Capitolo 21~ Ho voglia di pollo arrosto

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GUARDATE LO SPAZIO AUTRICE, DEVO DIRVI UNA COSA IMPORTANTISSIMA!

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GUARDATE LO SPAZIO AUTRICE, DEVO DIRVI UNA COSA IMPORTANTISSIMA!

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Lily's Point of View

Cammino per il corridoio sbuffando, passando le mani tra i capelli rossi diventati ormai un nodo unico. Uff! Quella maledetta! 

Josephine ronza attorno a Finn come una fastidiosa mosca. 

D'altro canto anche Finny è strano.

Le parole di ieri sera mi tornano in mente.

Ero seduta tranquillamente sul divanetto della sala comune (Sì, c'è una sala comune, ok?) a leggere i miei amati fumetti.
Stavo ridendo per una battuta quando una chioma canuta ha fatto il suo ingresso nella stanza, dirigendosi verso di me.
Finnegan.
Non ci feci caso più di tanto, persa ormai nel mondo fatato degli unicorni.
Solo quando un paio di mani mi levarono il fascicoletto da sotto il naso scattai in piedi come una molla.
Chi aveva osato disturbarmi?! Sacrilegio!
Pronta a bruciare il fondo schiena del misterioso assalitore, mi bloccai improvvisamente.
Finn mi fissava con occhi vacui, il fumetto tra le mani.
Mi accorsi che c'era qualcosa che non andava.
" Lily, possiamo parlare un attimo?" Chiese con voce robotica.
Gli feci cenno di seguirmi e andammo in corridoio, quel maledetto corridoio.
" Dimmi." Affermai con le braccia incrociate al petto. Ero ancora arrabbiata per la storia dell'accompagnatore del ballo. Insomma, come si fa a preferire quella gallina a me?! Bah.
" Ho deciso che non voglio più parlarti. Non telefonarmi e non cercarmi nemmeno più. Nono voglio più avere a che fare con te. Vattene Lily." disse sempre apatico.
No. È un incubo.
" COSA?!" Strillai. Rischiavo di incendiare tutto.
" È la verità, non voglio vederti mai più. Da questo momento non siamo più amici." Concluse lui sempre tranquillissimo.
Sento il fumo uscirmi dalle orecchie.
" TU! BRUTTO BAST..." Protesi le braccia in avanti per strangolarlo ma lui mi bloccò.
" Non fare la bambina, Lilian."
Mi accasciai per terra, no... non era possibile...
" Tu non mi hai mai chiamata con il mio vero nome..." Sussurrai mentre una lacrima scese sulla mia guancia, evaporando per il troppo calore che emanava il mio corpo.
Lui mi guardò un ultima volta spento, per poi voltarmi le spalle ed andarsene, questa volta per sempre.

Batto un piede per terra, in preda alla rabbia. Quello stronzo! Può stare certo che me la pagherà.

Cammino battendo i piedi, ancora più infuriata. 

All'improvviso sento delle voci discutere poco più in là. 

Mi nascondo dietro il muro, nello svincolo del corridoio. 

The Souler (#2)Where stories live. Discover now