22. È quell'Alvaro Morata e ti amo, lo sai?

4.9K 189 60
                                    

Un bellissimo Alvaro Morata appare finalmente davanti a noi ed io gli sorrido, consapevole del fatto che, sia a Nicole che a Paulo, probabilmente la bocca stia arrivando al pavimento.
Non avevo accennato al mio ragazzo chi sarebbe venuto stasera, né tantomeno alla mia amica. Volevo rimanesse una sorpresa, e penso proprio di esserci riuscita.

Alvaro cammina con disinvoltura verso di noi e io mi volto verso Nicole; la sua faccia dice tutto.
Mi trattengo per non scoppiare a ridere e faccio un cenno della mano a Morata quando finalmente è accanto a noi.
Paulo si allontana da me per stringergli la mano ed io affianco la mia amica.

"Allora, come ti sembra?" le domando con un sorriso malizioso.

"Stai scherzando Lena? È davvero Alvaro Morata, quell'Alvaro Morata?!" dice incredula, più a se stessa che a me.

"Penso ne esista solo uno quindi si, è proprio quell'Alvaro Morata." ridacchio.

"Ma non era sposato?" sussurra.

"Sì, ma sta divorziando*, le cose non sono andate bene." ammetto con un sorriso e Nicole sembra al settimo cielo.

Il ragazzo alla cassa nel frattempo ci ha portato le nostre scarpe ed io afferro il mio paio, dicendogli di aggiungere quelle per Alvaro, che non tarda a portare.
Raggiungiamo la pista numero 9, la nostra, e vi appoggiamo le nostre borse.
Ci facciamo portare anche qualcosa da bere e da mangiare poiché, ovviamente, Paulo non ha voluto neanche che mi alzassi dal letto per mangiare.

"Ora che ci siamo sistemati, credo sia ora di presentarvi. Nicole, lui è Alvaro. Alvaro, lei è Nicole." e vissero tutti felici e contenti, vorrei aggiungere, ma mi trattengo e mi limito a sorridere, sotto lo sguardo malizioso di Paulo.

Affianco il mio ragazzo, ora un po' in disparte, per godermi meglio la scena. Ho fatto un bel lavoro, ma non è ancora finita: ora deve continuare ad andare tutto bene. Paulo mi mette una mano attorno alla vita e mi stringe più vicino ed io sorrido.

"Piacere," sussurra timida Nicole mentre stenta a guardarlo negli occhi.

"Il piacere è tutto mio," prosegue Alvaro, prendendole la mano e baciandogliela.

Spalanco la bocca: sapevo che Alvaro fosse un gran signore, ma non avrei mai immaginato fino a questo punto.

"Tu non hai mai fatto così con me." sussurro scherzosamente a Dybala, ancora incredula per ciò che sto vedendo.

Paulo si passa le labbra una sull'altra e osserva la scena. Questo deve essere stato un colpo basso.

"Vuole solo fare colpo su di lei, anch'io potrei farlo." replica l'argentino ed io ridacchio al suo commento.

"Allora fallo." lo sfido.

Il numero dieci della Juventus mi lancia un'occhiataccia, prima di mordersi il labbro e guardarsi intorno.
Lo vedo prendere le mie scarpe da bowling e non capisco dove voglia arrivare.
Ne prende una, la slaccia e si inginocchia davanti a me. Vuole chiedermi di sposarlo con una scarpa?

"Su, alza il piede." ordina, guardandomi dal basso. È la prima volta che Dybala è più basso di me.

Non è eccessivamente alto, ma io lo sono ancora meno di lui, quindi non arrivo alla sua altezza neanche con i tacchi.
Non posso credere a quello che sta facendo, Nicole e Alvaro ci guardano intrigati ed io scoppio a ridere.

"Non lo stai facendo veramente." mi porto una mano sulla fronte.

"Alza il piede, Helena." insiste Paulo e io faccio come dice, totalmente in imbarazzo.

Despacito. || Paulo DybalaWhere stories live. Discover now