19/12/14

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Scusate il clamoroso ritardo ma ho avuto un mucchio di cose da fare e questa fanfiction passava sempre in secondo piano 🙄
Ma eccomi qui e credo di potervi dire che questo è anche l'ultimo capitolo!
Tempo fa avevo intenzione di farci un sequel ma ho perso la mia abilità di "scrittrice" elementare, quindi non voglio assicurarvi nulla, solo dirvi che il pensiero c'è e rimane lì 😂
Detto ciò, buona lettura!

19/12/14
Ore: 12.00 a.m.

Diario di Kim Kibum

- Giorno 156 -

Caro Diario consci il detto ' la calma prima della tempesta' ?
Perchè è quello che sono stati questi giorni, esattamente un periodo di calma prima della tempesta.
Ma che dico, forse anche peggio.
E' che questa situazione mi ha messo così tanto in ansia. . Credo di aver sbagliato Diario.
Credo di averla combinata grossa questa volta. . Non credo neppure di poter attribuire la colpa a qualcun'altro.
Cosa faccio?
Accidenti che periodo.
Sinceramente non so nemmeno come esprimermi al riguardo, Diario.
Ecco, credo che abbia bisogno di scusarmi, infondo è solo colpa mia. . Cosa faccio?
E' che ho proprio detto tutto quello che pensavo senza filtro, non ho proprio pensato alle conseguenze.
Dio, davvero, e ora?
Non avrei mai pensato che qualcuno avrebbe mai potuto farmi sentire così.
Sono così agitato, non so davvero cosa fare, come muovermi, dove andare. .
Probabilmente un posto dove andare lo avrei anche, ma è la cosa giusta da fare?
Insomma tocca a me questa volta corrergli dietro giusto?
Lui l'ha fatto molte volte con me, anche se non aveva proprio tutta la colpa, quindi ora tocca proprio a me vero?
Eppure non voglio che vinca l'impulso, deve essere una cosa studiata, non posso correre ovunque, no?
Forse dovrei chiamare qualcuno, magari c'è qualcuno che è disposto ad aiutarmi. .
Ma perchè l'ho fatto? Non potevo semplicemente dire come mi sentivo piuttosto che dirgli quelle cose?
Dio, perchè sono così?
E' mezzanotte passata ora, sarà alla stazione radiofonica?
Probabilmente sì, ama quel lavoro non lo salterebbe per una sciocchezza come questa.
Okey , ora è il mio turno, io. . Vado?

Dio Kibum, come puoi parlare in questo modo confuso?
E' così difficile per te prendere certe decisioni? Eppure mi sembra ovvio cosa tu debba fare in questo momento.
Questa volta non puoi semplicemente stare fermo dove sei.
Devi andare da lui, non importa il resto, non importa quello che ti abbia detto tuo padre.
Ora è lui la tua famiglia, ti sei forse dimenticato?
Il tuo cuore prende a battere sempre così velocemente quando c'è lui nelle vicinanze, come se fosse la prima volta.
Ti ricordi l' emozione così forte che ti ha colpito nel momento in cui ti sei accorto che lui era tutto ciò che ti importava?
E' la tua famiglia Kibum.
Un uomo come tuo padre non si merita di starti accanto e non devi nemmeno pentirti di quello che gli hai detto.
Hai detto il giusto, sei stato sincero e non hai avuto nemmeno bisogno di me questa volta.
Eri determinato, e sai perchè?
Perchè è Jonghyun quella strana sicurezza che avevi nel cuore quando affrontavi le parole di tuo padre.

[Flashback]

- Kibum.-
Ti chiamò tua madre.
- Dhe?-
Domandasti tu mentre mettevi ogni cosa al suo posto in cucina dopo aver pranzato.
- Tuo padre sta arrivando proprio in questo momento.-
Rispose lei mantenendo lo sguardo fisso sul cellulare, dove probabilmente ancora leggeva il messaggio che qualcuno gli aveva inviato.
- Mmmh.
Lo aspetteremo qui.
Preferisci un the o una cioccolata calda?-
Chiedesti tu facendo finta di niente, come se a notizia data da tua madre non ti avesse colpito minimamente.
- Cioccolata? Non sapevo ti piacesse.-
Disse tua madre cercando di distrarsi dal pensare a cosa sarebbe potuto accadere alcuni minuti dopo.
- Ah, dhe.
La bevo ogni tanto, sai quando mi sento un po' giù di morale o quando ho bisogno di conforto.
Allora?-
Domandasti tu ancora una volta.
- Non credo mi possa giovare un cambiamento del genere, fa' pure del the per favore.-
Rispose lei alzandosi dal tavolo da pranzo per dirigersi verso il divano.
- Non è poi così male, umma.
Mi fa stare bene e ha come il potere di tranquillizzarmi a volte.
Sai è strano, prima la odiavo, neanche la potevo vedere, poi però con la giusta quantità di zucchero, ti fa stare bene.-
Replicasti tu prendendo i contenitori del the e dello zucchero dal stipetto in alto, quello dove Jonghyun si allunga ogni mattina anche se non riesce a prendere nulla.
Sorridesti nel dire quelle parole perchè la cioccolata con Jonghyun ha soltanto bei ricordi.
- Sei sicuro di star parlando di una cioccolata Kibum?-
Domandò poi tua madre osservando la tua espressione.
Arrossisci un po' e ringrazi il cielo che tua madre ora è seduta sul divano e non può distinguere il colorito del tuo viso.
Perchè infondo è vero, l'effetto della cioccolata calda, è lo stesso che ti trasmette Jonghyun.

Kim Kibum's diary { Jongkey }Where stories live. Discover now