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Sebastian:"buongiorno"

Sentii un lamento vicino all'orecchio.
Aspetta...sarà la sua voce?
Aprii l'occhio senza farmi notare.
E la luce me lo fece richiudere un'altra maledetta volta.

Sebastian:"perché non si sveglia?"

Disse a bassa voce.
Pensa che non lo abbia sentito.
Furbo.
Riprovo.
Ritento.
Riapro l'occhio. O meglio gli occhi.
Lentamente, riuscii ad aprirli.
Mi girai e portai insieme a me anche le coperte.

Sebastian:"finalmente!"

Io:"ehm...ciao"

Sebastian:"certo che svegliarti é dura per te!"

Io:"ehm...si"

Ho l'ehm facile, questa mattina.
E intanto mi scioglievo ammirando il suo sorriso.
Che bel buongiorno!

Sebastian:"vieni, la colazione é pronta"

Io:"un'attimo"

E mi stirai. Le ossa scricchiolavano da tutte le parti.
Che strana cosa...

Sebastian:"se non ti sbrighi, i croissant li mangio tutti io!"

Cos'ho udito!?
Cos'è che vuole fare lui?!

Io:"cosa!?"

Intanto se la rideva di gusto.
Era appoggiato alla cornice della porta.
Li, con le mani sulle tasche.
Che rideva e mi guardava mentre mi alzavo dal letto.
Modestamente in fretta.
Perché i croissant sono miei e non suoi.
E non tollero che li mangia lui.
Sono assolutamente miei!

Sebastian:"1...2...."

Corsi come una assassina.
Con un calzino in mano.
Lui era già partito.
Caspita! Non pensavo corresse così forte.
Era già lungo le scale.
Poco dopo lo raggiunsi anch'io.
Facendo contemporaneamente 3 o 4 scalini alla volta.
Volavo!
Gli diedi uno spintone.
E scivolò, per più rialzarsi e continuare la sua corsa per i croissant.
Eccomi arrivata.
Li vedo!
Li vedo!
Infine venne fuori dal tavolo Kimi.
Che prese il vassoio e se lo portò in se.

Io:"Kimi no!"

Kimi:"cosa no?!"

Io:"i croissant"

Kimi si mise a ridere.
Di gusto.
É inutile che ride.
Tanto me li prendo io.
E subito dopo, arrivò anche Sebastian, con molta calma.

Sebastian:"allora i croissant?!"

Sei scemo!? Non vedi!?

Kimi:"che buoni!"

Se ne mise in bocca e uno.
E lo masticò con la bocca aperta, e di gusto.
Che gran...amico...

Sebastian:"perché scusa!?"

Io:"come perché Sebastian!? Il problema mi ha preso i croissant"

Sebastian:"i nostri"

Kimi:"i miei!"

Io:"no adesso li molli!"

E salii sul tavolo. Facendo cadere bicchieri, salviette, posate. Un casino tremendo.
Il cibo é mio e di nessun altro.
Molla l'osso Raikkonen.
Li presi.
Lui tirava, ed io feci lo stesso.

Io:"MOLLA!"

Kimi:"MAI"

Io:"TI HO DETTO DI MOLLARE!"

Kimi:"MA IO NON LO FACCIO!"

Io:"FALLO!"

Kimi:"NO!"

Sebastian:" B A S T A! B A S T A!"

Urlò come un'appestato prima della morte.
Affinché quei poveri croissant volarono fuori dal vassoio.
Ci girammo, guardandolo.
Era rosso paonazzo. Aveva urlato fino allo sfinimento.
Era strano sentirlo!
Molto strano.

Kimi:"i croissant!"

Io:"Sebastian?"

Gli corsi incontro.
Mi preoccupava lui ora, i croissant si posso prendere anche al bar.
Lo abbracciai forte.
Gli sentivo il cuore in gola.
Dopo quel urlo.

Io:"scusami"

Gli sussurrai sull'orecchio.
Se mi sentivo in colpa!?
Un casino!
Dopo tutto mi sono comportata da bambina.
Davanti a lui poi.
Ricambiò l'abbraccio.
E anche lui mi strinse forte.

Sebastian:"shh, non é successo niente!"

Si mise il cuore in pace.
Infatti si calmò.
E mi calmai anch'io.
Lo guardai.
E come distinto, gli lasciai un bacio sulle labbra.
Quelle labbra...
La mia felicità.
La nostra felicità.

Un perfetto disastro || F1 Where stories live. Discover now