Epilogo

39.9K 1K 1.2K
                                    

UNA SANZIONE NON COMUNE

Epilogo

Harry strinse delicatamente la spugna e ridacchiò quando l'acqua calda colò sulla testa di Jonah e gocciolò sul asciugamano morbido sotto. Il naso di Jonah si storse e lui si contorse, calciando le gambe sorpreso. Non sembrava arrabbiato con il bagno di spugna però, era il suo terzo comunque, ma sembrava un po' scioccato dalla sensazione dell'acqua. Harry immaginava che ci sarebbe voluto un po' prima che il bambino si abituasse. Immerse la spugna nuovamente dentro la ciotola e poi la fece scorrere sopra la testa di Jonah di nuovo. Gli occhi di Jonah si allargarono ancora di più e questa volta la sua bocca si aprì mentre iniziava a calciare di nuovo. Harry ridacchiò e poi fece una smorfia scherzosa - la reazione di Jonah fu piuttosto esilarante.

"Perchè stai ridacchiando?" Louis chiese, uscendo lentamente dalla sala-doccia mentre si strofinava un asciugamano tra i capelli umidi. Egli zoppicava un po' - sentendo ancora il dolore della sua ferita. Harry sapeva che era meglio non farlo agitare. La ferita era un promemoria fisico che era appena stato tagliato come una donna così l'orgoglio ferito di Louis lo faceva agire quanto più virile possibile riguardo il dolore. Harry era disposto a concederglielo fintanto che rimaneva al sicuro.

"Guarda la sua espressione quando faccio questo," disse Harry, in risposta alla domanda di Louis, prima di immergere la spugna di nuovo nella ciotola.

Quando Jonah fece di nuovo il suo volto 'scioccato', anche Louis ridacchiò e infilò il suo mento sulla spalla di Harry, "nawww, è così carino. Ha la tua espressione, Haz."

Harry sbatté le palpebre per la sorpresa e girò la testa: "Che cosa vuoi dire la mia espressione? Non faccio quella espressione... vero?"

"La fai," confermò Louis, lottando per tenere una faccia seria, "ogni volta che un intervistatore ti chiede circa le ultime voci su qualche ragazza. Tu non hai la minima idea di come reagire e fai quell'espressione. E' piuttosto divertente."

"Sei molto cattivo," Harry mise il broncio, spostando la sua attenzione a Jonah. "Il tuo papàsi prende gioco di me", si lamentò, solleticando la pancia di Jonah con la spugna.

"Cosa hai da dire al riguardo?"

Jonah si bloccò e poi starnutì.

"Dice che è una bugia!" Harry annunciò, vittoriosamente, prima di spugnare delicatamente Louis in faccia.

~ * ~

Tre giorni dopo...

"Dov'è Louis?" Liam chiese incuriosito mentre Harry si avvicinava alla loro porta dell'appartamento con Jonah nel suo seggiolino.

"Sta arrivando," rispose Harry, un po' senza fiato, mentre metteva gentilmente il seggiolino a terra accanto alle borse. Un mormorio di eccitazione si sparse dentro di lui mentre guardava la loro porta dell'appartamento; Louis e Jonah sarebbero finalmente tornati a casa oggi! Jonah avrebbe finalmente dormito nel suo lettino nella sua stanza. Harry sperava solo che al bambino piacesse. E Louis... anche Louis sarebbe, infine, stato di nuovo nel loro letto. Questo fece sentire Harry ridicolmente vertiginoso. Gli era mancata la presenza di Louis così tanto e mentre avevano spesso dormito l'uno accanto all'altro in ospedale stavano troppo stretti per godere correttamente.

Inoltre, sarebbe stato bello non doversi alzare ridicolmente presto per guidare fino all'ospedale per stare con loro. Louis e Jonah sarebbero stati proprio qui, nell'appartamento con lui. Il pensiero fece perdere al suo cuore un paio di battiti per la felicità. Guardando dietro di lui, Harry vide che non c'era ancora alcun segno dell'avvicinamento di Louis. Aggrottò la fronte un po' preoccupato in quanto si ricordò che Lou aveva ancora un bel po' di dolore dal cesareo e non stava troppo fermo sulle gambe. "Guarda Jonah un momento, vuoi?" Disse a Liam, "Vado solo ad assicurarmi che stia bene. Uh... non portare ancora Jonah dentro. Aspettiamo Lou. Si'?" Liam annuì e si chinò sul seggiolino, facendo una serie di versi. Un Jonah assonnato sbatté le palpebre verso di lui con curiositàe si contorse in risposta. La voce di Liam poi raggiunse un'ottava più alta quando iniziò a giocare con i piccoli pugni di Jonah, facendo facce ridicole. Harry scosse la testa mentre si voltava - i neonati davvero facevano diventare tutti idioti.

Una Sanzione Non Comune (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now