L'uccello rosso vola non appena entrambi sentiamo dei passi avvicinarsi a noi.
«Pearl...»
Mi volto. Sarah sta guardando le mie mani ricoperte di fiamme bianche. Stavo per attaccarla.
Dissolvo all'istante il mio potere.
«Sarah, scusami», incrocio le mani dietro la schiena. «Ero un po' spaventata, non si può mai sapere quale creatura si aggiri in questo castello»
«Hai ragione. Ma ti volevo rubare un attimo di tempo per dirti una cosa importante»
«Certo, dimmi»
«Ti volevo ringraziare per quella sera. Mi hai salvata»
Le accarezzo le braccia. «Lo sai che non ti avrei mai lasciata sola»
Gli occhi verdi di lei luccicano come gemme. «Non so come sdebitarmi»
«Fammi un po' di compagnia»
Mi abbraccia. «Non so cosa sarebbe successo se non ci fossi stata tu, e sembra aver funzionato», il sorriso si allarga, mostrando le fossette nelle guance arrossate dal gelo. «Il principe non ha più guardata e nemmeno osato toccarmi»
«Fin ora..»
I nostri occhi si allargano all'unisono, nella natura oscurata delle sue iridi leggo le mie stesse emozioni: smarrimento, terrore.
Sì, perché il principe è dietro di noi, a pochi metri di distanza, un sorriso che non tradisce emozioni e gli occhi tinti di sangue.
Nello stesso momento sento quel freddo che il mantello non permette di entrare nelle ossa, le gambe iniziano a tremare.
«Vostra Altezza...», il richiamo di Sarah si soffoca in gola.
«Non vi hanno insegnato che origliare le conversazione è maleducazione?», sputo io.
Ma quando lo sguardo tagliente del vampiro riesce ad abbassarmi il capo, me ne pento subito.
«Resta al tuo posto, donna», sputa.
Si gira verso Sarah. «Venite con me, ho desiderato molto la vostra presenza», tende una mano verso la ragazza.
Lei trema. «Io...io...», deglutisce. «Io non voglio», confessa con tutto il coraggio rimasto.
Di conseguenza, i lineamenti del ragazzo si fanno duri.
«Osi nuovamente rifiutarmi?!», ruggisce.
Mi guardo attorno per cercare una via di fuga per lei, ma è come praticamente impossibile.
Siamo davanti ad un vampiro: un assassino, per lui rompere l'osso di una gamba è come spezzare un ramoscello con due dita. Per non parlare della velocità, e del suo potere.
Quindi no, non sta ne in cielo ne in terra riuscire a scappare.
Specialmente per Sarah: questo posto la rende debole.
«E anche se fosse?», chiedo io, mettendomi davanti alla ragazza per proteggerla.
Ora mi trovo faccia a faccia con la morte. Sono consapevole che se non lo avrei affrontato a brutto muso, sarei morta, o saremmo morte entrambe.
«Lasciaci in pace», aggiungo.
Il ragazzo mostra i canini, arricciando il labbro, avanzando verso di me. «Vi ho per caso interpellata?»
«Mi interpello da sola. Lasciate in pace la ragazza»
Sarah mi tira per il mantello. «Forza Pearl, andiamo», si lamenta.
«Dai retta alla tua amichetta, corri a casa».
Ho la tentazione di farlo, ma non voglio lasciare Sarah da sola, nemmeno se entrasse in casa con quelle due vipere. Ha appena rifiutato il principe, so bene cosa le sarebbe accaduto.
«Dovrai passare sul mio cadavere per averla», minaccio, il mio viso sempre più vicino al suo, mostrando tutto il mio coraggio.
Lui ride. «Oh no, Pearl, odio le cose complicate»
Sarah mi chiama disperata, io sto immobile ad attendere una sua mossa. Non la ascolto, ma avrei dovuto farlo. L'ho obbligata a stare qui fuori, invece avrei dovuto accompagnarla a casa mia.
Invece...
Un urlo squarcia il silenzio, e solo allora mi rendo conto che Diamond non è più davanti a me.
Il cuore si ferma quando voltandomi vedo quello che infondo sarebbe accaduto ma che non avevo il coraggio di realizzare.
Diamond ha sollevato la ragazza con una mano sul cullo, mordendogli la giugulare, disinteressato dalle urla di Sarah.
I miei piedi scattano, non so dove trovo la forza ma sto correndo verso il vampiro.
«Lasciala in pace!»
Diamond allora lascia Sarah, e sollevando una mano contemporaneamente una scarica di dolore mi blocca il corpo.
Lo guardo spaesata, terrorizzata, immobile sulla neve, mentre mi sfioro il collo da dove inizia a mancarmi il fiato.
«Tzh, tzh, tzh...Non ti permettere Pearl» parla calmo, muovendo l'indice medio a destra e a sinistra.
«Non si disubbidisce al principe», aggiunge.
Cado a terra stremata, provo a scavare la neve cercando quel freddo che mi calmi questo dolore che brucia nelle ossa. È insopportabile, sono incapace di parlare o agire.
Lui si inginocchia e mi solleva il viso. « Se solo riuscissi a farti imparare le buone maniere...»
«Prendi...me...», sputo tra la mascella bloccata. «Prendi....me....Uccidi-mi»
Una lacrima mi scende dal viso e cade a terra, come anch'io dopo poco, chiudendo gli occhi.
Sento Diamond allontanarsi, anche il dolore se ne va, per poi ritornare da una Sarah stremata che cerca di scappare. La povera urla un'altra volta di essere lasciata andare, mentre il vampiro le blocca le mani e con l'altra mano inizia a slacciarsi la cintura.
«Pearl! Pearl!», urla disperata, tra le lacrime.
«La tua amichetta non ti salverà, è morta. Non vedi?»
«No, non è morta. Brutto mostro, non riuscirai a farla franca»
Lui ride. «Non sono così cattivo come pensi. A letto so essere molto dolce, sai?»
«Neanche se diventassi Regina condividerei il letto con un mostro come te!»
«Tu dici?», si abbassa i pantaloni. «Proviamo prima»
«No, lasciami! Pearl, Pearl, ti prego, svegliati! Aiuto!»
«Sssh! Sta zitta, non ci vorrà tanto!», sbraita impaziente, e chiude la bocca di Sarah con l'unica mano libera.
Ora.
Se prima il vampiro indugiava sulle vesti di Sarah ora è sbalzato dalla scarica di potere verso il muro della Torre, corro verso la ragazza per curarla, ma non ho fatto i conti con il suo essere esibizionista, infatti da terra cade perfettamente sui piedi.
Lascio allo stesso tempo una luminescenza nella gola rovinata di Sarah, guarendola, e mi presto di nuovo davanti a lei.
«Non mi arrendo così facilmente, Altezza», dico.
«Siamo pari»
Voglio lanciarlo fuori dal castello.
La perla al mio collo si illumina.
Stendo le mani in avanti e faccio partire una scarica di potere che va a schiantarsi contro di lui. O almeno è quello che ho sperato. Guardando bene però, il furbetto, nello stesso momento dell'impatto ha creato uno scudo di fumata nera che lo ha salvato.
Sarah è di nuovo vicina a me.
«Vai dentro casa!», ordino.
«Non ti lascio, Pearl»
La guardo, sbiancata. «Non capisci che se ti prende, morirai?», urlo.
Sorride. «Hai fatto così tanto per me, dimmi cosa devo fare e lo farò»
Cerco di pensare più in fretta possibile, guardo ogni angolo del castello.
«Io cerco di spostarlo verso la fontana, tu cerca di legarlo per bene lì»
Lei annuisce, e sorride.
Si allontana da me, mentre camminando verso sinistra cerco di spostare il getto bianco, e di conseguenza anche il vampiro, verso la fontana.
Il piano funziona, e Diamond si ritrova legato da erbe e ramoscelli alla fontana.
Lascio andare il mio potere, nel mentre Sarah mi ha raggiunto.
«Sapete Maestà? Il ruolo da statua decorativa non le starebbe male!", rido io, accompagnata alla risatina di Sarah.
«Liberatemi subito!», ordina, adirato.
«Suvvia, principe, un po' di aria fresca non ha mai fatto male a nessuno. Dovreste assistere anche all'alba, sono certa che non avete mai visto uno spettacolo così mozzafiato», incalzo.
Continua a dimenarsi ma i rami hanno per ora la meglio.
Ci avviciniamo furtive a casa mia, sperando di fare in tempo prima che Diamond riesca in qualche modo a liberarsi; sembra tutto così perfetto, sono sicura di aver fatto tanto per Sarah, ma quando le sue grida rompono il silenzio, e il corpo si accascia a terra, il terrore mi assale nuovamente.
«Sarah...», la chiamo, cercando di calmarla.
Il suo corpo si dimena, si tocca la testa con le mani, e nel suo viso una smorfia di dolore che farmi rabbrividire.
«Le piante...mi fa male, falle smettere»
Sembra di vivere un film: lentamente, come se il tempo si fosse rallentato, guardo d'istinto verso Diamond.
Sta uccidendo la natura che lo aveva legato, natura che la lega a Sarah, e quindi agonizza insieme a lei.
Non so cosa fare, so che col mio potere avrei riportato le piante in vita, ma a cosa sarebbe servito dopo? Sarah è a terra, si dimena dal dolore, e solo lei aveva il comando su quei vegetali. Io no, se perdo tempo con quelle piante, Diamond avrà l'occasione di ucciderci entrambe.
E mentre penso a tutto questo, non mi accorgo della velocità del vampiro, mi trovo appesa in aria nella stessa maniera in cui lui aveva afferrato Sarah poco fa.
Guardo il suo sorriso vittorioso, malvagio e divertito. «Non mi sottovalutare mai, Perla, mai»
Assumo aria nei polmoni, o almeno ci provo, mentre ascolto le sue risate e il dolore incostante della mia amica.
«Lasciami...»
«Oh no, non ora che mi sto divertendo», scioglie la presa e cado a terra.
A mio modo, mi rialzo il più in fretta possibile, invece sono legata dalle sue braccia, lui è dietro di me e mi tiene stretta. Con una mano libera mi afferra per la mandibola e mi costringe a guardarlo.
«Chi infrange le regole, subisce un caro prezzo, ricordi?», mi sussurra, terribilmente vicino alle labbra.
Non ho il coraggio di guardarlo, ho troppa paura.
Invece con l'occhio seguo l'immagine della mia amica, ora viene alzata da due demoni per le braccia, il suo viso e stanco e provato, vedo il suo completo abbandono. È troppo stremata per lottare.
Mi guarda un ultima volta, sorridendomi. «Non ti preoccupare, Pearl, starò bene», rassicura tra un respiro e l'altro, le sue fossette solcano le guance, i suoi occhi sono due gemme brillanti che trasmettono vita.
«Ricordati quello che ti ho detto», ora la sua voce è molto più delicata, segno che sta per piangere. «Ricorda alla mia famiglia che le ho voluto bene»
Anche nei miei occhi ora sgorgano lacrime, piango per disperazione, paura, e la voglia di andare a prenderla. Non posso credere che mi sta dicendo addio, che si arrende proprio ora. Ma entrambe lo sappiamo che sarebbe arrivato questo momento, solo che abbiamo cercato in tutti modi per accantonare il pensiero.
«Te lo prometto», singhiozzo.
Lei mi sorride e pronuncia un lieve «Grazie, per tutto», una guardia le tiene ferme le braccia dietro la schiena, le seconda si appresta a sferrare una lama dal fianco destro, nascosto in un cinturino.
Ora non la vedo più, c'è solo quella creatura a nasconderla, mi ricorderò sempre del suoi sorriso e dei suoi occhi verdi. Il demone alza l'arnese e inevitabilmente dal rumore che ne segue, cado nel buio.******
Buona sera vampiretti miei!
Siccome so già che sabato non riuscirò a pubblicare alcun capitolo, ho anticipato i tempi.
Quindi vi lascio al trentesimo capitolo.
Finalmente un po' di adrenalina, c'è un forte scontro tra Pearl e Diamond. E una morte inaspettata.
Che cosa succederà adesso?
Lasciate dei commenti per farmi sapere cosa ne pensate. Spero sempre che la storia vi piaccia.
Buona lettura vampiretti!
Giorgia.

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THE DEAL
Vampire[COMPLETA] Una Terra divisa tra il Bene e il Male. Due Regni in balia all'odio li avevano portati a guerre sanguinose e stragi di morti innocenti. Sigillare un patto era l'unico modo per riportare nel mondo la pace e la prosperità. Ma ad un caro...