CAPITOLO 41

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POV'S GIORGIA
Dopo pranzo i ragazzi se ne sono andati. Ieri è stata proprio una giornata da dimenticare. Più che la giornata dovrei riuscire a dimenticare lui. Oggi piove. Vedete in questo momento  credo che il tempo mi capisca. Credo che capisca come mi sento, per questo piove. Sono pazza? Forse, ma adesso l'unica cosa che posso fare è sognare. Però nonostante tutto sono contenta di aver fatto pace con i miei amici. In questi ultimi giorni mi erano mancati tantissimo. Cameron prima di andarsene ci ha chiesto 1684829 volte scusa per averli fatti venire, non ha capito che se sono stronzi non è né colpa nostra né tantomeno sua. Noi non siamo brave a nascondino come dicono loro ma di certo loro non sono bravi a passaparola. Perché? Beh diciamo che se giochi a passaparola non è che puoi proprio gridare mentre parli nell'orechhio del tuo amico invece Martinus quando parlava di quella storia di Emily nell'orechhio a Marcus ha urlato. Ha urlato talmente tanto che credo che lo abbia sentito la stessa Emily che figuratevi era dentro la classe. Mentre rifletto guardo Marianna che è affacciata alla finestra. Ad un certo punto noto che cambia faccia e diventa pallida così mi avvicino.
"Cosa guardi?" Chiedo
"Nulla" dice tirando la tenda in modo che io non possa vedere fuori. Qualcosa non torna. Cerco di tirare la tenda ma lei me lo impedisce. Così apro direttamente la porta.
"No Giorgia non guardare fuo-" dice ma è troppo tardi. Davanti a me ci sono Emily e Martinus che si baciano esattamente come era successo in Puglia. Mi metto a correre. Non mi importa se i vestiti si bagnano:

Non mi importa se mi hanno vista correre fuori, se in questo momento gli sto dando la soddisfazione di farmi vedere per la millesima volta in lacrime

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Non mi importa se mi hanno vista correre fuori, se in questo momento gli sto dando la soddisfazione di farmi vedere per la millesima volta in lacrime. Ho bisogno di qualcuno che mi capisca e l'unica che in questo momento lo può fare è mia nonna perciò corro fino a casa sua ma prima di entrare sto ancora un po' sotto la pioggia. Dopo un bel quarto d'ora suono il campanello di mia nonna. Lei apre e appena mi vede sgrana gli occhi.
"Oh bambina mia che cosa è successo?" Chiede
"N-nonna c-ci s-si p-può i-innamorare t-talmente t-tanto d-da c-continuare a-a p-piangere e a s-stare m-male n-nonostante t-tu s-sia c-consapevole d-del f-fatto c-che o-ormai è f-finita e c-che l-lui a-adesso a-ama u-un' a-altra?" Chiedo balbettando per il freddo. Lei mi guarda e poi dice un nome. E quel solo nome basta per farmi iniziare a piangere.
"Martinus?" Chiede
"C-come l-lo s-sai?" Chiedo piangendo
"Me lo ha detto mamma. Dai entra così ti cambi mentre io vado  a prepararti una bella tazza di cioccolata calda e poi parliamo" dice. Solo a sentire cioccolata calda mi torna il sorriso. Sorriso che però svanisce non appena vedo Martinus dall'altra parte della strada. Ma perché mi segue? Perché è sempre dove sono io?
"C-che c-ci f-fai q-qui?" Chiedo 
"Ti ho seguita" dice
"V-vattene" dico
"Senti mi dispiace ok? Non mi ero accorto che fossimo davanti a casa tua e poi tra l'altro non volevo neanche baciarla e stata lei e mi sono staccato subito perché ho capito che non può competere con te" dice
"T-ti a-avevo d-detto d-di n-non c-cercarmi p-più" dico
"Lo so ma dentro di te anche tu sai che non vuoi che sia così. Perché sei stata sotto la pioggia prima di suonare da tua nonna? Guardati. Rischi di prenderti una broncopolmonite talmente sei bagnata" dice
"L-lo h-ho f-fatto p-per t-te" dico
"Per me?" Chiede
"S-scusami s-se m-mi v-verrà l-la f-febbre m-ma s-stare s-sotto l-la pioggia m-mi p-pareva l-l'unico m-modo p-per r-risentire i b-brividi p-proprio c-come q-quando t-tu mi baciavi" dico abbassando lo sguardo. In una frazione di secondo le mie labbra sono sulle sue.
"Allora Giorgia ci s-" dice mia nonna uscendo sulla porta e beccandoci in pieno. Noi ci stacchiamo.
"Oh scusate non volevo interrompervi" dice dispiaciuta
"Tranquilla nonna" dico poi mi giro verso Martinus
"Ne parliamo poi lunedì a scuola" gli dico
"Ok a lunedì" entro in casa più zuppa di prima e vado verso la mia vecchia camera in cerca di qualcosa da mettermi. Non sono molto coperta ma per stare in casa può andare tanto poi mi farò di sicuro accompagnare da mia nonna se continua a piovere. Prendo il tutto, vado in bagno e mi vesto:

 Prendo il tutto, vado in bagno e mi vesto:

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NEL FRATTEMPO DI SOTTO...
POV'S NONNA DI GIORGIA
Aspetto che Giorgia salga le scale e poi chiamo Martinus.
"Giovanotto!" Lui si gira verso di me
"Mi dica signora" dice venendo dalla mia parte
"La ami?" Chiedo riferendomi a mia nipote
"Più di ogni altra cosa signora" dice
"Allora che aspetti? Non è mai tardi. Riprenditela" dico
"Grazie per il consiglio. Lo farò" dice
"Arrivederci" dice ancora per poi girarsi  e andarsene
"Ancora un momento. Prenditi un ombrello che  non sei tanto asciutto e poi smettila di darmi del lei che mi fai sentire più vecchia di quello che già sono, dammi del tu" dico andando a prendergli un ombrello e porgendoglielo
"La ringrazio... Cioè volevo dire ti ringrazio" si corregge
"Ciao giovanotto" dico
"Ciao" dice andandosene

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