Mezz'ora dopo mi riprendo grazie al cibo e le bevande consegnateci dai demoni.
È pomeriggio inoltrato, la valle si è improvvisamente oscurata.
Di risposte ne ho ricevute fin troppe dalle ragazze che soggiornano insieme a me nel treno: ci troviamo ai confini del Regno del Buio, come me anche loro sono destinate a essere schiave del futuro erede al trono, e il treno è sorvegliato in continuazione da demoni volanti.
La ragazza che ha colto le mie urla si chiama Ariel.
«Soggiorno nel vagone accanto al tuo, ho sentito dei pugni che sbattevano contro la parete ma pensavo fossero le ruote che avevano un malfunzionamento, poi hai iniziato ad urlare e mi sono allarmata. Quando non ti ho sentito più mi sono spaventata, per fortuna ho visto quel demone di nome Jude volare intorno al treno. Mi ha sentita e l'ho avvisato. Ha subito comandato di fermare il treno... Ed eccoci qua», conclude bevendo un sorso d'acqua.
Il suo fisico rispecchiava molto quello di Lily, era abbronzata e di statura piccola, occhi grandi da cerbiatta, le iridi color verde bottiglia, le labbra carnose, i suoi capelli corvini raccolti in una treccia arrivano fino alla vita. Inutile dire che è una ragazza bellissima. Nei minuti passati tra loro mi rendo conto che l'intero campo è pieno di ragazze bellissime, io stessa non mi considero miss universo, solo tre ragazze hanno sui 13 anni: troppo piccole per diventare regine.
«Ti ringrazio infinitamente Ariel, avevo visto la morte in faccia»
Mi cinge le spalle con il braccio. «Dovere, mi sono fatta un'amica e questo per me è una cosa bella, non sai quanto è brutto stare da sola», quanto la capisco. «Se aspettavi un'altra ora non saresti svenuta e non avresti fatto prendere un infarto alla sottoscritta»
«Soffro di claustrofobia»
«Si è notato»
Ritorno a mangiare il panino, finiamo in silenzio.
Conto a mente le ragazze, il numero è impressionante: venti, includendo me e Ariel.
«Il principe si sentirà fortunato», osservo. «Beato fra venti ragazze»
Ariel scoppia a ridere. «Decisamente!», l'attimo dopo il suo sorriso scompare. «Prima eravamo in venticinque», dice.
Non riesco a decifrare quel cambio d'umore. «Perché?»
Lei non dice niente, il verde dei suoi occhi diventa scuro, l'espressione cupa.
Capisco immediatamente. «Non può essere così cattivo», nego più a me stessa che a lei, incapace di credere che cinque ragazze sono state uccise per mano sua.
«Potrei aggiungere che saresti stata la sesta se solo Jude non lo avrebbe fatto ragionare», confessa.
La guardo smarrita. «Eh?»
Lei si acciglia. «Non lo hai capito? Il ragazzo che aveva ordinato a Jude di lasciarti morire è il Principe del Regno del Buio»
Questa mi è nuova! Da quando in qua in principe alloggia su un vagone così arrugginito? Pensavo che i reali adorassero ronfare tutto il giorno. Non posso credere che mi sono trovata faccia a faccia col nemico, l'ultima cosa che volevo è quella di farmi vedere priva di sensi e riversa su un campo.
E non si è risparmiato dandomi della poco di buono.
Sarò la sua schiava, il suo possesso, la sua puttana. E non c'è niente di più doloroso che lasciarsi dire queste cose.
Troppo tempo resto a fissare il vuoto che Ariel è costretta a schioccare le dita.«Ehi! Non mi dire che mi svieni un'altra volta»
Scuoto la testa. «Sono solo sorpresa...»
«Hai avuto un bel coraggio a rispondergli tra le rime»
Sorrido, imbarazzata. «Purtroppo sono fatta così, dico quello che penso. E di può dire che mi sono controllata»
«Ho visto. Hai una bella dote: non ti vergogni, non hai paura di dire i tuoi pensieri. Ma cerca di contenerti d'ora in avanti»
«Ci provo», finisco di bere l'ultimo sorso e butto la carta nel sacco davanti a noi.
Ariel intanto mi aveva seguito con lo sguardo. «Sento che parleranno tutti di te», dice convinta.
Anche lei! Che cos'ho di così particolare?.
Incurvo la bocca. «Se parleranno di me è perché farò una strage al castello»
«Ssh! Certi segreti meglio tenerseli nel privato. Ho capito fin da subito che sei una ragazza diversa dalle altre. Ma non esternare i tuoi segreti qui, nonostante ti avviso che di me ti puoi fidare, però c'è chi porta l'orecchie da coniglio»
In parole povere, devo stare zitta.
«Okey. Mi hai fatto capire che nonostante siamo tutte donne spaventate per la stessa sorte, c'è chi farebbe di tutto pur di guadagnarsi un posto al trono»
Lei annuisce. «Non mi fido di molte, a quelle cui ho offerto appoggio sono morte, meno sto con la feccia meglio sto. E sicuramente anche tu»
Sicuro non sono una che cerca il trono, dallo scontro con il principe ho capito che non lo amerò mai, l'unica cosa che voglio è riuscire a scappare senza i bastoni tra le ruote.
«Ragazze, stiamo per partire», ci avvisa un ragazzo smilzo e biondo: uno dei demoni gemelli nella carrozza. A quanto pare il mondo è piccolo.
«Signorina Light, accompagni la sua compagna nel nuovo vagone»
Ariel, col capo chino annuisce e una volta che il demone se n'è andato ritorna col la schiena diritta.
«Devi sempre mostrarti obbediente a queste creature. Lo stesso vale per il principe: guardarlo negli occhi è un segno di sfida. Lo so che sembra ingiusto, ma sei obbligata a rispettare questa piccola regola se vuoi restare viva», risponde lei al mio sguardo interrogatorio.
Annuisco senza ribattere.
«Ora prendi la tua valigia, ti accompagno nella tua nuova stanza, mi hanno detto che dovrebbe andarti bene»
Non me lo faccio ripetere due volte e corro prendere la valigia. Non mi sono mai cambiata in quei giorni, disperata com'ero non ho nemmeno fatto caso ai vestiti.
Chi ha voglia di cambiarsi con questo freddo pungente?
Mi accompagna al nuovo vagone, sia esternamente che internamente identico come l'altro, diversamente dall'ultimo è fornito di una grande finestra con sbarre.
Entriamo dentro e Ariel mi aiuta a posare la valigia sul piccolo tavolino.
«Allora che te ne pare?», chiede lei spalancando le braccia al vuoto.
«Mi piace, qui finalmente posso respirare»
Lei mi sorride soddisfatta. «Dunque ti lascio tranquilla. Ci vediamo stasera quando passano la cena»
«Ti aspetto. E grazie di tutto»
«E di che? Io non ho fatto niente», sorride, facendo l'occhiolino.
La saluto abbracciandola poi la lascio andare. Sta per saltare nel terreno quando d'improvviso si blocca e si volta verso di me.
«Ah, quasi dimenticavo!», con uno gesto della mano fa uscire dal palmo una sostanza liquida che va a riempire la bottiglia.
Passo lo sguardo dalla bottiglia a lei, sbigottita.
«Cosí sei sicura al cento per cento di non svenire, e io sono sicura al cento per cento di non avere un infarto»
Rido di cuore. «Adesso si spiega il nome Ariel: sei una sirenetta»
Sorrise imbarazzata « Troppo buona. Be', in realtà no, sono una specie di ibrido. Mio padre era un tritone, mia madre una come noi, poi si sono separati e lei ha sposato un altro uomo».
Anche noi umani con poteri siamo considerati ibridi: deriviamo dalle fate, solo che non abbiamo le ali.
Ariel era una specie di fata umana/pesce. Strano e affascinante allo stesso tempo.
«Deve essere una cosa bella sguizzare tra l'acqua con un pesce-padre»
Ride. «Ahahahah! Puoi dirlo forte, ma non posso nascondere che amo entrambi i miei padri. Sono stupendi. Mamma ha tutt'ora il potere di solidificare gli oggetti trasformandoli in ghiaccio. Io siccome sono nata da un umana e da un tritone posso trasformarmi in una sirena non appena sono dentro l'acqua, posso congelare ogni cosa che tocco e inoltre posso giocare con l'acqua. È stata una fortuna per me, amo il mare»
«Non sapevo che certe persone possono ereditare il potere dei genitori», dico sempre più sorpresa.
«Ci sono pochissimi casi. Tu invece che potere hai?»
«Curare le persone e farle ritornare in vita»
Spalanca la bocca in una grossa O.
«È il dono più bello che una persona potesse ricevere»
«Giá...»
«I tuoi invece che poteri hanno?»
«Papá ha la forza, mamma sembra che ha recuperato il potere dell'amore»
«Le era scomparso?»
«Sí, per un periodo. Tre anni fa mio fratello è morto e da allora si è mostrata sempre distaccata, è stato lì che ho scoperto il mio potere. Ho tentato si salvarlo ma se n'era già andato, era il giorno nel suo ottavo compleanno»
Ariel si porta le mani davanti alla bocca, l'espressione in viso è scioccata, io invece cerco di respingere un singhiozzo che pizzica la gola.
«Mi dispiace Pearl», soffoca.
Scuoto la testa. «Non mi va di parlarne adesso»
«Hai ragione, meglio non entrare nei particolari, la ferita è ancora fresca. Mi racconterai tutto quando ti sentirai pronta»
«Grazie Ariel, è stata una fortuna aver trovato un'amica come te»
Mi abbraccia. «Lo stesso vale per me. Ora vado, a stasera tesoro»
«Ciao», la saluto alzando la mano.
Come lei scende, il portone del furgone viene chiuso.
Nei minuti successivi, mi sarei addormentata se solo la voce prorompente di Jude non mi desta dal letto con un sobbalzo.
Il suo viso mi sta studiando oltre la finestra, è nella sua forma demoniaca, le dita magre e affilate stringono le sbarre della finestra. Sta volando aggrappato al vagone del treno.
«Da oggi puoi mandare una lettera alla tua famiglia. La consegna avviene domani, i tuo genitori riceveranno tue notizie la sera stessa»
Annuisco, talmente felice che vorrei abbracciarlo, poi si stacca dalla finestra e vola nei vagoni successivi.
Rimango impalata a guardare la finestra, pensando quali cose potrei scrivere in un foglio, sinceramente ce ne sono tantissime, e uno non basta.
Ricordo che il cellulare lo ha rotto Jude la sera stessa della mia partenza.
«Carta e penna....Devo trovare carta e penna», dico, alzandomi dal letto e frugando tra la valigia. Inizio a spostare un po' di paia nel terreno, cerco sotto le coperte, il letto, il cuscino, finché non apro un cassetto sotto il tavolo, dentro trovo un paio di carte da lettera, buste per la posta e una penna.
Sorrido, orgogliosa di aver trovato il mio tesoro.
Se i miei genitori muoiono dalla voglia di sapere mie notizie, io muoio dalla voglia di raccontare loro tutto quello che è accaduto fino ad ora.******
Buona sera! Anzi, buon mattino data l'ora eheheh.... (00.35)
Finalmente sabato è arrivato, ma purtroppo oggi ho avuto una cena e non ho avuto tempo di pubblicare il capitolo prima del pasto.
Mi raccomando scrivetemi cosa ne pensate, e se vi è piaciuto, aggiungendo anche una stellina.
In questi giorni ho visto che in pochi hanno sbirciato i miei capitoli, e mi chiedo se la storia vi piace vi interessa o meno.
Ditemi se devo continuare o eliminare definitivamente la storia, vi prego. Mi interessa il vostro parere, lo so che forse sono una pressa, ma per me è importante.
Infondo è solo grazie a voi se la storia continua, ma notando in questi giorni poche visite, soprattutto negli ultimi capitoli, mi lascia pensare che forse qualcosa è cambiato....
Mi raccomando fatemi sapere!!!
È importante per me.
Vi mando un bacio grande! Buona lettura ❤
Giorgia.PS: sto incominciando a pensare che per me rimane più comodo pubblicare un solo capitolo a settimana, in modo d'avere molto molto più tempo per la scrittura per me è maggiore sospance per voi 😜 ihihih! Ciao amori miei! 💋

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THE DEAL
Vampire[COMPLETA] Una Terra divisa tra il Bene e il Male. Due Regni in balia all'odio li avevano portati a guerre sanguinose e stragi di morti innocenti. Sigillare un patto era l'unico modo per riportare nel mondo la pace e la prosperità. Ma ad un caro...