THE DEAL

Capitolo 1

"Non è ciò che hai che ti distingue, ma chi riesci ad essere, con quel poco che hai che ti fa grande"

L'alba è sempre stato il momento più atteso della giornata: è uno spettacolo mozzafiato osservare luna spegnersi lentamente dietro le montagne, lasciando il mondo nell'abisso più nero che ci sia mai visto.
Il nero dell'alba che lascia il corpo luminoso è talmente profondo che le stelle non si vedono.
Ai giorni nostri la notte è un segno di distruzione, di morte: il nemico è vantaggiato dall'oscurità per attaccare.
La guerra va a braccetto con la morte: non sai se il prossimo a morire sarai tu o i tuoi cari.
Gli animi della gente vengono stravolti dall'angoscia. Eppure nei giornali si parlava di pace, di un accordo.
Di un patto. Un patto sancito tra il nostro Re e il Regno dell'Oscurità.
Accadde qualche anno dopo la mia nascita, le condizioni non mi sono state mai spiegate; nonostante ciò ci ha dato il privilegio di vivere in più tranquillità.
Le guerre sono cessate, ma le invasioni no.
Il mondo si sta riprendendo, benché molti  villaggi sono distrutti dalla miseria, dalla malnutrizione.
È un orrore.
La guerra non ha risparmiato neanche la mia famiglia, che sta porta avanti questa casa da anni.
Io inclusa, contro la volontà dei miei genitori, durante la settimana indosso la divisa da maestra d'asilo, mentre nel weekend sono a casa per dare ripetizioni a bambini analfabeti.
Mio padre è operaio agricolo in un'azienda non molto lontano da noi e mia madre si occupa della casa.
Nonostante la povertà, il lavoro non manca. Almeno non per noi, per fortuna.
Guardando il nero infinito davanti a me, mi chiedo per l'ennesima volta come la luna può lasciare così tanto buio. A cosa è dovuto?
Esiste un'alba circondata dal nero, prima che la luce del sole possa illuminare LuxetUmbra, in un altro modo, o in un altro universo? Le persone sono uguali a noi, hanno le nostre abitudini, le nostre necessità? Siamo tutti uguali in questo universo infinito?
Penso a tante cose, quandʼecco che i tetti, i monti e l'intero paesaggio iniziano a schiarirsi. Il cielo passa dal nero, al blu scuro, all'azzurro chiaro.
Il sole è una palla bianca che illumina l'intera natura, le tegole del tetto dove sono seduta riprendono il loro color marrone - il colore che amo - e la natura si risveglia, un venticello fresco mi fa oscillare i capelli all'indietro.
Sento i primi schiamazzi, le risate e i passi aritmetici dei bambini che escono da casa per avvicinarsi alla scuola.
Tutto è vivo, tutto è più limpido.
Sorrido spensierata, immagino un futuro migliore, dove la miseria e la guerra verranno ricordate come un lontane rievocazioni del passato.
Spengo la lanterna che avevo lasciato accesa accanto alle gambe e mi stiro gli arti.
Sicuramente fra poco mia madre salirà in camera per avvisarmi della colazione, quindi spalanco la finestrella che porta alla all'interno e scendo. La lascio aperta in modo da far entrare aria pulita.
Poso la lanterna sul comodino, accanto al mio letto e in silenzio mi svesto degli indumenti notturni.
Ci troviamo in primavera, ma la temperatura non è abbastanza calda per indossare qualcosa di leggero, quindi copro il collo con una sciarpa e mi avvicino al camino per riscaldare la stanza.
Il fuoco ha già preso vita quando mia madre chiamarmi dal piano terra.
Prima di chiudere la porta di un'ultima occhiata alla finestra, al cielo limpido.
Sopraggiunge il profumo dell'erba bagnata del mattino, un profumo che sa di vita, di speranza, di benvenuto ad una nuova giornata.
Chiudo la porta e veloce scendo le scale a chiocciola.
Sento che qualcosa cambierà.
Mi chiamo Pearl, Pearl Howard, benvenuti nel mio mondo.

*****
Il nostro primo capitolo. Come vedete di Pearl non si sa ancora niente, solamente che ama assistere all'alba, che proviene da una famiglia povera e che insieme ai suoi genitori fa di tutto pur di garantirsi una vita dignitosa.
Ma i particolari su questa ragazza andranno via via aumentando.
Mi raccomando, leggete in tanti, ditemi cosa ne pensate e se vi piace.
Vi mando un grosso bacio, a presto con il prossimo capitolo! 😘