sguardo malizioso
Federico inizia a parlare ma lo interrompo bruscamente dicendo
"Se ne stava andando"
Mia madre mi tira un'occhiataccia
"Si, signora stavo andando a casa!"
"Oh chiamami pure Gio!" Risponde mia mamma facendo un gesto con la mano
"Sarà per la prossima volta" rispondo facendo la finta triste e alzando lo sguardo.
Federico torna indietro per raccogliere le sue cose e mia mamma mi fissa con un sopracciglio su e uno sguardo incazzato.
Accompagno Federico alla porta, mi ringrazia per tutto e se ne va dandomi la buonanotte.

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⏰ Last updated: Dec 04, 2017 ⏰

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"Un'opportunità per sorridere." [Benji&Fede]Where stories live. Discover now