CAPITOLO 6

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Buongiorno e buona domenica!

Ecco il terzo ed ultimo aggiornamento di questa settimana, anche oggi con qualche ora di anticipo!

Buona lettura!!

copyright © radstereo

Dopo essere rimasto in ospedale per una settimana, Jack ha cominciato a vedere uno psichiatra. Si chiama Kyle; lo so solo perché sono l'unico a dare un passaggio a Jack ogni settimana.

Da quando sua madre è in ospedale e suo padre, beh...Jack non ha un passaggio. Così ho costretto Chosen ad accompagnarlo ed andarlo a prendere in macchina alle sedute.

A lui non dispiace; lo accompagniamo lì - è a solo un isolato da casa di Chosen -, lo facciamo scendere, poi andiamo da Walgreens e ritiriamo le sue medicine. Prende dei farmaci ora; Kyle è convinto che stia manifestando i sintomi del Disturbo post-traumatico da stress. I nomi dei farmaci sono alquanto inquietanti ed insoliti - Paxil, Prozac. Prende anche lo Zoloft; è l'unico che conosco. Sua madre lo ha sempre preso.

Gli hanno prescritto delle piccole dosi di ognuno per vedere quale faccia meglio effetto, e da quel momento Jack è così diverso. Lo Zoloft lo rende perennemente stanco ed insonne ed ha anche messo su qualche chilo, nonostante non mangi così tanto. Il Prozac gli procura delle emicranie, e sono terribili; comincia ad urlare e a piangere, chiedendomi di spegnere le luci ed abbracciarlo e l'unica cosa che sembra fermare il mal di testa è la mia presenza. Il Paxil lo fa vomitare in una maniera che difficilmente si potrebbe immaginare. E' molto provato, e io spero davvero che gli effetti collaterali spariscano presto e che lui torni ad essere se stesso. Il Jack Dylan Grazer che io conosco ed amo. Non che adesso non lo ami; certo che sì.

Gli è rimasta una profonda cicatrice sulla pancia nel punto in cui lo hanno operato per estrarre la pallottola. La odia.

Chosen ed io abbiamo appena lasciato Jack all'ospedale; ho aspettato che entrasse e poi siamo usciti dal parcheggio alla volta di Walgreens.

"Odio dover comprare le medicine per il PTSD ad un ragazzo di quindici anni" disse Chosen quando entrammo nel parcheggio di Walgreens, parcheggiò la sua auto e tolse le chiavi dal quadro. Siamo rimasti seduti in silenzio per un momento, prima di scendere dall'auto ed entrare dentro.

Ci recammo in farmacia e fu facile e veloce procurare l'occorrente per Jack. Chosen è voluto andare al reparto bevande per prendere un tè freddo e io ho comprato una Getorade per Jack, sapendo che gli farà piacere.

Abbiamo pagato e ce ne siamo andati e il peso della busta delle medicine sembra essere maggiore di quanto sia in realtà, il mio corpo è sopraffatto da un insopportabile senso di colpa che ancora mi fa stare male.

Chosen è ritornato all'ufficio di Kyle e siamo rimasti seduti nel parcheggio per i dieci minuti successivi, prima che la piccola figura di Jack uscisse dall'edificio, tremando leggermente nell'aria di fine ottobre. Ha raggiunto l'auto e si è seduto sul sedile posteriore.

"Ehi Jackie" gli ho detto, girandomi per guardarlo. Aveva le occhiaie, di un colore nero-porpora, e la sua pelle era dannatamente pallida, non era affatto divertente. Sembrava un fantasma.

"Ciao" ha risposto e ho capito subito che qualcosa non andava. Anche più del solito, voglio dire.

Lasciai il sedile anteriore e mi spostai sul lato sinistro dell'auto per salire indietro con lui. Quando mi sedetti Jack si appoggiò immediatamente a me, posandomi la testa in grembo. Gli misi le mani nei capelli solo per giocarci un po', affondando le dita tra i suoi morbidi riccioli e accarezzandogli delicatamente la faccia. Chosen ci portò da McDonald's - era in fondo alla strada sulla sinistra - e prendemmo qualcosa da mangiare, Jack prese solo delle patatine. Le mangiò durante tutto il tragitto fino a casa mia.

[COMPLETA] Baby boy (Bambino) [Traduzione italiana] | FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora