Capitolo 1

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Mi sentivo al sicuro e protetta quando si trattava di mia madre almeno fino a quando non successe quel che successe. La settimana scorsa come tutti gli altri giorni mamma mi lasciava sempre sola a casa per andare a lavoro cosi io preparavo la cena e quando veniva sia lei che papà cenavamo tutti e tre insieme.
Ma quella sera non successe.
Tornava prima la mamma da lavoro rispetto a papà,ma avvenne il contrario. Incominciai a preoccuparmi perché lei non faceva mai ritardo.Provai a chiamarla ma non rispondeva e per il nervoso o per l'ansia buttai il telefono per terra <Rispondi cazzo>. Papà venne verso di me cercando di tranquillizzarmi e mi fece sedere portandosi un bicchiere d'acqua <Avanti, tesoro bevi non preoccuparti avrà avuto un contrattempo>.
Qualcuno suonò il campanello.Balzai giù dalla sedia e andai ad aprire non del tutto tranquilla visto che la mamma aveva sempre le chiavi...
Infatti non lo era:un'uomo da una divisa rossa e celeste ci voleva informare di qualcosa di...brutto direi dalla sua espressione.
<Il signor John Cross?> domandò il poliziotto. <Si sono io>.
Mi guardava con un aria ferita e dispiaciuta ma poi distolse lo sguardo e lo rivolse a mio padre <Prego mi deve seguire,la signora Kate Cross ha subito un grave incidente in tangenziale>.
Il mio cuore perse un battito. Papà mi portò con lui in macchina fino al luogo dell'incidente.
C'era una macchina ribaltata e affianco una figura stesa sul cemento.
Io e papà scendemmo subito dalla macchina e corremmo verso la mamma. Era malridotta. Il sangue le copriva tutta la testa,aveva dei graffi su tutto il viso
Papà le si avvicinò l'abbraccio e baciò promettendole che sarebbe andato tutto bene. Io non riuscivo a muovermi da là,fino a quando papà non si allontanò da l suo corpo.
Mi inginocchiai davanti a lei e le misi la mano sotto la nuca ancora fosse una posizione scomoda quella che aveva. Più la guardavo e più mi si stringeva il cuore e più stavo male .
I mie occhi iniziarono a inumidirsi fino a quando da questi non scesero lacrime. Mamma alzò un braccio e me le asciugò <Non piangere bambina mia,ti prego, lo sai che non sopporto vederti cosi> le lacrime scendevano e scendevano <Mamma ma che ti hanno fatto> tremavo e non riuscivo a dire una frase di senso compiuto.
<Niente piccola mia,la macchina non ha frenato in tempo> in quel momento i miei occhi non vedevano quasi più niente, erano pieni di lacrime <Dimmi che non ci stai lasciando mamma ti supplico dimmelo>
La sua mano accarezzava la mia guancia ormai tutta bagnata <Oh,amore mio io non vi sto lasciando,vi guarderò sempre da lassù e starò sempre qui> disse indicando il mio cuore. <Ricordati che sei e sarai sempre la mia bambina e ti amerò sempre sopra ogni cosa come ho sempre fatto amore mio.Di a tuo padre che sono sempre stata orgogliosa del padre meraviglioso che é diventato. Ti amo bambina mia non dimenticarlo mai>.
Le sue il time parole  furono queste fino a quando i suoi occhi non si chiusero definitivamente.

É arrivò la pioggiaWhere stories live. Discover now