Chapter 17; it will be forever. /Sami/

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2 anni dopo...
Cazzo. Ansia. Ansia. Ansia. Ansia. Sono in campo, si giocherà la finale del mondiale contro la Francia. Sento l'ansia che mi pervade, devo stare calmo.
Siamo nel tunnel, faccio un respiro profondo, saluto Paul, Patrice, Karim e Raphael ed entriamo in campo. L'inno nazionale risuona nello stadio qatariota. Guardo verso le tribune e vedo Giulia seduta lì, pensierosa. Tiene qualcosa in mano.
L'arbitro fischia l'inizio della partita. Al 18' c'è Marco libero in area, lo vedo e gliela passo, lui segna. 1-0. La gioia è infinita, ci abbracciamo tutti. Al 23' Paul tira una mina dalla distanza e segna. L'equilibrio è ristabilito. In questo momento vorrei andarmene. Guardo ancora una volta verso Giulia. Mi da la carica. Finisce il primo tempo. 1-1. Partita combattuta.
E anche il secondo tempo è volato così come i supplementari.
Si andrà ai rigori. Il primo lo tirerà Thomas. GOL. Paul. PARATA di Manuel! Marco. GOL! Karim. GOL. Mario Götze. GOL. Olivier. GOL. Mesut. GOL. Kingsley. GOL. E ora tocca a me. È il rigore decisivo. Se segno siamo campioni del mondo, altrimenti bisogna sperare nel miracolo di Manuel. Sistemo il pallone sul dischetto. Guardo Hugo. Sembra sbilanciato verso sinistra. Ma che m'importa. Io gli faccio il cucchiaio. Chiudo gli occhi e l'arbitro fischia. Lo stadio è muto. Prendo la rincorsa, impatto bene il pallone e gol. Ho segnato. Siamo campioni del mondo! Non capisco più niente per qualche minuto, tutti i ragazzi sono intorno a me. Scendono in campo il presidente e le nostre ragazze. Giulia mi corre incontro abbracciandomi.
"Sei il mio campione preferito!" A queste parole sorrido. La amo veramente tanto.
"Ti amo." dico per poi baciarla.
Ci premiano e, si, sono capitano. Si, devo alzarla io la coppa. Inizia il countdown.
"Weltmeister!" Un urlo mi pervade il corpo. Scendiamo dal podio e, con la medaglia al collo, raggiungo Giulia.
"Giuli, dovrei dirti una cosa."
"Cosa?"
"Aspetta un attimo." dico.
Prendo il microfono dello speaker e comincio a parlare.
"Oggi è un giorno speciale, ragazzi. È un giorno speciale per tutti noi. Siamo sul tetto del mondo. Siamo campioni! Per me è una grande gioia essere qui, dopo l'incidente di due anni fa. Ma quell'incidente ha un lato positivo. Una ragazza, in quelle durissime 3 settimane mi è stata vicino, sostenendomi ogni giorno. Questa ragazza oggi è qui con me, si chiama Giulia ed è bellissima. Stiamo insieme da due anni e oggi, in questo giorno fantastico, vorrei chiederle di sposarmi. Quindi, Giulia, vuoi sposarmi?" termino il discorso.
Lei mi guarda con le lacrime agli occhi.
"Si. E te lo direi altre mille volte." risponde con la voce rotta dal pianto.
"Ti amo nana."
"Ti amo campione."

Letters; Sami Khedira.Where stories live. Discover now