Hetalia Su Richiesta!

Bambola- BelaLiech

-Hey Natalya, facciamo un gioco?- chiese Lichtenstein.
-E che gioco vorresti fare?- domandò la fidanzata, sorridendole.
-Descrivimi come farebbe uno scrittore in un libro-
Bielorussia arrossì ma concesse un "sì" sussurrato.
Lichtenstein le si sedette in grembo, alla luce tiepida del caminetto.
-Beh...tu sei...-
-No amore, usa la terza persona!-
Natalya sospirò. Sarebbe stato imbarazzante, per lei che era così restìa al romanticismo. Questo almeno, prima di conoscere la dolce biondina che le aveva stregato il cuore con il suo sorriso.
-Uhm...Lichtenstein é...m-molto, molto carina. Anzi, direi...fantastica.
L-Lei... é dolce ma divertente e saprebbe rendere una domenica piovosa la giornata migliore del mondo.- la bielorussa prendeva sempre più confidenza mano a mano e proseguiva nella descrizione- È una benedizione averla a fianco, perché con lei tutto sembra più gradevole. Una luce pacifica sembra irradiarsi da lei, dalla sua bianca pelle. Assomiglia ad una bambola perfetta: i suoi capelli sono colore del grano e morbidi come la seta, i suoi grandi occhi sembrano dipinti dal migliore dei pittori. Ha un fisico minuto, i fianchi stretti e la pelle liscia, colore dell'avorio. La ammirerei per ore, con il corpo sottile coperto dai vestiti che tanto ama. Quelle ampie gonne ed i bustini stretti che la fanno assomigliare ad una nobile bambina, con le guance rosse e le mani sottili.
Adoro svestirla la sera- a questa affermazione, la più giovane arrossì terribilmente- e scoprirla ogni volta più meravigliosa del giorno precendente.-
Non appena ebbe finito, Natalya non riuscì a capacitarsi di ciò che aveva detto. Lei? Aveva detto quelle cose senza crepare di imbarazzo?
-Ti amo tanto, Talya.- la ringraziò la fidanzata, stringendosi addosso a lei.