Capitolo 2

8 3 3
                                    

Era passata una settimana.Una settimana in cui restavo nella mia stanza 24h su 24.Non c'era un minuto in cui non piangessi.
Mi sentivo cosi stanca.
Sentivo la sua mancanza ovunque e la sua presenza dappertutto.
É stato così difficile per me, abbandonarla per sempre e lasciarla nelle mani di Dio.
Il giorno del suo funerale é stata una vera e propria passerella. Gente che veniva e se ne andava per far si a me che a papà le condoglianze. Tutti che piangevano la sua morte,ma erano solo lacrime finte,false lo so perché al mondo d'oggi chi é che é vero e onesto? Prima della messa papà mi ha chiesto se me la sentissi di parlare di quello che era mamma. All'inizio non volevo parlare,non me la sentivo per niente ma alla fine ho deciso che  lo avrebbe sollevato un po di morale.
Il momento più straziante non é stato parlare di come era la persona che mi ha messa al mondo,ma la sepoltura di questa donna speciale che mi ha accudito,protetta fino a quando era in vita e che avrebbe continuato a farlo per tutta la vita.
Ormai era il momento di lasciarla e il tempo a disposizione per stare insieme a lei era scaduto da un bel po.
Inizio ad osservare le persone che fanno file indiane verso la tomba gettando rose rosse e salutandola per sempre. Papà é stata l'ultima persona prima di me a buttare la rosa e credo stesse anche parlando con lei visto che sorrideva e faceva su e giù con la testa. É stato e continuerà ancora ad essere il papà più incredibile di tutti i tempi. Papà ha perso la sua metà e credo che non vorrà più avere nessun'altra nella sua vita se non fosse stata la mamma.
Non mi ero accorta che toccava salutare solo a me la mamma fino a quando non ho sentito la mano di mio padre sulla mia spalla <Tocca a te.Sta solo aspettando te amore>.
Pian piano mi avvicinai alla tomba e con delicatezza ho gettato una rosa bianca dove riposa adesso.
Forse non conosceva poi così tanto la mamma come la conoscevo io.
Il suo colore preferito era il bianco.
Per lei il bianco era un colore caldo,dava serenità, purezza,bellezza ,tutte qualità che lei aveva. <Non ci sei più mamma.Avevi promesso che non ci avresti lasciato,perché lo hai fatto?>dai miei occhi scendevano lacrime.
<Per-perché> balbettavo e piangevo ed io non ce la facevo più.
<Perché?Dimmi perché mamma. Sei un egoista. Ti odio>
Stavo per crollare letteralmente ma qualcuno mi prese per i fianchi allontanandomi dalla tomba e facendomi appoggiare al suo petto perché piangevo e gridavo quanto odiassi mia madre per essersene andata.

É arrivò la pioggiaWhere stories live. Discover now