Capitolo 1 (seconda parte)

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UNA SANZIONE NON COMUNE

Capitolo 1

( parte seconda )

Era quasi l' 1:00 quando Harry sentì la porta d'ingresso aprirsi. Si bloccò sul posto - non era pronto ad affrontare Louis pur avendo trascorso l'intera mattinata cercando di venire a patti con ciò per l'amor di Louis. Non poteva odiare Louis per la sua decisione - non lo voleva, l'aveva capito in fondo, ma ciò non impediva di fargli così male. Chiuse gli occhi e prese un profondo respiro tremante. Quando li riaprì, saltò un po' quando guardò dritto negli occhi di Louis.

Erano rossi e crudi - sgorgando di più ad ogni battito consecutivo del cuore. Sembrava distrutto. Harry improvvisamente incominciò a sentirsi poco bene - il petto doleva così tanto che riusciva a malapena a respirare. Voleva essere arrabbiato, ma non lo era. Era solo triste. Molto, molto triste. Mordendosi il labbro improvvisoriamente spalancò le braccia. Louis fece un rumore straziante e il secondo successivo Harry lo stava abbracciando forte, le braccia ferme intorno alla sua più piccola, tremante forma. Louis seppellì il viso nel collo di Harry e si aggrappò disperatamente.

"Va tutto bene," Harry lo consolò, a malapena udibile anche a se stesso, "è... ok." Sentì molto bene Louis inghiottire duramente contro il suo collo. La sua presa stretta anche intorno alla schiena di Harry.

"Non ci sono riuscito".

Harry cominciò ad annuire e poi si bloccò. "C... cosa?" Soffiò. Il suo cuore aveva appena smesso i battere. Non aveva sentito bene. Sicuramente.

"Non ci sono riuscito", ripeté Louis. Era morbido e umido contro la sua clavicola. Harry sbatté le palpebre. Poi sbatté le palpebre di nuovo. Spostò Louis un po' indietro, cercando nei suoi occhi un accenno di qualche brutto scherzo. Non c'era niente.

"Un figlio" Louis sussurrò, fissandolo dritto negli occhi, "avremo un maschietto Harry."

Le ginocchia di Harry cedettero.

~ * ~

"Che cosa ti ha fatto cambiare idea?" Alla fine chiese. Louis era sprofondato anche lui sulle ginocchia. Si morse il labbro tremante e scosse la testa. Non sapeva bene. Tutto quello che sapeva era che dopo aver visto quella foto, non poteva andare fino in fondo.

"Grazie," Harry respirò, "Grazie! Non te ne pentirai." Baciò forte la fronte di Louis.

Louis chiuse gli occhi per un attimo, "Io sono..." li riaprì e ammise debolmente, "così... spaventato, Harry."

Harry si chinò di nuovo in avanti e prese le guance di Louis tra le sue mani tremanti, volendo cancellare quella paura completamente, "Non sei da solo. Lo prometto Lou." Lisciò delicatamente i pollici sulle guance bagnate di lacrime del suo migliore amico, "Io sarò qui passo dopo passo. Ti aiuterò a far tutto il necessario. Lo prometto. Ti terrò anche indietro i capelli quando vomiterai al mattino."

Un sorriso acquoso si incrinò sulle labbra di Louis per la prima volta. Poi sparì, sostituito da qualcosa di serio e incerto, "mi... mi... mi aiuterai a crescerlo?"

Il cuore di Harry si fermò di nuovo e fissò negli occhi cerchiati di rosso ma solenni di Louis. "Fino al momento in cui dirà lo voglio", promise, intendendolo con ogni fibra del suo essere. Louis emise un suono strozzato che avrebbe potuto essere una risatina. "Saremo giusti con lui, te lo prometto." Aggiunse, massaggiando i polsi di Louis.

Louis finalmente annuì e Harry lo tirò in un altro forte abbraccio - un po' più attento questa volta, ora che sapeva che era ancora incinto. Louis si lasciò sfuggire un'altra risatina acquosa e Harry non poté fare a meno di sorridere ridicolosamente in cambio. "Cosa c'è di così divertente?" Chiese contro i suoi capelli.

Una Sanzione Non Comune (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora