Capitolo 36

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Camilla
" sono in finale. Il giudice annuncia il mio nome, il mio allenatore mi da un grande in bocca al lupo e con fare orgoglioso mi avvicino verso l'attrezzo. La trave. Mi manca solo questo, devo impegnarmi al massimo. Voglio quel titolo. Faccio un grande respiro e salgo. Chiudo gli occhi, respiro, apro i miei occhi e in tribuna vedo Yuri. Inizio l'esercizio quando mi tornano in mente le parole di Simone: "sei solo una troia" "mi hai deluso" "aveva ragione matteo" metto male un piede e cado. Il mio povero ginocchio deve sorreggere il colpo e non ce la fa. Fa malissimo. Mi metto a piangere. Guardò di nuovo la tribuna ed è piena di tanti Simone che ridono con fare soddisfatti. Scendono vengono verso di me e mi ripetono tutte quelle frasi. "Basta smettetela" mi porto le mani sulle orecchie per non sentirli. Ma le loro voci sono fortissime. " Basta!"

C:" noooo!"
Mi sveglio. Respiro affannata e sono tutta sudata. Mi guardo intorno e non sembra per niente la stanza di Yuri. Mi giro da un lato e vedo la mia valigia per terra. È la mia stanza d'hotel! Ma una domanda mi sorge spontanea. Come sono arrivata qua? Ho indosso ancora i vestiti della sera prima, quindi mi alzo mi tolgo il vestito e indosso dei pantaloncini da calcetto blu con un top nero che mi lascia scoperta la pancia così da far vedere il mio piercing all'ombelico. Me lo sono fatto a 16 anni con mia sorella e diciamo che mia mamma non sa nemmeno della sua esistenza. L'ho nascosto per ben due anni. Non oso immaginare la faccia che potrebbe fare mia madre se lo scoprisse. Guardo l'orologio, sono le 7. Ho una fame assurda, decido così di dirigermi in mensa per fare colazione. I ragazzi ieri hanno fatto sicuramente tardi e oggi hanno la giornata libera quindi sono sicura di non trovare nessuno. Scendo e come sperato la sala è vuota. Prendo un vasetto di yogurt con dei cereali, mi siedo e inizio la mia colazione. Respiro profondamente. Ancora non credo che quelle parole siano uscite dalla persona che amo. La ferita nel mio cuore è ancora aperta e dubito che guarisca presto. Sono intenta a fissare il mio yogurt quando sento un rumore alle mie spalle.
Mi volto e trovo capitan Birarelli con una banana in mano e altre dieci per terra.
C:" ti serve una mano capitano?"
Em:" oh tranquilla non voglio disturbarti"
Nel frattempo ne cadono altre.
Em:" però se mi aiuti mi faresti un favore"
Mi avvicino e lo aiuto. Ci sediamo uno di fronte all'altro. Sono sicura che adesso mi farà mille domande riguardo ieri sera.
Em:"allora..."
No devo precederlo.
C:" come mai già sveglio?"
Non si aspettava proprio questo domanda.
Em:" beh...non riuscivo a dormire quindi sono stato a correre. Siamo tornati tardissimo, non so dove ho trovato tutta questa energia stamattina... a proposito, non sei tornata con noi ieri sera e nemmeno Simone, cosa avete fatto?"
Alza e abbassa le sopracciglia.
C:" ah quindi non lo sai..."
Sussurro abbassando lo sguardo.
Em:" si lo so"
Cavolo!
C:" perché se lo sai mi hai chiesto dove eravamo?"
Em:" volevo che me lo dicessi tu"
Sussurro e mi appoggio allo schienale della sedia.
Em:" cami ascoltami"
Si alza e si siede accanto a me.
Em:" Simone è un ragazzo sincero, affidabile e generoso. Ha solo un difetto si fida subito delle persone e per questo ha sofferto molto. Lui ti ha detto quelle cose solo perché era arrabbiato, non le pensa davvero. L'ho visto crescere e ormai ho imparato a conoscerlo. Prova a parlarci, digli che ti sei innamorata di quel ragazzo e che ti dispiace non averglielo detto ti perdonerà credimi"
C:" ema tu non capisci. Io non sono innamorata di Yuri. Io amo lui. Lo amo con tutta me stessa"
Em:" allora perché hai baciato Yuri?"
C:" non posso dirtelo, glielo ho promesso."
Em:" ok ma perché non lo dici a Simone?"
C:" voglio che sia lui a scusarsi con me, io non gli ho detto cose orrende in faccia, lui si e mi ha ferita."
Mi alzo per andare.
C:" ah ema io e te non abbiamo mai parlato."
Em:" come desidera signorina"
Vado in camera, apro la valigia e lo trovo lì. Il mio pacchetto per le emergenze. Ho bisogno di fumare.

Simone
Mi alzo. Stanotte non ho chiuso occhio, Pippo non è rientrato in camera e mi chiedo dove si sia cacciato. Già ho problemi miei, adesso non so nemmeno se il mio migliore amico sia vivo. Ho bisogno di prendere una boccata d'aria. Vado sul tetto, sul nostro posto. La vedo li, girata di spalle. Dalla sua bocca esce del fumo. È quello che serve anche a me adesso.
S:" posso averne una?"
Si volta.
C:" sei un atleta non dovresti fumare"
S:" con una non divento dipendente fidati"
Apre il pacchetto, ne prendo una, l'accendo e aspiro il sapore del tabacco. Sento già i nervi che si rilassano
S:" non sapevo fumassi"
C:" ci sono tante cose che non sai di me"
S:" ad esempio?"
C:" hai lo zigomo nero. Forse ti ho tirato uno schiaffo troppo forte"
S:" è stato Pippo. Tu rispondi alla mia domanda"
C:" guarda che non abbocco più, ti devo ricordare le cose che mi hai detto ieri? Io con te non ci parlo."
Prende l'accendino che ho in mano e se ne va.
Stavolta l'ho combinata grossa. Adesso come rimedio?
Finisco la sigaretta, pensando a qualcosa per potermi far perdonare. Ma niente oggi la mia mente non funziona. Torno in camera e mi vado a mettere dei pantaloncini e una maglia della nazionale. Scarpe da ginnastica e via. Ho bisogno di correre. Mi aiuta a pensare e soprattutto a rilassarmi, poi ho una sigaretta da smaltire. Inizio a correre, davanti agli occhi mi continua a passare quella scena, camilla che mi da uno schiaffo. Me lo sono meritato tutto. Non so veramente come andrà a finire questa storia. Mi siedo su una panchina per riprendere fiato. Quando l'illuminazione.
Prendo il telefono e chiamo un numero .
X:" pronto"
S:" ho bisogno del tuo aiuto. Ma prima voglio che tu mi dica la verità, tra 10 minuti al bar della spiaggia, vieni da solo"

ECCOCI SONO TORNATAAAAA!!!! SECONDO VOI CHI HA CHIAMATO SIMONE? LE COSE SI FANNO INCREDIBILMENTE INTERESSANTI.
FATEMI SAPERE CHE NE PENSATE E COMMENTATE.
ALLA PROSSIMA
XOXO
CAMILLA

Tra sogno e realtà  |Simone Giannelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora