5. Sei gelosa e metti questo.

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E come se non bastasse, come se Dio avesse deciso di punirmi per non so cosa, il mister ci avvisa di prepararci poiché saremmo andati in un ristorante tutti insieme.

Prima di tornare in camera per cambiarci, io e Dybala decidiamo di passare dalla reception per risolvere il problema.
Non so per quale motivo, ma mi sento sempre in soggezione accanto a questo ragazzo. Il mio battito è irregolare e quasi non riesco a guardarlo.
Per lui invece non sembra esserci problema, sembra a suo agio con me e mi fa molto piacere, nonostante io voglia sotterrarmi la maggior parte del tempo.

Dopo aver pazientemente spiegato alla receptionist il problema, -la quale, vorrei precisare, ha fissato tutto il tempo il ragazzo argentino accanto a me-, io e Dybala rimaniamo nuovamente soli poiché lei va a controllare la disponibilità delle stanze.

Mi incanto a guardare un punto indeterminato della stanza, persa nei miei pensieri, e Paulo sembra notarlo poiché scuote una mano davanti ai miei occhi, che mi risveglia dal mio stato di trance.
Lo guardo con disappunto ma il suo sorriso non sembra aver intenzione di sparire.

"A che pensi?" chiede, inclinando il capo, i gomiti ancora appoggiati al bancone della reception.

"Penso che questa receptionist ci stia mettendo troppo." sbotto, lanciando un'occhiataccia alla porta dove la ragazza è uscita. Paulo ridacchia e scuote la testa.

"A me sta simpatica." fa spallucce e io assottiglio gli occhi. Per forza, se lui gliel'avesse chiesto probabilmente lei si sarebbe anche inchinata ai suoi piedi.

"È poco professionale. Hai visto come ti mangiava con gli occhi? Dai, è un hotel, non un sito di incontri." sputo tutto ciò che mi passa per la mente, anche se probabilmente non avrei dovuto farlo visto che Paulo mi guarda aggrottando le sopracciglia. Il suo sguardo perplesso non dura per molto poiché si trasforma in un sorriso malizioso. Oh no.

"Cos'è, sei gelosa?" ridacchia, facendomi spalancare gli occhi immediatamente.

Mi domando da dove gli escano certe esclamazioni.

"Assolutamente no," chiarisco subito ma lui non ne sembra convinto. "Dico solo che non è il luogo né il contesto per fare certe cose, tutto qua." faccio spallucce, consapevole che con qualunque cosa gli avessi detto, il suo ego si sarebbe gonfiato ugualmente.

È un sollievo vedere la receptionist entrare e interrompere quella discussione imbarazzante.
Paulo mi si avvicina pericolosamente e poco dopo sento il suo fiato caldo al mio orecchio.

Il mio cuore batte talmente forte che ho paura possa esplodere.

"Tranquilla, lei non mi interessa." sussurra perché lo possa sentire solo io, prima di allontanarsi e farmi l'occhiolino.
La receptionist guarda la scena impietrita e dopo un po' si schiarisce la voce per riportarci alla realtà.

"Sono spiacente di avvisarvi che purtroppo la vostra richiesta non può essere soddisfatta, ho controllato su tutti i registri ma sfortunatamente non sono riuscita a trovare una stanza disponibile," parla talmente veloce che mi devo impegnare per capire ciò che sta dicendo.

Mi domando se Paulo riesca a capirla: anche se parla bene l'italiano è comunque da poco qui in Italia e questa lingua non è per niente facile.

"Mi scuso per il disagio e, dato che è un errore nostro, le rimborseremo l'intera cifra." sembra onesta e mi sento in colpa per aver detto quelle cose su di lei.

"Non c'è problema, la mia ragazza può dormire con me. Non c'è bisogno del rimborso." al commento di Paulo, sia io che la ragazza spalanchiamo gli occhi.

Mi volto verso di lui con disappunto e lui mi guarda sorridente, ovviamente. La receptionist annuisce e Paulo porta il suo braccio sulla mia spalla.

Lui le sorride un'ultima volta prima di condurmi verso il corridoio della mia, ormai nostra, stanza.
Appena entriamo il mio commento sorge spontaneo.

"Cos'era quello?!" esclamo infastidita.

"Hai detto che ti dava fastidio che lei mi guardasse." risponde come se fosse ovvio. "Ho risolto il problema, no?" dice, afferrando dalla mia valigia un vestito bianco.

Rimango immobile a guardarlo, non riesco a dire altro.

"Metti questo stasera." sussurra al mio orecchio, porgendomi il vestito. Faccio solo in tempo ad afferrarlo che lui sparisce dalla mia vista, entrando in bagno.

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Spazio autrice:
spero vi piaccia la storia, se è così fatemelo sapere con un commento magari :)

Despacito. || Paulo DybalaWhere stories live. Discover now