Special - Incontrarsi in un sogno (Parte 1)

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"Chihiro, non credo che sia una buona idea..."
"Oh Haku! Dovresti vederli almeno per una volta! Sono comunque i miei genitori no?"

Era da un paio di settimane che Chihiro insisteva su quell'argomento, ma Haku era ancora restio a collaborare. Non era una cosa che potesse essere fatta tutti i giorni, ma Chihiro questo non poteva saperlo visto che era uno spirito solo da qualche mese. Nonostante tutti i suoi tentativi di dissuaderla (ed erano stati tanti) Chihiro insisteva nel voler parlare con i suoi genitori e che anche lui doveva conoscerli, visto che presto si sarebbero sposati. Ci aveva messo del tempo per trovare il coraggio di farlo, ma alla fine le aveva chiesto di sposarlo, e lei aveva accettato nonostante la sua proposta non fosse stata esattamente romantica...

Circa tre mesi prima...

"Haku, cosa c'è? Sei così silenzioso oggi."

Ma Haku non stava male, era solo nervoso perchè ciò che stava per fare richiedeva una dose abbondante di coraggio e determinazione. Nel mondo degli spiriti un matrimonio era qualcosa di ancora più importante che nel mondo degli umani, poiché gli spiriti vivevano molto più a lungo e legarsi indissolubilmente a qualcuno non era solo per pochi decenni, ma per interi secoli, o millenni perfino.Eppure Haku non avrebbe esitato a stare con la sua Chihiro per sempre, la amava più di ogni altra cosa al mondo e non avrebbe mai voluto perderla di nuovo. Quindi eccolo li che raccoglieva tutto il suo coraggio e cercava di dichiararsi alla ragazza che ora gli stava davanti,preoccupata per il suo improvviso pallore e ignara di tutto quello che il ragazzo stava passando in quel momento.

"Ecco, Chihiro io... volevo solo dirti che... che..."

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"Mama, ma che stai facendo?"
"Mi sto divertendo Bō, e anche parecchio. Ah, che gioia per il mio cuore vedere certe cose..."
"Ma di che parli?"
"Ma di Haku e Chihiro no?! Haku sta per chiederle di sposarlo, e non voglio perdermi la scena!"
"SPOSARLO?! Ma mamma, stai scherzando vero? É troppo presto, non può farlo!"
"Ohh Bō, taci, che sta arrivando la parte divertente! Qui ci sarà da ridere,che imbranato!"

E mentre una divertita Yubaba continuava il suo spasso a spese dell'ex-apprendista, quello stesso ragazzo stava cercando il coraggio di dichiarare apertamente il suo amore, ignaro di essere osservato.

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"Haku, ma cosa devi dirmi? Sembra che tu stia per vomitare! Sei sicuro di stare bene?"
"Si. Te l'ho detto che sto benissimo! Devo solo parlarti."
"É successo qualcosa?"
"No,non è successo niente, ma ti prego di ascoltare, è importante. Per favore, già è difficile di per sé!"
"Haku, ma di cosa stai..."
"HAKUUUUUU!!!!!"

Un urlo immenso risuonò dalla terrazza di Yubaba, dove una madre osservava stupita e amareggiata il figlio nonché proprietario dell'urlo. Bo infatti se ne stava attaccato alla ringhiera e osservava la scena con il fumo che usciva dalle orecchie.

"NON MI PORTERAI VIA CHIHIRO, GUAI A TE SE LA SPOSI, CHIARO?!"
"BŌ, HAI ROVINATO TUTTO! AVREI VOLUTO GODERMI LA SCENA ANCORA UN POCHINO,MA TU DEVI SEMPRE ROVINARE OGNI STRAMALEDETTA COSA!!!!"

Mentre i due litigavano, dall'immenso prato ai piedi del lussuoso impianto termale, Chihiro non era sicura di aver capito ben. Matrimonio? Haku non lo aveva mai nemmeno menzionato, e poi non era sicura che lui volesse davvero sposarla, anche se una piccola parte di lei ci sperava già da un po'.
Guardò il ragazzo per provare a capire cosa stesse succedendo, e si ritrovò davanti un Haku dalla faccia rosso pomodoro che non riusciva nemmeno a guardarla in faccia per l'imbarazzo.

"Haku, dimmi che cosa sta succedendo, adesso davvero non ci capisco più niente. Bō diceva la verità prima?"

Per alcuni istanti non una parola ne un gesto seguirono la sua domanda,poi vide il ragazzo annuire piano, con difficoltà, e rimase senza fiato per l'emozione. Tante volte se lo era immaginato in mille versioni diverse, ma nonostante fosse stata una dichiarazione alquanto inusuale non avrebbe desiderato nulla di meglio.

"Davvero vorresti sposarmi?"
"Se tu lo vuoi... Avrei voluto chiedertelo in un altro modo ma purtrop-..."

Non fece mai in tempo a finire la frase che Chihiro pazza di gioia gli era saltata al collo e lo aveva baciato, con la mente concentrata solo sul suo futuro marito che stava pian piano ricambiando il suo abbraccio. Persi l'uno nell'altra, a malapena sentirono le urla isteriche di Bo e le risate di sua madre, troppo presi dalla loro felicità per accorgersene.

Oggi...

"Eddai, Haku! Fammi questo piccolo favore! Voglio presentarti a loro almeno una volta. Daiiii!"
"Chihiro, no! È pericoloso fare certe cose per motivi che non siano di estrema necessità, e per di più è un incantesimo difficile da eseguire. Non so nemmeno se io ne sia in grado!"
"Uffa! A volte sei così poco collaborativo Haku! Troverò qualcun altro che voglia aiutarmi allora!"

Detto questo, Chihiro si voltò dall'altra parte e se ne andò sbuffando, progettando di chiedere aiuto a qualcun altro che entrambi conoscevano, ma di cui Haku non sospettava minimamente...
Haku infatti dovette aspettare un paio di giorni per scoprire cosa aveva architettato la sua fidanzata, quando Zeniba gli mandò un messaggio,dove lo invitava a prendere un tè e fare quattro chiacchere. Anche se stranito dalla richiesta (visto che era da parecchio che non andava a trovare la vecchia Strega a Fondo di Palude) non si fece troppe domande e volò fino alla casa della strega, dove trovò Chihiro e Zeniba che prendevano un tè insieme come se fossero grandi amiche.

"Chihiro, anche tu qui?"
"Diciamo che è perché Chihiro è qui che ti ho fatto chiamare, Haku."
"In che senso, Zeniba?"
"Chihiro mi ha chiesto di darle una mano con un certo lavoretto... tu sai di che lavoretto sto parlando, vero Haku?"

No... Chihiro voleva fare quella cosa tanto da chiedere aiuto a Zeniba? Va bene cheZeniba le era molto affezionata, ma parlare coi mortali era difficile già se questi erano morti (visto che tanto erano spiriti anche loro), ma parlare ai vivi era un'operazione estremamente complicata anche per lei.

"Ha chiesto aiuto a te? E tu saresti disposta ad aiutarla?"
"Diciamo che prima dovrete farmi un piccolo favore..."

Ecco dove stava il trucco. Yubaba e Zeniba a volte rivelavano quanto in realtà avessero in comune. La prima a rompere il breve attimo di silenzio creatosi fu Chihiro, mentre Zeniba sfoggiava un sorriso a trentadue denti.

"Che cosa dovremmo fare?"

Il sorriso di Zeniba si allargò, per quanto possibile.

"Dovrete..."

Sia Haku sia Chihiro stavano cominciando a sentirsi tesi, e non solo perché Zeniba volesse tenerli sulle spine come due scemi. Il fatto che Zeniba volesse qualcosa, era questo a metterli in allarme.Conoscendo bene la sorella, non sapevano proprio cosa aspettarsi da lei.

"... nominarmi madrina dei vostri figli!"

Seguirono lunghissimi istanti di silenzio nella stanza, nei quali i due futuri sposi si guardarono esterrefatti, per poi riportare la loro attenzione sulla Strega, che sprizzava gioia da tutti i pori per l'imminente matrimonio.

"Tutto qui?"
"Come tutto qui?! Per me è un'occasione speciale visto che la mia nipotina acquisita si sposerà e si creerà una famiglia tutta sua, e io voglio aiutarla. Sono così emozionata! Allora, affare fatto?"

Oltre alla parte di nipotina acquisita da chiarire, il fatto che Zeniba avesse chiesto un favore del genere in cambio lo stupiva non poco. Ma davvero lei e Yubaba erano parenti? Oh beh, meglio così. Una promessa del genere era anche disposto a farla, ma doveva stare attento. La notizia del matrimonio si era sparsa nella zona, e ultimamente un sacco delle ragazze che lavoravano lì erano intenzionate a partecipare in veste di damigelle. Con tutto quello che c'era ancora da organizzare, Haku aveva l'impressione che la testa stesse per esplodergli, mentre Chihiro stava tranquillamente parlando con Zeniba di alcuni dettagli sul matrimonio (cosa alquanto complicata da fare con Yubaba, visto il suo senso estetico). Il cuore di Haku si alleggerì nel vedere il sorriso della sua fidanzata, ed improvvisamente il suo mal di testa scomparve. Continuò quindi a guardarla mentre parlava dei dettagli del matrimonio e di quello che serviva per l'incantesimo con un sorriso a trentadue denti sull'ovale di porcellana.

Together Forever - La città incantataWhere stories live. Discover now