my imaginary friend ♛ yoonmin

eighteen

Yoongi era abbastanza nervoso. Stava aspettando fuori casa di Jimin.

Avrebbero dovuto vedersi fuori al bar in cui lavorava Jimin, eppure aveva chiesto a Taehyung l'indirizzo di Jimin per fargli una sorpresa.

Guardò l'orologio sul suo polso: erano le sette e mezza.

Dopo dieci minuti vide il ragazzo uscire sorridendo dalla porta, quindi provò a nascondersi dietro un muretto per non farsi vedere. Appena Jimin si avvicinò, gli mise le mani sugli occhi.

"Chi sono?" chiese.
"Yoongi!" rise Jimin, i suoi occhi furono scoperti e si girò per controllare se avesse ragione.
"Ma che ci fai qui?" chiese poi.
"Volevo sorprenderti." rispose Yoongi.
"Wow, direi che ci sei riuscito."

Poi il maggiore gli porse una scatolina.
"Cos'è?" chiese Jimin.
"Stavo venendo qui quando ho visto questi cioccolatini al latte e ti ho pensato, quindi ho deciso di prenderli." spiegò, guardando a terra e grattandosi la testa.
Jimin sorrise e le sue guance arrossirono leggermente. "Come facevi a sapere che sono i miei preferiti? Grazie." Ne prese uno e lo mangiò, poi diede un altro a Yoongi, che gli sorrise a sua volta.

Cominciarono a camminare, a nessuno dei due importava molto dove stessero andando. Bastava camminare uno accanto all'altro, anche in silenzio, per stare bene. Scherzavano e ridevano insieme, Yoongi si sentiva di nuovo un bambino felice.

"Allora, come va con il piano?" chiese Jimin.
"Come fai a sapere che suono il piano?" Yoongi sembrava molto confuso.

"Cosa? A-ah, me l'ha detto Taehyung."
Yoongi lo guardò. "Taehyung?"
"B-beh gli ho chiesto qualcosa su di te e lui mi ha detto che suoni il piano. Hoseok gliel'ha detto, credo."
"Mh... Eri curioso su di me?"
"Lo sono ancora, che domande."
"Perché?"
"Sei carino."
Yoongi non si aspettava questa risposta, quindi rise. "Va tutto bene, comunque."
Jimin lo guardò confuso.
"Con il piano, intendo." spiegò Yoongi. "Un giorno ti faccio sentire qualcosa, ti va?" sorrise.

Il minore lo guardò felice e annuì. "Finalmente"