CAPITOLO 1

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Buonasera! So che è tardissimo, ma ecco finalmente la traduzione di tutto il primo capitolo! Come al solito, attendo un vostro feedback nei commenti! Votate!

Buona lettura e scusate ancora per il ritardo!!

copyright © radstereo

AL GIORNO D'OGGI

FINN

Tornare a casa da scuola e trovare Jack seduto sotto il mio portico con il naso sanguinante non è stato certo il migliore dei benvenuti.

"Caspita! Che ti è successo?" gli ho chiesto, correndo accanto a lui e scostandogli la mano dalla faccia per controllare il naso. Lui ha scrollato le spalle.

"Niente...sempre i soliti stupidi che mi prendono di mira a scuola..." ha risposto, parlando con calma, nel tentativo di far sembrare la situazione meno seria di quello che invece era. A questo pensiero, mi è venuto da stringere i pugni.

Jack aveva il viso tutto rosso, il sangue gli colava dalle narici fino al labbro superiore. Esaminando il suo profilo ho avuto la certezza che almeno non glielo avevano rotto; aveva solo bisogno di una bella ripulita e di essere medicato.

"Vieni Jackie. L'ho aiutato a rialzarsi e siamo entrati in casa, quindi l'ho fatto sedere al tavolo della cucina. L'ho guardato negli occhi per un momento, le mie mani sulle sue ginocchia, sorridendogli debolmente.

"Finn?" Jack mi ha richiamato nel silenzio della cucina mentre andavo in bagno a cercare cerotti e garza per medicargli il naso. Mi sono affacciato sulla porta.

"Si?"

"Perché fai tutto questo per me?"

La sua voce suonava più flebile che mai, quasi timida. Per un momento ho quasi pensato che si sarebbe sgretolato se avesse continuato a parlare, sarebbe bastata anche una sola parola in più. Sono tornato davanti a lui, avvicinandomi per prendere il suo viso tra i palmi delle mie mani.

"Perché sei il mio migliore amico" gli ho risposto in un sussurro, abbassandogli delicatamente la testa per scoccargli un bacino sulla fronte. Al tocco delle mie labbra sulla sua pelle l'ho sentito rabbrividire.

Baciarci l'un l'atro era un'altra di quelle cose che avevamo sempre fatto, sin da quando eravamo diventati amici stretti in prima elementare e ancora adesso raramente ci abbracciamo o ci battiamo il cinque; noi...ci baciamo e basta.

Che sia sulla fronte, sul collo o sulla punta del naso, per noi è dannatamente normale. Beh, credo che forse non dovrebbe essere normale. Dovrebbe essere strano. Non riesco a darmi una risposta su questa cosa e non mi interessa.

"Grazie" mi ha bisbigliato lui, io gli ho sorriso di rimando.

"Per te ci sarò sempre".

L'ho portato su nella mia stanza e l'ho fatto stendere sul letto. Nemmeno il tempo di sfiorare la testa sul cuscino che i suoi occhi si sono chiusi, la stanchezza ha avuto il sopravvento sul suo corpo. Mi sono tranquillizzato, constatando che il suo respiro è divenuto via via più regolare.

A quel punto sono rimasto lì fermo ad osservare la sua faccia; disteso in quel modo sembrava in pace col mondo. Lo ammiravo molto, anche se lui non lo sapeva, è chiaro, ed ero ormai abituato ad ogni cosa di lui, la costituzione del suo corpo e la struttura del suo visino, il modo in cui la luce cambiava il colore dei suoi occhi da un marrone scuro ad un caramello chiaro.

Presto è venuto sonno anche a me; le palpebre mi sembravano pesanti come mattoni e le mie braccia si sono strette pigramente attorno al corpo di Jack, contenendolo completamente, il mio corpo era ormai rilassato e stavo quasi per addormentarmi, quando ho sentito chiamare il mio nome dal piano di sotto.

[COMPLETA] Baby boy (Bambino) [Traduzione italiana] | FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora