Special - Incontrarsi in un sogno (Parte due)

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"Se siete pronti direi di cominciare."

A parlare era stata Zeniba, la grande maga delle paludi, ed in risposta i due giovani sdraiati sul letto a baldacchino blu della camera di Chihiro annuirono. La fredda aria notturna non era riuscita ad entrare nella stanza e il fuoco acceso nel camino rendeva l'ambiente piacevolmente caldo.

"Bene allora. Adesso dovete entrambi chiudere gli occhi, e quando vi avrò fatto addormentare vi ritroverete nel sogno in cui ci sono anche i signori Ogino. Non posso dirvi come comportarvi, ma cercate di non essere troppo aggressivi e di non spaventarli."Buona fortuna!

"Grazie Nonnina..." disse una Chihiro già mezza addormentata mentre chiudeva lentamente gli occhi. Il viso anziano e rugoso di Zeniba fu l'ultima cosa che vide prima che le sue palpebre si abbassassero, per poi alzarsi di nuovo e mostrarle un meraviglioso giardino fiorito. Le primule inondavano l'aria con il loro profumo e le rose esibivano al mondo se stesse in tutto il loro splendore. Chihiro si guardò attorno per cercare Haku e lo vide disteso sopra a delle dolcissime margherite mentre apriva lentamente gli occhi, osservando anche lui quel piccolo angolo di paradiso. 

"Cominciamo a cercare i tuoi genitori, non dovrebbero essere troppo lontani"

Così iniziammo a cercare mamma e papà in mezzo a quel mare di profumi e colori, mentre inebriati da quella surreale atmosfera ammiravamo la bellezza selvaggia di quel luogo. Le parole di Haku si rivelarono vere. I miei genitori erano abbracciati, e insieme si guardavano attorno spaesati, meravigliati e (quasi sicuramente) spaventati. Zeniba ci aveva spiegato che loro mi sarebbero apparsi per come erano realmente ora, e che quindi avrei potuto vedere tutti gli effetti del lutto su di loro. La prima cosa che vidi fu che la mamma aveva perso peso, e papà anche. Non erano di certo anoressici, questo ancora no, ma le guance erano un po' più scavate e le ombre scure sotto gli occhi suggerivano che avessero trascorso parecchie notti insonni. Tutto sommato però sembrava che stessero bene, per fortuna. Ora però veniva la parte difficile: far conoscere loro Haku. Specialmente a papà.

"Mamma, papà..."

Al suono della mia voce si girarono sorpresi verso di me, con gli occhi spalancati e pieni di lacrime. Non feci in tempo a dire altro che mi ritrovai stretta tra le braccia della mia mamma, espansiva come sempre, e anche del mio amato papà, che stringeva entrambe con forza.

"Chihiro, la nostra bambina! Come è possibile? L'altare... cosa ci fai qui?"
"Mamma, piano! Dammi il tempo di rispondere almeno! Io ti spiegherò tutto quello che devi sapere, ma tu non interrompermi, perché non ho così tanto tempo ok?"

L'incantesimo di Zeniba sarebbe durato all'incirca un'ora, quindi dovevo sbrigarmi, perché di cose da dire ce n'erano tante... Dopo più o meno un quarto d'ora avevo riassunto tutto quello che loro non sapevano della prima volta in cui avevano visitato il mondo degli spiriti, di come li avevo salvati, di come ero finita lì e come ci erano finiti loro.

"Oh tesoro, sono così contenta di aver insistito con i sacerdoti per poter mettere quell'altarino vicino a casa. Speravo che potessi proteggere tuo fratello finché ce ne fosse stato il bisogno."

Il mio fratellino...

"Misaki... come sta?"

Mamma e papà si guardarono un attimo, indecisi su cosa dire, poi la mamma cominciò a parlare, con un'espressione strana.

"Beh, Misaki è... è sempre triste perché la sua sorellona non c'é più a causa dell'incidente. Gli manchi tantissimo. Non passa giorno che non chieda dove sia andata sua sorella, o quando tornerà..."

La voce le si bloccò in gola, mentre le lacrime tornavano a inondarle gli occhi, mentre una tristezza senza fine si faceva strada sul suo volto. Non potevo far altro che immaginare il dolore che aveva provato nel perdere la sua bambina, ma era bastato quello per straziare la mia anima. Delicatamente le presi una mano e la strinsi, sorridendole incoraggiante. Vedendo il mio sorriso trovò un po' di voce e continuò.

Together Forever - La città incantataWhere stories live. Discover now