Capitolo 7 (parte seconda)

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UNA SANZIONE NON COMUNE

CAPITOLO 7

(SECONDA PARTE)

15 agosto, 09:45

"Anne!"

"Jay!"

Corsero in avanti e si abbracciarono mentre Robin e Gemma si avvicinavano lentamente dal parcheggio dietro di loro.

"Non posso credere che sia già oggi," Anne tirò su col naso, tirandosi indietro. "Diventeremo nonne! Nonne, vi dico che mi sento troppo giovane per essere una nonna. Giuro che era solo ieri che stavo mettendo Harry nella sua culla."

"Parlamene," Jay rispose, asciugandosi gli occhi. "I nostri ragazzi sono cresciuti così in fretta. Come sulla Terra potrà essere il mio piccolo Boobear un papà - è ancora il mio bambino!"

Anne le mise un braccio intorno alle spalle, "Lo so... Scherzi a parte, come te la stai cavando tesoro?"

"Sto bene", disse Jay, tirando su col naso, "ma sono così nervosa per Lou. Si tratta di una grande operazione cioè - molto può andare storto. I rischi sono incredibili. Io non so nemmeno cosa dire alle ragazze. Voglio che siano preparate, ma non voglio neanche spaventarle."

"Non dire niente. E' un ragazzo forte. Se la caverà, ne sono sicura", la rassicurò Anne.

"Caro Dio, spero di sì", Jay sospirò, "spero proprio di sì."

Anne le sorrise gentilmente, "Hai parlato con lui?"

Jay annuì, "L'ho visto per pochi minuti prima che le infermiere entrassero per fare i pre-esami. Si lamentava del fatto che non gli era stato permesso fare colazione."

Anne ridacchiò, "E' da lui. Anche gli altri ragazzi sono qui?"

"Sì," Jay annuì, "sono qui da circa le sei. Volevano rimanere tutta la notte scorsa, ma Harry ha chiesto loro di lasciare che loro due la trascorressero da soli, il che è giusto suppongo. Credo che stiano tutti facendo colazione proprio ora, mentre lo staff prepara Louis per lo show."

"Okay, andiamo a unirci ai ragazzi allora?" Anne suggerì disperata di vedere suo figlio e assicurarsi che stesse bene.

Jay annuì e si diressero dentro.

~ * ~

Harry non era mai stato così felice di vedere sua mamma nella sua vita. Praticamente si lanciò tra le braccia e si aggrappò a lei forte. Era al limite dei nervi in questo momento - era così spaventato, aveva così tanta tanta tanta paura di quello che stava per accadere. Non sapeva se vomitare o sdraiarsi e ridacchiare come un maniaco.

Anne si tirò indietro dopo un lungo minuto e gli prese il viso, "Oh Haz," sussurrò, "Non posso credere che tu sia così cresciuto ora e sul punto di diventare papà. Sono molto, molto orgogliosa di te."

"Ma io sono terrorizzato mamma", ammise in un sussurro rotto.

"Lo so tesoro, " rispose lei, lisciandogli la guancia ruvida con il pollice, "e va bene così. Ma devi sembrare forte per Louis. Fargli credere che non hai dubbio che tutto andrà bene. So che è difficile. E sarà una delle cose più difficili che dovrai mai fare. Ma devi rimanere forte per il suo bene. Va bene? Va bene essere spaventati - è perfettamente naturale. Basta non farlo vedere a Louis."

Harry annuì, tirando su col naso.

"Mr Styles?" Un'infermiera chiese dalla porta mensa, "Siamo pronti per te."

Harry si bloccò e si voltò lentamente bianco in viso. No, non poteva essere già il momento. Lui non era pronto. Aveva bisogno di più tempo per parlare con sua madre! Intorno alla mensa, la loro famiglia riunita e tutti gli amici iniziarono ad incoraggiarlo e ad applaudire. Harry guardò implorante sua mamma che sorrise di rimando, le lacrime agli occhi. "Vai amore," disse lei, spingendolo via, "Buona fortuna e ricorda di uscire il più presto possibile per dirci se ho un nipote o una nipote."

Una Sanzione Non Comune (Larry Stylinson)Where stories live. Discover now