Capitolo 18

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Camilla
Mi sveglio per colpa di un raggio di sole che mi batte sugli occhi. Li apro e non riconosco la mia camera. Sobbalzo ma poi ricordo di essere chiusa in una palestra con Simone. Cerco di alzarmi ma sento un peso sul mio fianco. Vedo che Simone mi sta tenendo ben salda vicino a se come se avesse paura che io me ne vada. Mi volto a guardarlo: ha i capelli un po' spettinati e le labbra leggermente socchiuse. È uno spettacolo starlo a guardare mentre dorme, sembra un bambino. Non mi rendo conto del tempo che scorre da quando lo guardo, potrei stare così per sempre, stretta tra le sue braccia mi sento sicura, protetta. Che ti stia innamorando cara la mia Camilla? Impossibile.
S:" ei guarda che se continui a guardarmi così mi consumi. Lo so che non è facile resistere a tanta bellezza però cerca di controllarti!"
Sento che mi richiama.
C:" è esattamente la prima frase che mi hai detto quando ci siamo conosciuti, tutta qui la tua fantasia Gianna?"
S:" sei molto simpatica di prima mattina devo dire"
Non mi ha ancora lasciata, tiene ancora il suo braccio intorno alla mia vita e solo Dio può capire cosa provo in questo momento. Avete presente quando si dice " avere le farfalle nello stomaco?" Bene io non ho le farfalle ma un branco di elefanti. Come è possibile che questo ragazzo mi faccia provare emozioni che non ho mai provato prima?
Mi alzo e mi metto seduta a gambe incrociate, lui fa la stessa cosa.
C:" a che ora arrivano gli altri in palestra?"
S:" alle 3. Abbiamo ancora un po' di tempo"
C:" beh cosa facciamo?"
S:" parlami di te. Ancora non so niente della ragazza con il ginocchio malandato"
C:" come no, ti ho già raccontato tutto quello che c'è da sapere"
S:" beh non mi hai detto se hai il ragazzo o no. E spero per te che non l'abbia perché credo che mi ucciderebbe se sapesse che hai passato la notte con un altro ragazzo, chiusa in una palestra per di più"
Dice velocemente e si gratta dietro il collo per l'imbarazzo.
C:" tranquillo puoi dormire sogni tranquilli. Non ho un ragazzo, ma ho un migliore amico che è molto possessivo e geloso, fossi in te starei attento a lui visto che è peggio di un fidanzato ma tranquillo adesso è a Londra, sei salvo per altri 3 mesi"
S:" davvero?!"
C: sto scherzando scemino"
Dico ridendo e lui si rilassa
S:" da quanto lo conosci?"
C:" ci conosciamo dalla seconda superiore. Mi ero trasferita da poco a Firenze e questo mi aveva portato a cambiare scuola. È stata la prima persona che ho incontrato in quella classe e il mio primo compagno di banco. Ero stata vittima di bullismo e lui mi ha aiutato molto in questa fase delicata, mi è sempre stato vicino e mi difendeva dai bulli. Era il mio fratellone. Poi dopo aver finito la scuola abbiamo deciso di iniziare l'università insieme, facendo addirittura la stessa facoltà. Con lui è tutto più facile. Ringrazio Dio ogni giorno per avermelo fatto conoscere."
S:" gli devi voler molto bene. Quando parli di lui ti brillano gli occhi"
C:" si molto anche troppo"
S:" provi qualcosa per lui oltre all'amicizia?"
C:" non potrei. Ci siamo promessi che nessuno dei due deve innamorarsi dell'altro. Non vogliamo rovinare la nostra forte amicizia"
S:" chi ti dice che la rovinereste?"
C:" beh lui è molto geloso e non lo sopporterei, non fraintendermi un po' di gelosia ci sta ma lui esagera"
S:" parlami delle tue relazioni precedenti"
C:" beh non sono state vere e proprie relazioni visto che sono durate due, tre mesi. La più lunga che ho avuto è durata un anno e non sarebbe mai dovuta iniziare."
S:" perché dici così?"
C:" beh si chiamava Giulio, andavamo in classe insieme. Con lui ho fatto tutte le mie esperienze, per i primi tre mesi andava tutto bene. Poi abbiamo iniziato a vederci sempre meno se non a scuola. Lui era un pallavolista, come te, e lo sport gli portava via molto tempo. Io avevo fatto da poco l'operazione quindi tra fisioterapia, scuola e studio il tempo era sempre poco. Ma comunque avevamo deciso di continuare. Fino a che non arrivò l'estate. Andò in Sicilia con dei suoi amici e laggiù conobbe una ragazza. Beh di certo avrai capito cosa successe. Mi telefonò e mi disse che era finita e che era stato con me solo per pietà. Dopo di lui non ho più avuto un ragazzo e mi sono concentrata solo ed esclusivamente sul mio futuro."
S:" beh mi dispiace averti riaperto queste ferite. Non sapevo che avessi sofferto tanto"
C:" tranquillo non è niente. Sono forte, lo dice anche il mio oroscopo"
S:" ah si? E cosa dice?"
C:" dice che il leone è il simbolo della forza, non si lascia abbattere da niente, è indistruttibile"
S:" sei sicura che dice questo?"
C:" si. Perché?"
S:" beh anche io sono leone e come puoi vedere non sono forte per niente"
C:" tu sei forte. Devi solo imparare a rialzarti dopo una caduta"
S:" lo pensi davvero?"
C:" certo. Che mese sei nato?"
S:" sono nato il 9 agosto"
C:" beh io sono nata il 6 agosto e tutti i migliori nascono in questo mese"
S:" quanto sei scema"
Appoggio la testa sulla sua spalla
C:" in effetti essere stati chiusi qua dentro ha i suoi pregi"
S:" già. Mi ha permesso di conoscerti meglio."
C:" ti senti pronto per Rio?"
S:" ho paura. Tanta paura"
C:" di cosa hai paura?"
S:" beh giocherò con atleti che hanno il doppio della mia esperienza. Blengini ha fiducia in me ma io no. Se sbaglio, tutti daranno la colpa a me e se perdiamo sarà colpa mia che non ho alzato bene ai miei compagni"
C:" non devi pensare questo. Se sbagli? Pazienza, si va avanti e si pensa alla palla dopo. Tutti sbagliano, nessuno è perfetto. Tu devi pensare a divertirti e a vivere a fondo questa occasione. Non capita tutti i giorni di essere convocato per le olimpiadi"
S:" sei sicura che non studi psicologia?"
Dice ridendo.

Simone
Guardo l'ora e sono ancora le 11. Questo tempo sembra non voler passare. Mi fa male tutta la schiena per aver dormito su quello stupido materasso. Lei se ne accorge
C:" vuoi un massaggio alla schiena mi sembri tutto incriccato"
S:" se non ti dispiace io accetto volentieri. Mi manca il mio letto"
C:" dai non hai dormito così male"
S:" già hai ragione con te vicino si dorme decisamente meglio"
Arrossisce. Bene questo vuol dire che ho colpito nel segno.
C:" dai smetti di fare il poeta e distenditi che posso lavorare"
S:" ai suoi ordini principessa"
Scuote il capo e sorride. Mi distendo a terra e lei inizia a massaggiare. Fa dei cerchi con il palmo della mano all'altezza delle spalle e poi preme con forza. Sento tutte le vertebre che si stanno distendendo e sento la schiena più leggera. Finito il lavoro mi sento molto meglio.
S:" menomale ci hanno mandato un fisioterapista esperto e soprattutto sempre disponibile"
C:" invece di dire queste bischerate perché non prendiamo qualcosa da mangiare che non abbiamo fatto colazione?"
S:" ok vado a vedere cosa offre il distributore"
Per fortuna ho abbastanza monete, altrimenti adesso saremmo morti di fame.
Riesco a rimediare dei tramezzini e due bottiglie di acqua. Mangiamo poi decidiamo di giocare un po' a pallavolo. Sono le 14:30 e ancora abbiamo un po' di tempo.
S:" vado un attimo in bagno"
C:" ok"
Dice. Ha un'aria un po' stanca.
S:" sei stanca?"
C:" un po'. Devo recuperare un po' di sonno."
S:" dai vieni"
Le dico mettendomi sul nostro "letto" arrangiato.
S:" hai un po' di tempo, puoi riposarti"
Si sdraia con la testa sul mio petto e nel giro di pochi minuti chiude i suoi occhioni verdi e si addormenta. I nostri respiri vanno insieme. E i nostri cuori battono sulla stessa frequenza. Le accarezzo i suoi lunghi capelli castani con sfumature bionde. Deve esserseli tinti ma non mi importa, per me è la ragazza più bella del mondo. Sento gli occhi farsi sempre più pesanti e mi addormento anche io.
Sento dei rumori. Qualcuno sta aprendo la porta. Struscio i miei occhi e li apro. La porta si apre e vedo entrare l'allenatore seguito dai miei compagni.
Chicco:"Simone cosa sta succedendo qui?!"
Dice con aria interrogativa.
Interviene il capitano, Emanuele
Em:" soprattutto cosa ci fai in palestra con Camilla che sta dormendo accanto a te?"
S:" non avete capito il problema è che ci hanno chiusi in palestra."
Dico mettendo le mani avanti, altrimenti chissà cosa vanno a pensare questo pervertiti.
Fil:" Simone non voglio diventare zio così presto!"
S:" Pippo ma cosa hai capito?!"
Iniziano a farmi domande di ogni genere e io non so più che pesci pigliare. Dai Camilla svegliati e toglimi da questa situazione!
La sento muoversi. Grazie!
Si sveglia e sobbalza nel vedere tutti quei visi.
C:" finalmente ce ne avete messo di tempo! Siamo qua dentro dalle 5 di ieri pomeriggio!"
Chicco:" beh a me non me la raccontate giusta! Ma voglio far finta di crederci. Forza andate a vestirvi che dobbiamo allenarci!"
Mi alzo dal materasso mi volto verso Camilla e senza che nessuno mi veda gli faccio l'occhiolino. Lei ride e si alza.
Sto per entrare nello spogliatoio quando Matteo mi blocca.
M:" che intenzioni hai con Camilla?"
S:" che strano ti avevo fatto io questa domanda non molto tempo fa"
M:" smettila di fare lo spiritoso. So che ti rode ancora per quello che è successo con Sara, ma io voglio Camilla e tu non riuscirai a impedirmelo"
S:" mi dispiace caro Matteo ma stavolta non ci riuscirai"
M:" scommettiamo?"
S:" non voglio scommettere. L'ultima volta ero un ragazzino adesso sono maturato e non faccio queste cose, soprattutto se riguardano lei"
M:" sta attento Simone. Lo sai no? Io ottengo sempre quello che voglio."
Detto ciò va negli spogliatoi.
Siamo 1 a 0 per me caro Matteo. La partita è aperta. Sono innamorato di lei. Adesso devo solo convincerla che sono l'uomo per lei e farla innamorare di me. E la cosa non è per niente facile. La prima cosa da fare è tenerla lontana da lui.

Bene bene eccoci al capitolo 18. Innanzitutto Augurii a tutti i lettori della mia storia. Vi ringrazio e fatemi sapere cosa ne pensate, significa davvero tanto per me. Spero che vi piaccia e ci vediamo alla prossima.
Camilla
XOXO 😘

Tra sogno e realtà  |Simone Giannelli|Where stories live. Discover now