9. Domani vieni da me e i saluti che mi piacciono.

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Non appena le sue labbra toccano le mie, emetto un sospiro di sollievo. La tensione se ne va e mi sento felice, nonostante uno stormo di farfalle mi abbia invaso lo stomaco.
Le sue labbra si muovono velocemente sulle mie, quasi non riesco a stare al suo passo. Il bacio si fa più intenso e la sua lingua calda chiede l'accesso alla mia bocca, e io non me lo faccio ripetere due volte.
Le nostre labbra si fondono in dolci e disperati schiocchi, mentre le sue mani liberano finalmente i miei polsi e si vanno a posare una sui miei fianchi, e l'altra sul retro della mia coscia.
Allaccio immediatamente le braccia al suo collo mentre proseguiamo questo bacio tanto desiderato e passionale, colmo di desiderio e tensione.
Il suo corpo mi pressa al muro e la distanza tra noi due si azzera completamente.

Non so neanche per quanto ci baciamo perché il suo profumo e il suo sapore mi mandano completamente in trance.

Il numero 10 si stacca dalle mie labbra fin troppo presto, ma continua a lasciarmi lunghi baci a stampo, che si concludono tutti con uno schiocco rumoroso.
Quando mi dà l'ultimo bacio e si stacca definitivamente emetto un gemito di fastidio, provocando in lui una dolce risata.
Paulo strofina la testa nell'incavo del mio collo, per poi lasciare umidi baci per tutta la superficie circostante della mia pelle.

Sento i brividi formarsi per tutto il mio corpo ed emetto un gemito di piacere quando lui pressa forte il suo bacino al mio, che aderisce completamente al muro.

"Ci daranno per dispersi di là." commenta il ragazzo argentino, con ancora il fiatone per i lunghi baci che ci siamo appena dati. Ridacchio e passo una mano tra i suoi capelli leggermente sudati.

Lo guardo negli occhi mordendomi il labbro, questo ragazzo mi farà impazzire. Gli sorrido e lui fa lo stesso, per poi lasciarmi un lungo bacio sulla guancia.

Con malavoglia ci allontaniamo, perché altrimenti continueremmo fino all'eternità.
Paulo saggiamente apre il frigo e ne tira fuori un dolce: sarà la scusa per il ritardo causato dal nostro momento di intimità. Osservo attentamente ogni suo movimento e mi mordo il labbro: questo ragazzo è così sexy. I capelli sono leggermente spettinati, le labbra gonfie e ancora il respiro affannoso.
Ho voglia di baciarlo ancora ed ancora, fino a consumargli le labbra.

Inumidisco le labbra e lo osservo ancora, ma questa volta lui mi nota.

"Non mi guardare così, non risponderò delle mie azioni," dice scherzando, ma so che c'è un pizzico di verità nelle sue parole.

Ridacchio e scuoto la testa, andando verso la porta per aprirla. Sento la mano calda di Paulo che avvolge il mio polso e mi ferma.
Mi volto verso di lui e siamo nuovamente ad un palmo di distanza, il mio cuore sta per esplodere.
Il suo profumo mi inonda le narici e io inspiro profondamente, cercando disperatamente di assorbire il suo fantastico odore per tenerlo sempre con me.

"Domani vieni da me." non riesco a capire se è una domanda o un'affermazione, ma mi limito ad annuire.

Paulo mi sorride e lo faccio anch'io, quando noto la traccia del mio rossetto sulle sue labbra. Vorrei la tenesse sempre per far capire al mondo che non possono averlo, ma così probabilmente fraintenderebbero. Con il pollice rimuovo il mio rossetto dalle sue morbide labbra e lui lascia un dolce bacio sul mio dito.
Sono così confusa, ho bisogno di riflettere su tutto questo, è successo così in fretta che non ho avuto neanche tempo di metabolizzare.

Mi volto e apro la porta, dirigendomi in sala dagli altri. Paulo mi segue, ovviamente insieme al dolce.

____

La serata è stata stranissima da lì in poi: fortunatamente tutti sembrano crede alla balla del dolce, tranne Bernardeschi. Non posso farci niente purtroppo, questo ragazzo è troppo avanti. Se non avessi maturato questo interesse per Paulo probabilmente gli avrei chiesto di uscire, Federico è un ragazzo estremamente intelligente e divertente: lo adoro.

Ad ogni modo, io e Paulo ci scambiamo occhiate per tutta la sera, cercando però di non farci notare. Sono così felice che non ci sia più tensione nell'aria, mi sento davvero più leggera.

Sono ancora molto in dubbio su questa sottospecie di relazione, non so cosa stia succedendo onestamente, non so cosa voglio o cosa voglia lui.
Fatto sta che con una scusa esco di casa, prendo la macchina e vado a casa di Dybala.
Mi tremano le mani mentre guido, non riesco a controllare tutta quest'ansia. In realtà non sono mai stata molto brava a gestirla, in questo caso soprattutto.

Scendo dalla macchina dopo averla parcheggiata e la chiudo, per poi avvicinarmi all'entrata di casa Dybala. Suono al campanello e, senza neanche ottenere risposta, la porta si apre con uno scatto davanti a me.
Alzo i miei pantaloni neri dell'adidas a coprirmi un po' di più l'addome mentre cammino verso l'entrata del suo appartamento.
Mi strofino le mani tra loro e noto che sono sudate non poco.

Dopo quella che sembra un'eternità, spalanco la porta e faccio finalmente la mia entrata in casa Dybala per la seconda volta.
Chiudo la porta dietro di me e do uno sguardo alla sala, vedendo Paulo seduto comodamente sul divano che osserva ogni mio movimento.
Sorrido spontaneamente, non posso farne a meno.

"Ciao," dico, quasi in un sussurro.

Non ricevo risposta ma mi avvicino al divano e quando sono finalmente lì mi chino per dare al numero 10 due baci sulla guancia per salutarlo.
Presso le mie labbra sulla sua guancia sinistra, ma non mi ci vuole neanche un secondo per realizzare che sto in realtà baciando le sue labbra, poiché il ragazzo argentino ha spostato il capo per far sì che lo baciassi in bocca.
Tuttavia non interrompo il bacio, anzi, proseguo muovendo le mie labbra sulle sue. Data la scomodità mi precipito a cavalcioni su di lui e finalmente il bacio si fa più intenso. La sua lingua calda stuzzica la mia e io mi sento in paradiso.
Porto entrambe le mie mani nei suoi capelli e li stringo in un pugno mentre continuo a muovere le mie labbra insistentemente sulle sue.

Le sue mani finiscono sul mio fondoschiena senza troppi complimenti ed io emetto un gemito di piacere.
Paulo accarezza la mia schiena mentre il bacio diventa sempre più lento e passionale.

Le nostre labbra si uniscono in diversi baci a stampo: deve aver capito che li adoro.
Sorrido quando il ragazzo argentino getta il capo all'indietro, ormai rimasto senza fiato.
Mi accoccolo al suo petto e mi sento talmente bene che penso di morire di felicità.
Sento il suo cuore battere all'impazzata e ciò mi fa davvero sorridere.

"Questi sono i saluti che mi piacciono." mi dice il numero 10, facendomi l'occhiolino.

Despacito. || Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora