Non ci si può innamorare di chi si odia.

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Vedo Leonardo come accordato, solo per dargli Jack e per riprenderlo. Ma la novità è che ho rivisto Eric, il ragazzo della festa. Sembra abbia tormentato Josh per avere il mio numero, così ci siamo visti qualche volta per un caffè. Niente di che al momento, ma il tipo mi piace. Che sia una svolta per la mia vita?
Mi squilla il telefono, sorrido pensando sia Eric e invece è Leonardo. Mi chiede se può passare a salutare Jack, l'indomani che era il giorno stabilito per tenerlo ha un impegno di lavoro. Gli dico che per una volta può andare bene.
Arriva verso ora di cena, piomba in casa con l'aria bonaria, sembra non avere alcuna intenzione di farmi innervosire.
«Ciao.» Sorride, butta poi un'occhiata in giro.
«Jack è in salotto, tra i suoi giochi.» Chiudo la porta alle sue spalle.
Lo raggiungo senza proferire parola, li sbircio e noto quanto si somiglino, Leonardo prende a baciargli la pancia, Jack ride per il solletico.
«Vuoi cenare qui? Josh e Jessie sono usciti, ho preso della pizza.»
«Volentieri.» Prende Jack in braccio e mi raggiunge.
Ceniamo, sembriamo quasi una famiglia normale, anche se di normale abbiamo ben poco.
bbiamo concepito il nostro bambino senza conoscerci nemmeno, una sera, tra la stessa pizza di questa sera. E su un divano che ora sarà usato da chissà chi, sul quale tanti ancora faranno sesso e chissà quanti altri figli concepiranno.
Sale in camera con me, mi sdraio sul letto affianco a Jack, lo cullo. Lui resta rigido a guardarmi, in piedi e quasi distaccato con le mani nelle tasche dei suoi jeans.
«Vieni.» Gli suggerisco, così si sdraia anche lui di fianco a Jack. Comincio a cantare una ninna nanna, poco dopo dormono entrambi. Hanno la stessa espressione, mi viene quasi da ridere così gli scatto una foto col cellulare, sono troppo belli per non immortalarli. Prendo Jack e lo sistemo nella sua culla, intanto il movimento sveglia Leonardo.
«Scusa, mi sono addormentato.» Sbadiglia.
«Tranquillo.» Noto l'ora tarda. «Vuoi restare qui? Si è fatto tardi.» Quasi mi mordo la lingua per quanto ho detto.
«Se non è un problema.» Annuisce.
«No, così domani puoi dare tu il latte a Jack, impari a fare una cosa nuova.»
«Con i pannolini me la cavo già benissimo, sai?» Ride spiegandomi.
«Ah si?» Rido anche io.
«Mi piace quando ridi.» Diventa serio.
«Leonardo, buonanotte.» Gli lancio un cuscino e mi metto a letto.
Ce l'ho accanto e mi sento confusa e stupida, sento il suo respiro vicino. Una sua mano comincia ad accarezzarmi la schiena. Vorrei spingerlo via, ma ci lega ancora una fottuta attrazione. Lo lascio fare, del resto le cose non possono complicarsi più di come lo sono già. Accontento i miei ormoni, niente di più.
Mi giro verso di lui, mi lascio baciare, mi lascio toccare. Comincia a spogliarmi e a venirmi dentro. Si siede in mezzo al letto, io gli sono sopra a cavalcioni, è tutto mio in questo momento, ogni centimetro del suo corpo, ogni particella della sua pelle. Il suo ventre è contro il mio e il suo sudore è sudore mio.
Le nostre eccitazioni si toccano, siamo una cosa sola, come non potremo mai esserlo nella vita.
«Io e te saremo sempre e solo questo, sesso.» Scrollo la testa, sono convinta di quanto ho detto.
«Ne sei sicura?» Riprende quell'atteggiamento da stronzo che tanto odio. «Posso farti innamorare.» Mi morde un labbro.
«Non ci si può innamorare di chi si odia.» Mi metto a fare la stronza anche io. Sì, devi saperlo che ti odio.
«Mi odi e vieni a letto con me.» Mi punzecchia tenendomi per i fianchi.
«Mi piace come fotti, e nulla più.» Glielo dico in piena faccia, marcando le parole.
«Sei solo una ragazzina viziata, cos'è, vuoi vendicarti?» Mi scosta da lui, forse ho esagerato con le parole. «Vendicarti di cosa? Che ti ho dato un figlio? Beh scusami, probabilmente ti impedisce di fare la puttanella.» Mi urla contro.
«Vattene via.» Dico appena, sto per piangere ma non voglio dargli questa soddisfazione.
«Chanel mi dispiace, ho esagerato.» Si porta una mano alla nuca.
«Jack é l'unica cosa bella che ho avuto da te, ora per favore rivestiti e scorda pure quest altra notte.» Sbuffo e mi rivesto.
Sono furiosa, mi faccio schifo per esserci ricascata. Leonardo ha bisogno di una bambolina da tenere in suo potere come e quando vuole.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐮𝐫𝐚𝐠𝐚𝐧𝐨. -𝐋𝐞𝐨𝐧𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐃𝐢𝐂𝐚𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐟𝐟Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon