•55Capitolo•

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<<Ah ora si?>>chiedo infastidita entrando in cucina.

<<Già è tanto cretina>> su sette persone, doveva rispondermi proprio il piú antipatico, nonchè Federico, il ragazzo lunatico.

Gli altri mi guardano, chi triste, chi pensieroso, chi preoccupato e poi ci sono io che ovviamente non so niente.

<<Siediti piccola>>mi intima Giovanni.
Faccio da come richiesto e Michele mi si mette difronte con Simone, Luigi e Tommy accanto a me, Miriam Pietro e Federico sull'altro divano.

Un silenzio cala in stanza e tutti gli sguardi sono sulla sottoscritta. Benissimo.
<<Vi decidete a parlare?>>domando scocciata.

Michele mi guarda ed inizia a borbottare qualcosa fino ad un discorso vero e proprio.
<<Allora non so come dirtelo ma non spaventarti o cose del genere, in questa stanza ognuno di noi ha un passato vomitevole, siamo una gang, si può dire la piú importante di Roma, non siamo solo noi, al di fuori ci sono anche altri ragazzi, sono 5 anni che partecipiamo a gare clandestine, spacciamo ed altre cose che non sto qui a dirti, almeno non ora. C'è una gang che da filo da torcere, vuole prendere il nostro posto in tutto, fin ed ora ce la siamo sempre cavata, da quando sei arrivata  hanno iniziato però a non essere più calmi, vogliono te per arrivare a noi, ci hanno spiato ed hanno fatto due piú due, hanno capito che in questa stanza tutti teniamo a te. Da tre settimane a questa parte, penso che ti sei resa conto che in casa non sei mai da sola e quando esci sei sempre a telefono o con me o con Luigi, ti teniamo d'occhio, non ti torceranno un capello e tu non devi avere paura, rinuncerei la vita per te>> ammette serio guardandomi negli occhi.

Io sono a dir poco sconvolata, non so che faccia strana ho in questo momento, ora capisco i discorsi insensati tra loro, ora capisco perchè ogni volta che urlo come una pazza qualcuno sale di corsa, ora capisco i loro movimenti strani...ora capisco il garage di Simone pieno di motociclette di ogni tipo, ora si capisce un pò tutto. Ma tutto ciò mi sembra un film.
Ma non posso mai rimanere tranquilla nella mia vita? Quante cose mi sono capitate in questi mesi? Mancava questa, il puzzle è completo spero.

<<Ora non parli? Sappi che se dirai qualcosa alla polizia ti giuro che uccido te e la tua famiglia>> la voce tagliente di Federico interrompe i miei pensieri.
Non direi mai una cosa del genere in giro. Mai.

<<perchè dovrei dirlo a qualcuno? A che scopo poi? Siete come dei fratelli, forse tu un pò meno ma comunque vi voglio bene, non potrei mai farvi una cosa del genere>>sbotto sincera senza pensarci due volte.
<<Beh forse se hai paura potresti consegnarti all'altra gang dandogli informazioni o cosa piú grave dare i nostri nomi alla polizia, il nostro luogo...>>sussura Pietro.

<<Potete stare tranquilli, so difendermi da sola, mi servirebbe solo un'arma al massimo, per stare tranquilla>>gli anni in palestra portano i loro frutti, insieme al karate e la boxe.
<<Carina cosa ti credi di fare eh? Non saresti in grado di sparare o cose del genere, lo abbiamo detto perchè dovevamo, ma non farti strane idee tu seguirai la tua vita come sempre>> odio Federico lo odio.
Lasua risata fastidiosa urta il sistema nervoso, ma da una parte lo capirei, io con un'arma? Insomma fa ridere già così.

<<Fede sono stata sei anni con la boxe ed il karate perció so difendermi, continuerò la mia vita quando finirà questa storia, perchè ci sono io in mezzo e non voglio altri problemi, se non volete darmi una pistola non preoccupatevi fa nulla>> rispondo sfidandolo con gli occhi.

Simone stringe i pugni e gli altri mi guardano preoccupati.
<<Appunto non dovevi finirci tu di mezzo, non c'entri un cazzo con questo mondo>>dice Simone infuriato.

Il Mio Sbaglio PreferitoWhere stories live. Discover now