Capitolo 20

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Camilla
Ho bisogno di tempo per pensare. Non voglio che uno dei due soffra, ma non voglio soffrire nemmeno io. Sento qualcosa per Matteo, qualcosa di forte. Sento che di lui posso fidarmi e che non mi farà mai del male. Simone lo vedo triste. Ogni volta che parliamo lo sento forzato. Si sforza di sorridere e se gli chiedo se è successo qualcosa mi risponde con un:" tranquilla stellina sto bene".
Ma si vede da lontano che non sta bene. Ok mi ha messo in guardia da Matteo ma la vita è mia e sono libera di fare ciò che voglio. Parliamo sempre meno. Prima passavamo le serate da me a vedere film horror. Entrambi odiamo questo genere ma ci divertivamo un sacco a coprirci gli occhi a vicenda oppure ad abbracciarsi dalla paura. Uscivano ogni pomeriggio in macchina senza una meta precisa. Ci divertivamo a cantare tutte le canzoni che passavano alla radio. Poi ho scoperto che aveva un CD con tutte le canzoni della Disney. Quanto l'ho preso per il culo ma quanto ridevamo a cantare la canzone di Frozen.Sorrido al ricordo. Sono nell'attico del palazzo. È il mio posto segreto, vengo qui quando ho bisogno di pensare o semplicemente per rimanere da sola. Quassù è tutto più facile. Nessun rumore. Niente di niente. A volte penso a quanto cavolo sia incasinata la mia vita. È un tale disastro. Non faccio altro che soffrire. Mi sono sempre fatta in quattro per aiutare gli altri e in cambio non ho mai ricevuto niente. Le persone molto spesso si prendono gioco di me perché sono troppo buona. Lascio passare tutto. Dopo il mio infortunio non sono più stata la stessa. Mi manca ogni giorno di più quel mondo. Era la mia valvola di sfogo. L'unico modo che avevo per staccare la spina dal mondo reale e non pensare a niente. Poi c'è stata la storia con Giulio. Un mese dopo la nostra "rottura" sono stata a farmi molte domande sul perché non ha funzionato, su cosa avessi sbagliato e a far ricadere la colpa su di me. Ho sempre creduto nelle favole. Quando alla fine si vede il "per sempre felici e contenti". Da piccola speravo che un principe azzurro in sella ad un cavallo bianco venisse a prendermi per vivere con lui dentro un castello. Ma la vita non può essere una favola, altrimenti sarebbe troppo facile. L'amore vero non esiste e ne ho la conferma. Sono immersa nei miei pensieri quando qualcuno mi tocca la spalla.
Sussulto ma poi mi rilasso appena vedo che si tratta di Matteo.
M:" finalmente ti ho trovata. Ti ho cercata ovunque"
C:" perché sei venuto a cercarmi qui?"
M:" beh diciamo che ho molte fonti fidate"
È stato di certo Simone. Una volta mi ha sorpresa qui. Sorrido al pensiero. Mi manca il nostro rapporto.
C:" perché mi cercavi? È successo qualcosa?"
M:" ho solo bisogno di dirti alcune cose."
C:" anche io..."
Dico ma lui mi interrompe.
M:" lascia che parli prima io, altrimenti rischio di esplodere"
C:" ok dimmi"
M:" da quando ti ho conosciuto, in quella stanza in palestra, sapevo che avresti preso un posto importante nella mia vita. Poi siamo usciti quella volta e ho capito che provo qualcosa per te che va ben altro l'amicizia. Poi sei venuta a sapere della storia di Sara e di certo avrai cambiato idea su di me. Ma io non farei mai la stessa cosa a te. E sai perché?"
Mi chiede. Io scuoto la testa.
M:" perché mi sono innamorato di te"
A queste parole rimango scioccata. Matteo è innamorato di me. Si avvicina e mi lascia un dolce bacio sulle labbra. Ma mentre sta per staccarsi mi riavvicino baciandolo di nuovo.
M:" e questo perché?"
C:" anche io sono innamorata di te"
Scherzo! L'amore vero magari esiste!

Simone
Sono nella mia stanza e già da venti minuti sto girando con il cucchiaino la mia tisana. La stessa che bevevo con Camilla. Matteo mi ha chiesto dove si fosse cacciata e gli ho suggerito di andare a vedere sul tetto. Quando ha bisogno di pensare va sempre lì. Una volta l'ho sorpresa lassù e mi ha pregato, anzi mi ha fatto proprio "giurare" una dichiarazione, perché io non lo dicessi a nessuno. Penserete che sono un depresso, ma io provo davvero qualcosa per lei. È la mia migliore amica, una sorellina da proteggere dalle persone cattive. Ma non posso vietarle di stare con la persona che ama. Come si dice "quando ami davvero una persona lasciala andare" no?! Bevo un sorso della bevanda, è fredda e non sa più di molto.
In quel momento entra Filippo.
F:" ei Simo che succede?"
Mi chiede inarcando le sue folte sopracciglia. Si avvicina e si siede vicino a me.
F:" problemi amorosi?"
S:" si vede così tanto?"
F:" ei guarda che sono stato anche io un adolescente"
Dice ridendo ma io di ridere non ho proprio voglia.
F:"ti va di parlarne?"
S:" beh diciamo che è nata una nuova coppia qui a Trento..."
Non finisco la frase che lui mi interrompe subito
F:" finalmente ti sei dichiarato a Camilla! Beh a quando è il matrimonio e voglio diventare uno zio giovane quindi vedi di non aspettare tanto... che bello il cucciolo del gruppo ha la fidanzata...quasi mi commuovo. Come ci si sente?"
S:" non lo so... perché non lo chiedi a Piano?"
F:" cosa c'entra Matteo scusa?"
Chiede piegando la testa di lato.
S:" perché è lui che si è dichiarato non io"
F:" ops figura di merda! Mi dispiace ma anche tu potevi fermarmi!"
S:" come potevo sei partito in quarta!"
Abbasso la testa e continuo a girare la bevanda con il cucchiaio.
F:" tu la ami"
S:" anche se fosse adesso non conta"
F:" Simone lascia che ti parli da fratello. Incontrare quella ragazza è stata la tua fortuna, lei ti può aiutare perché tu non lotti per lei?"
S:" non sono abbastanza forte per competere con Matteo! In passato ci è riuscito e ce l'ha fatta anche ora. Mi ha promesso che non l'avrebbe fatta soffrire, anche perché se ci prova lo ammazzo"
F:" senti ho una proposta!"
S:" sentiamo"
F:" siccome io sono il tuo migliore amico ho il dovere di tirarti su di morale! Quindi stasera si esceee!"
Dice urlando come se fosse una ragazza!
S:" sei serio?!"
F:" certo! Hai 20 anni non puoi deprimerti così per una ragazza! Stasera si sboccia poveri!"
Magari ha ragione credo che mi farebbe  bene uscire e svagarmi un po'.
S:" va bene mi hai convinto! Mi vesto ed andiamo!"
F:" così si parla! Dai fra un'ora andiamo!"
Vado a farmi una bella doccia. Decido di indossare una camicia bianca, dei jeans neri e le mie immancabili adidas bianche. Due gocce di profumo e il tempo di sistemarmi i capelli che sono pronto. Infilo in tasca il borsello e il cellulare. Decido di portare anche una giacca a volte facesse un po' fresco. Esco dalla stanza e mi avvio giù dove Pippo è già ad aspettarmi. Decidiamo di andare in un locale. Appena entriamo sento un odore soffocante di alcol e sudore. Per essere un ragazzo di 20 anni non mi piace affatto bere, ma stasera forse farò un'eccezione. Filippo è super carico e non vede l'ora di bere e divertirsi, io penso a Camilla e a cosa starà facendo adesso.
S:" Pippo porto la giacca al guardaroba"
Gli urlo all'orecchio per farmi sentire.
F:" ok ci ritroviamo qui"
Mi avvio verso il guardaroba e dopo aver fatto 15 minuti di fila sono riuscito a depositare l'indumento. Ma quando torno di Pippo non c'è traccia. Dove sarà quell'idiota. Mi dirigo verso il bar. Ho bisogno di un po' d'acqua. Mi siedo su uno sgabello e aspetto che la barista si giri per poter prendere la mia ordinazione.
X:" ordina pure anche se non ti vedo"
Questa voce mi sembra familiare. Ma che sciocchezze sto dicendo?!
S:" non ti hanno detto che è maleducazione dare le spalle ad un cliente?"
Chiedo ridendo.
X:" oh abbiamo un cliente molto educato... va meglio così?"
Dice girandosi. Ma non appena ci guardiamo le nostre bocche si aprono.
X:" Simone?!"
S:" Sara?!"

Eccoci qui! Innanzitutto auguri di buon anno a tutti! Sono stata molto impegnata in questi giorni e non sono riuscita ad aggiornare. Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate. Ci vediamo alla prossima
Camilla
XOXO 😘

Tra sogno e realtà  |Simone Giannelli|Where stories live. Discover now