Capitolo 8.

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Il cuore continua a battere forte, continua a martellarmi il petto.
I respiri iniziano a farsi pesanti è sempre più frequenti.
Il corpo rimane paralizzato.
Quel fischio continua a trapassarmi i timpani.
Cerco di urlare, ma non esce niente dalla mia bocca, solo silenzio; che dopo quel momento circonderà la mia vita come non era mai successo.

Le risate hanno sempre circondato la mia vita da dura ma sorridente bambina spensierata.
Papà ci riusciva sempre, riusciva sempre a farmi sorridere.
Ora non più.

Seduta alla scrivania con
STILL  BREATHING dei Green Day
alle orecchie e una matita alla mano  traccio i contorni di una figura fin troppo stilizzata.
Lo schizzo di una piccola rosa grigia compare sul mio quaderno, odio le rose.

Una mano mi si fionda davanti facendomi sobbalzare tirando un piccolo urletto strozzato.

Con il viso rosso dalla rabbia mi levo una cuffietta e mi giro trovando Jeremy stravaccato sul letto a ridere del mio spavento.
"Cazzo Jeremy! Mi hai fatto prendere un colpo!" Urlo gesticolando con le mani
"Non sai che faccia hai fatto! Era da immortalare" se la ride di gusto
"Ah-ah-ah smettila di ridere e non farlo mai più!" Gli grido con serietà questa volta
"Va bene mamma" ridacchia
Ritorno a concentrarmi sulla mia rosa.
Ho iniziato a fare il chiaroscuro nei vari petali sovrapposti di questo fiore.

Ho sempre odiato ma stimato la rosa.
È il fiore preferito dalle donne solitamente, è il fiore che si regala a San Valentino, ad un appuntamento galante...
può essere bella quanto vuoi, ma troppe volte viene sottovalutata.

La rosa è Sì un bel fiore ma bisogna stare attenti, le spine, pungono.
E anche questa è la dimostrazione che una cosa bella non sempre fa del bene, può causare anche tanto dolore.

È per questo motivo che stimo questo fiore.

"Fre, a cosa stai pensando? Ti vedo distratta oggi, c'è qualcosa che non va?" Chiede dubbioso squadrandomi dalla testa ai piedi.

La foto di me e Federico sul telefono di Bella si fa spazio tra i miei pensieri, sgonfiando il mio Io da poeta.
Chi gliel'ha inviata? Ci ha seguito? Magari è tutto uno scherzo?
Mille domande bombardano il mio cervello già debole dalla giornata scolastica appena terminata.
"Ooh, fre?" Mi passa la mano davanti gli occhi facendomi svegliare dalla trance in cui ero caduta.
Sbatto veloce le palpebre ferme in un punto a caso sul pavimento.
"S-si sto bene tutto a posto. Sono solo un po' stanca" dico sussurrandolo
"Sicura? Sai che a me puoi dire tutto" si abbassa a chinino appoggiando le mani sulle mie gambe cercando il mio sguardo ormai perso di nuovo nel vuoto.
"Si, lo so. Te l'ho detto sono solo stanca" dico sbuffando
Mi alzo dalla sedia facendo scivolare via le mani di Jer dalle mie gambe, mi avvicino al letto e mi distendo a pancia in sù fissando un punto casuale del soffitto.
Il peso di jeremy sul letto lo fa sbilanciare un po' facendo scuotere leggermente il mio corpo.
Si distende di fianco a me posizionando la testa vicino alla mia e guardando insieme il soffitto.
"Ti ricordi quando Giorgia e Papà ci portavano al mare?" Sussurrò non smettendo di guardare il soffitto
"Non volevano mai tornare a casa" dissi incurvando appena il labbro in un piccolo sorrisetto formando una lieve fossetta nel lato destro del viso.
"Volevamo rimanere a guardare le stelle" continuò la frase
"Ti ricordi quella sera che siamo scesi senza dirlo a Papà e a Giorgia e ci siamo distesi sui lettini del bagno a fissare il cielo stellato. Stavamo in silenzio a fissare quelle piccole lucine che illuminavano la notte" disse sorridendo mostrando le sue fossette molto profonde e visibili.
"Poi è arrivata la guardia che ci ha iniziato a rincorrere e ad urlarci contro" dissi rovinando l'atmosfera

"Piccoli impertinenti! Non potete stare qui! Andate via subito o chiamo i vostri genitori!!" Imitò la vecchia guardia del bagno.
"Iniziammo a corre più veloci del vento e arrivammo a casa" disse jeremy
"E poi... mega cazziatone da mamma e jonh sul quanto eravamo stati irresponsabili!" Dissi facendo scoppiare in una gran risata Jer, spostai gli occhi su di lui che ancora aveva il viso rivolto al soffitto strizzando gli occhi dalle risate.
Un piccolo sorriso mi si disegnò in viso.
"Ne abbiamo combinate di tutti i colori quando eravamo più piccoli" sospirò jeremy ancora con il sorriso delle labbra.

Il silenzio calò sulla stanza i nostri occhi erano ancora al soffitto.
"Jer?" Dissi girando il viso verso di lui
"Dimmi fre" rispose
"Se un ragazzo ti dice che sei bella, ci sta provando con te soltanto per portarti a letto o perché gli piaci seriamente?" Chiesi
Un rossore comparve sulle guance di jeremy.
"Dipende da che tipo di ragazzo è"si fermò un attimo a pensare
"Che tipo di ragazzo è questo di cui stai parlando?" Chiese
"Sto parlando in generale, non che mi sia capitato a me in prima persona" dissi cercando di cancellare l'immagine di Federico che mi sorride.
"Dai fre, seriamente credi che io creda a questa storia? Guarda che non c'è niente di strano se un ragazzo ti dice che sei bella, tu sei una bella ragazza, ma non lo vuoi capire" disse girando il viso di lato incontrando i miei occhi
Un rossore si fa spazio sul mio viso pallido.
"Allora che tipo è questo ragazzo?" Chiese
"Ancora non l'ho categorizzato, ma è un ragazzo strano, non è tanto alto ha i capelli sul biondo barra castano chiaro, occhi azzurro cielo, un po' di muscoli e sorride sempre. È quello che mi sorprende sorride ogni volta sembra che tutto nella sua vita vada bene tutto segue i suoi piani. Per questo è strano" dissi cercando di fare un discorso logico su Federico.
"Sai fre, quando sei innamorato o anche semplicemente felice non ti passa per la testa niente perché tu pensi ad una cosa bella e niente te la rovina, crei una corazza che solo tu stesso riesci a distruggerla."
Disse cercando di disegnarla in aria con le dita.
"Ma se lui sorride sempre, io che corazza ho?" Chiesi dubbiosa

Io non rido mai e difficilmente incontro gli occhi di una persona che non conosco, invece lui è spensierato e vive la vita al secondo.
Lui è felice e ha la corazza creata con la sua felicità.
E io?

Buonsalveeee signoriii.
Come state? So che aggiorno ogni morte di papa, ma ho molti impegni tra la scuola e i compiti :( scusatemi.

"Un'opportunità per sorridere." [Benji&Fede]Where stories live. Discover now