•6Capitolo•

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Marco. Vederli insieme su quella panchina mi ha fatto ricordare me e Riccardo(ex)
Ovvero la mia delusione, ed il mio cuore infranto, nel ricordare la scena di Riccardo mentre si baciava un'altra.

Però non pensavo che i due si vedessero anche al difuori della scuola.

Naomi preoccupata inizia a scuotermi con forza, non mi ero resa conto di essere rimasta con lo sguardo fisso su quella maledetta panchina che mi ha riservato tanti momenti indimenticabili, sia belli che brutti, mi accorgo di alcune lacrime scese e prontamente le asciugo, costringo Naomi ad andarcene e le assicuro che dopo gli avrei spiegato la situazione .
Arrivate a casa non impieghiamo molto a sistemarci sul mio letto e pronta, inizio a raccontare l'intera storia, escludendo particolari riguardo la mia famiglia.
Naomi rimane scioccata e mi abbraccia, delle lacrime bagnano il mio viso, lacrime di rabbia.
Lei con il pollice le asciuga, con la mia eleganza da elefante capovolgo le nostre posizioni  ed inizio a fargli il sollitico, adoro far ridere le persone al mio fianco.

Verso le 19:00  Naomi ritorna alla sua dimora ed io ne approfitto per prepararmi la vasca da bagno, mi guardo allo specchio e rabbrividisco

Mi immergo nella vasca, e prendendo una semplice lama da un temperino, incido dei piccoli tagli sulle braccia, e per un momento mi escludo dal mondo, non mi sento parte di esso, e sfogo tutte le mie frustrazioni, tutto il mio dolore lo riverso sul mio corpo.
Piangendo subito dopo per il grande errore.

Rientro in camera mia, stanca per la giornata, ed insierisco le cuffie addormentandomi poco dopo con la musica di Mostro come sottofondo.
Con una delle canzoni che mi rappresenta di piú. "Poco Prima Dello Schianto"

La mattina seguente mi sveglio con un terribile mal di testa, prendo un'aspirina e dopo essermi preparata, io e Giulia ci dirigiamo verso le nostre scuole.

Le prime tre ore passano velocemente, però poi arriva, portando con se' tanto entusiasmo la professoressa di matematica, che per di piú porta quel demente di Marco.
Ed indovinate vicino a chi poteva poteva prendere posto?
Se non vicino a me, essendo l'unico posto libero, arrabbiata mi dirigo verso il bagno, bagno i polsi con l'acqua fredda cercando di calmarmi, dopo pochi minuti rientro in classe e trovo Marco rovistare nella mia borsa, vado a sedermi al mio banco e gli tiro un pugno sul braccio.
<<Non si toccano le cose degli altri maleducato>>affermo tirando via dalle sue mani, le mie,cose.

<<ciao piccola, ti stavo aspettando, ti è piaciuto il bacio tra me e Aisha? Ho notato che guardavi per molto>> sorride strafottente.

<<Ciao Marco. Uno. Non chiamarmi piccola. Due. Puoi baciarti solo quelle della sua categoria, solo TROIE>> dico infastidita colta in fragrante.
Marco rimane in silenzio ed io sorrido vittoriosa.
La campanella fine quinta ora suona incessante ed io mi dirigo verso l'uscita, insieme all'intero istituto, pronta a ritornare a casa e sfamarsi.

Prima di andarmene però sento tirarmi il braccio, mi giro e trovo Naomi, infastidita sciolgo subito la presa, dispiaciuta mi chiede scusa e va via.

 Io e mia sorella come da routine ritorniamo casa insieme, ci fermiamo poco prima rimanendo incredule, ed  all'uniso ci scambiamo sguardi furtivi, quando vediamo un uomo entrare dalla porta.

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Il Mio Sbaglio PreferitoWhere stories live. Discover now