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«P-perché dovrei fare un favore a voi!»Sbottò timido il minore facendo un passo indietro

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«P-perché dovrei fare un favore a voi!»
Sbottò timido il minore facendo un passo indietro.
Neanche lui si capacitava di come, o dove avesse trovato il coraggio di tenere testa,anche solo per qualche istante al ragazzo infastidito di fronte a se.

«Ascoltami bene.»
Hoseok gli cinse il collo con una mano facendo sbattere la nuca contro il muro alle sue spalle costringendolo a mugolare.
La botta rimbalzó sulla schiena già precedentemente lesionata,provocando una smorfia di dolore sul volto del più piccolo,ormai straziato dalla situazione.

«Ubbidisci o sarà peggio per te Jeon Jungkook, potrei arrivare a spezzarti un braccio, o magari una gamba se fosse necessario.»
Il minore spostò lo sguardo alle spalle del ragazzo notando Il secondo individuo osservare la scena con un ghigno divertito stampato sul volto,ed era ciò che, in quel momento, gli provocava più fastidio, se non azzardando, rabbia.

Era sempre stato così Hoseok lo maltrattava in tutti i modi che conosceva e Yoongi se la rideva godendosi lo spettacolo, era quasi come se vederlo soffrire fosse il loro passatempo preferito, uno scopo, un hobbie, qualcosa che li divertisse nei momenti di noia, semplicemente un bisogno o una regola da loro imposta, ma questo Jungkook non lo poteva sapere.
Il motivo per il quale quel due lo tormentassero gli era ancora sconosciuto, la situazione andava avanti di questi ritmi dagli inizi della scuola.
Jungkook,dal canto suo,essendo abituato a questo genere di trattamento lo aggiunse semplicemente alla sua routine quotidiana, ma la situazione stava degenerando e tutto questo,a lungo andare, non avrebbe certo giovato alla sua salute sia fisica che mentale.

Respirare stava diventando faticoso ed il ragazzo non accennava a lasciare la presa facendo sempre più pressione sul collo del povero malcapitato.
«Ci siamo Intesi!?»
Jungkook annuì nervosamente ed Hoseok lo lasciò, non prima di risbatterlo violentemente con la schiena contro il muro andandosene ridendo bellamente.

si rialzò tremante e,quasi senza forza,decise di ritornare in classe,così si avviò molto lentamente.

La schiena gli doleva più acutamente rispetto a prima ed i suoi occhi gridavano prepotenti di lasciar uscire quelle calde gocce salate con la quale aveva molta,forse troppa, familiarità ,ma lui non lo avrebbe mai permesso.
Non poteva continuare così,non poteva sempre obbedire senza fiatare e senza farsi rispettare.

Aprì la porta e lo vide,lo vide ancora seduto,il suo incubo ed il destinatario del piccolo oggettino che aveva tra le mani.

Il suo nome era Kim Taehyung.

Jungkook lo guardava,anzi lo fissava.
—"E adesso?"
Pensò per poi rigirarsi il piccolo contenitore pieno tra le mani.
—"Dovrei avvertite Jimin?"
Si chiese esitante per poi prendere velocemente una decisione.
Portò il suo sguardo verso la tasca dei pantaloni e ne estrasse il contenuto.

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