6. Sei proprio bella e fai come ti pare.

6.4K 205 5
                                    

Alla fine indosso il vestito che mi ha scelto Paulo, ma semplicemente perché è quello che avrei messo anche io.
Mordo nervosamente il labbro inferiore e mi guardo per la millesima volta allo specchio, prima di scuotere la testa ed afferrare il mio telefono.

Non so se devo aspettare che Paulo esca dal bagno o andarmene e lasciare che vada da solo. Alla fine non siamo una coppia, non dobbiamo andare in simbiosi.

Nel dubbio, tiro fuori una sigaretta e un accendino dalla mia borsa e vado in balcone: la vista è spettacolare.
Non fumo sempre, anzi, quasi mai in realtà. Il pacchetto da cui ho estratto la mia sigaretta è ormai pieno da qualche mese.
Lo faccio solo quando ne sento il bisogno impellente, e visti i continui pensieri che mi annebbiano la mente, credo sia il caso.

Ad ogni modo, accendo la sigaretta e inspiro forte, rilassando i muscoli immediatamente appena sento il sapore nella mia bocca.
I miei capelli avranno un odore pessimo quando avrò finito la sigaretta, ma non mi importa.
Mi concentro a guardare il panorama davanti a me, che è veramente mozzafiato.

Inspiro un'altra volta e quasi mi strozzo poiché sento un rumore forte alle mie spalle. Mi volto e vedo, naturalmente, Paulo appoggiato allo stipite della porta a vetri che mi guarda da non so quanto.
Mi squadra spudoratamente dalla testa ai piedi e noto solo ora che indossa una camicia bianca e gli sta veramente bene.

"Ho fatto proprio una bella scelta." dice, riferendosi al vestito. Sorrido.

"Ti piace?" gli chiedo innocentemente, guardando il mio vestito e tirandomi indietro i capelli con le dita.

Paulo aspetta qualche secondo prima di rispondere, e il mio cuore perde un battito.

"Sì," risponde convinto. "Sei proprio bella." continua, sorridendo.

Sento le mie guance prendere fuoco, letteralmente.
Faccio un tiro di sigaretta per tranquillizzarmi un po', e lui mi guarda con disappunto.

"Ti fa male quella roba." dice con tono serio, indicando la sigaretta. So che ha ragione, ma tutto ciò non lo riguarda. Non sono più una bambina, sono libera di decidere per me stessa.

"Sei per caso mio padre?" rispondo acida. So che mi fa male, ma se la sto fumando è perché, evidentemente, non mi interessa.

"No, ti stavo solo avvisando." dice, il tono di voce piatto e indifferente.

Non so come siamo passati dal sembrare una coppia innamorata al quasi urlarci contro. È tutto così strano, la situazione mi sta sfuggendo di mano e non so come comportarmi.

"Beh grazie, ma lo sapevo già." replico, con lo stesso tono che ha usato lui.

"Fai come ti pare." dice, prima di sparire dalla mia vista. Alzo gli occhi al cielo al suo commento.

Inspiro un'ultima volta la mia sigaretta e la schiaccio nel posacenere.
Questo ragazzo è impossibile.
Aspetto che lui esca e poi lo faccio anch'io, non avendo per nulla voglia di rivolgergli la parola.

La serata passa tranquillamente, io e Dybala non ci parliamo quasi per niente.
Decido appositamente di sedermi lontana da lui e penso che lui abbia avuto la stessa idea, dato che siamo letteralmente dalla parte opposta del tavolo.

Parlo molto con Bernardeschi, trovando sempre più affinità con lui. Mio padre ogni tanto mi chiede se io stia bene: lui riesce a capire, anche senza che io gli dica niente, che c'è qualcosa che non va. Infatti, mi raccomanda di stare attenta in camera con Paulo: mio padre si fida ciecamente del numero 10, ma non gli piace comunque che io debba dormire con un ragazzo. Se mio papà sapesse di tutte le mie esperienze sessuali probabilmente gli uscirebbero gli occhi dalle orbite, siccome si scandalizza per una semplice dormita.

"Che bel vestito Lena, ti sta d'incanto." mi dice Sami e riesco a percepire Dybala girarsi verso di lui.

"Grazie Sami," gli sorrido cordialmente e lancio un'occhiata a Paulo, che distoglie immediatamente lo sguardo e torna a parlare con Higuain.

Passo finalmente un po' di tempo con mio padre e faccio una chiacchierata anche con Allegri, sembra essere un uomo molto intelligente e pacato. La squadra non sembra essere per niente preoccupata per la partita del giorno dopo e la cosa mi fa piacere, almeno si godono la serata.

___

Tornati in hotel, la situazione con Dybala è sempre peggiore.
Mi dispiace di avergli detto quelle cose, alla fine lui lo diceva per il mio bene, almeno credo. Però l'orgoglio ragiona per me e non riesco a chiedergli scusa, anche perché lui non sembra per niente intenzionato a parlare con me.
Quasi non mi guarda neanche in faccia e io decido che forse è meglio lasciarlo stare per un po' e provare a parlargli la mattina dopo.

Dopo essermi messa degli shorts e una canotta leggera decido di struccarmi e passarmi qualche crema sul corpo. Spero che Paulo non debba usare il bagno perché ho intenzione di starci un po'.

Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco: i tratti del viso sono molto diversi da quelli dell'anno scorso, sono cresciuta tantissimo. Il tempo è davvero volato, gli anni di scuola sono passati alla velocità della luce.
Sorrido a me stessa, sono fiera della persona che sono diventata e non cambierei nulla di me, se non quel maledetto orgoglio.

Quando esco dal bagno volto immediatamente lo sguardo verso Paulo: è nuovamente sul letto, senza maglia, e questa volta posso dire che dorme sul serio perché russa leggermente.

Sorrido e mi sento ancora più in colpa per la piccola lite di oggi. Il suo viso è rilassato, sono felice abbia trovato un po' di pace. È difficile da spiegare, ma sembra che io lo conosca da una vita. Nonostante mi senta in soggezione quando sono con lui, mi dà un senso di protezione. Non so ancora se mi piaccia in quel senso, alla fine ci conosciamo da pochissime ore. Ad ogni modo, io ho sempre creduto al colpo di fulmine, solo non riesco a capire se è questo il caso. Probabilmente lo stimo solo come persona, mi ci trovo bene e mi piace il fatto che mi dia attenzioni. È presente, e questa cosa mi intriga molto.

Mi avvicino in punta di piedi al letto e mi sdraio cercando di fare meno rumore possibile.
Mi appoggio sul gomito e mi prendo qualche minuto per guardarlo ed immortalare quest'immagine nella mia mente.

È talmente bello, nonostante io non possa vedere i suoi bellissimi occhi verdi.

Il mio corpo non risponde più ai miei comandi, la mia mano sembra essere guidata da qualcun altro quando accarezza piano il suo braccio scoperto.
Passo le dita sui tratti del suo tatuaggio e lo percorro interamente.
Lo guardo un'ultima volta e scuoto la testa, pensando che quello che ho appena fatto non è per niente normale, dato che lo conosco da così poco.
Caccio via questi pensieri dalla mia mente e spengo la luce, appoggiandomi finalmente sul cuscino.

___

Spazio autrice:

cosa ne pensate della storia? Secondo voi, la protagonista ha avuto un colpo di fulmine o semplicemente si è presa una bella cotta?
E Paulo secondo voi cosa prova nei suoi confronti?
Fatemelo sapere xx

Despacito. || Paulo DybalaWhere stories live. Discover now