CAPITOLO 20

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Buongiorno a tutti!

Capitolo molto breve il numero 20, che essenzialmente contiene un approfondimento sulle circostanze legate alla morte della madre di Jack e illustra le ripercussioni che questa ennesima disgrazia ha sul suo umore.

Buona lettura!

copyright © radstereo

Il funerale della madre di Jack è stato tranquillo e deprimente, proprio come ci si aspetta dalla maggior parte dei funerali. Come prevedibile, Jack fu l'unico a piangere; è rimasto con la faccia sepolta sulla mia spalla mentre piangeva lacrime colme di rabbia e disperazione. Fummo accompagnati in macchina da mio padre e mia madre, i quali si posizionarono sul fondo tra gli altri presenti, mentre io e Jack eravamo davanti a tutti.

Non avevo ancora parlato a mio padre circa il motivo per cui si trovasse a casa di Jack il giorno in cui aveva rinvenuto il cadavere. Ho escluso immediatamente ogni suo coinvolgimento nella faccenda; mio padre non è una persona dedita all'inganno. Che diavolo, nemmeno aveva mai conosciuto troppo bene la signora Grazer...

Nick chiamò al telefono, e ne parlammo. Disse che papà avrebbe potuto ucciderla.

"Nick, sei uno stupido" risposi io soffocando un risolino. Lui, sull'altra linea, scoppiò a ridere.

"Ehi! È solo una teoria!"

Né io né Jack avevamo idee in merito. Sapevo che prima o poi avrei avuto bisogno di parlargliene, ma a quel punto ero divorato dall'ansia. Quasi avessi paura di conoscere la verità.

Quando la cerimonia finì, i miei genitori riportarono me e Jack a casa – sì, casa. Proprio come era accaduto dopo la morte di suo padre e dopo il ricovero di sua madre, Jack sarebbe rimasto di nuovo da noi; ma questa volta, si sarebbe trattato di più tempo piuttosto che un paio di settimane o giù di lì.

Aveva un assoluto bisogno di affetto. Kyle era stato piuttosto duro nei suoi confronti avanzando la teoria di un peggioramento delle condizioni mentali di Jack, la quale, aggiungerei, non era altro che un mucchio di stronzate. Tutti i momenti che io e Jack passavamo insieme trascorrevano all'insegna di coccole e abbracci, mentre se eravamo in pubblico ci tenevamo la mano. Aveva bisogno di questa costante rassicurazione da parte mia, e io lo sapevo.

Un'altra novità era che Wyatt e Jaeden avevano smesso di girarci intorno e si erano finalmente messi sul serio insieme. Jack era talmente ubriaco che non si ricordava di quando era entrato in bagno e li aveva sorpresi a pomiciare, ma ad ogni modo è felice per loro.

Tutto sarebbe stato fantastico se non fosse stato per la madre di Jack. Questa tragedia rendeva peggiore ogni cosa – mangiare a tavola: silenzio imbarazzante. Stare stesi in camera mia: silenzio imbarazzante. Ora come ora, qualsiasi cosa si facesse l'atmosfera era questa, una calma piatta alla quale non ero abituato.

Dovevo ancora affrontare quel famoso discorso con mio padre, ma non avevo il coraggio di lasciare Jack da solo per troppo tempo. Lo odiava. Arrivammo ad un punto tale che persino quando io ero sotto la doccia, lui mi aspettava seduto sul pavimento del bagno.

La parte peggiore, comunque, era la scuola.

Infatti io e Jack non avevamo in comune tutte le lezioni, e non c'era modo di cambiare questa cosa. Un giorno è successo che sono stato addirittura chiamato in presidenza dopo una crisi isterica di Jack, che appena mi vide mi buttò le braccia al collo e pianse per un bel po'. Mi faceva male vederlo così.

Jack era appoggiato sulla mia spalla mentre sedevamo sui sedili posteriori della macchina di mio padre, di ritorno dal luogo in cui si era tenuto il funerale. Lui stava ancora piangendo debolmente sul mio collo, in macchina c'era silenzio assoluto tranne che per i gemiti e i singhiozzi di Jack. Aveva il cuore spezzato...

"Perché eri a casa di Jack il giorno in cui la signora Grazer è morta?" proruppi, rompendo il silenzio della macchina. Mio padre nel posto di guida si irrigidì, non proferendo parola mentre abbandonava la strada per entrare nel parcheggio di una stazione di rifornimento, occupò un posto e si girò per guardarmi negli occhi.

"Finn" cominciò. "La madre di Jack era una donna che io non sono mai riuscito a capire davvero. Soffriva di quelle crisi di nervi, ma questo lo sai bene. Ma quello che non sai è che quando qualche volta veniva a prendere Jack, io l'ho vista strapparsi le unghie dalla carne e cadere in preda al panico mentre era in auto."

Mi morsi il labbro.

"E' nella natura umana essere preoccupati per qualcuno che mostra segni di instabilità. Quindi, quando Angela ha chiamato a casa per sapere se Jack fosse andato alla terapia, dal momento che lui non rispondeva al cellulare, io ho detto di sì per rassicurarla. Lei mi ha chiesto se poteva passare di lì a poco per portare delle nuove medicine che doveva dargli, e io le ho detto che andava bene."

Adesso anche Jack stava ascoltando.

"Una volta passata mezz'ora senza che lei si sia presentata, ho cominciato ad allarmarmi. Non ci vogliono trenta minuti per attraversare l'isolato che ci separa da casa di Jack" continuò. "Così ho deciso di andare io da lei. La porta non era chiusa a chiave, così sono entrato, e ho chiamato Angela a gran voce, ma ragazzo, sono arrivato troppo tardi."

Jack ricominciò a piangere sulla mia spalla.

Ora era tutto chiaro, credo.

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Alla prossima!

[COMPLETA] Baby boy (Bambino) [Traduzione italiana] | FackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora