Ergo, di scelte, di cambiamenti canonici e di espressioni ovvie

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C'è chi sceglie, chi cambia e si abbona al canonico e chi, abbandonandosi ai cliché e all'ovvio, impara il significato dell'espressione "sesso riparatore". 

Ergo, di scelte, di cambiamenti canonici e di espressioni ovvie.

Dalla sua stanza sente una porta chiudersi e pensa che Zayn sia uscito per andare, probabilmente, in bagno.

Perciò si alza ed esce nel salone. La porta del bagno, però, è aperta e la luce è spenta, segno che non vi è nessuno al suo interno. Si incammina, senza preoccuparsi di infilarsi le ciabatte, verso la porta della stanza di Zayn con un'improvvisa idea – terrificante – nella testa.

La stanza del migliore amico, infatti, è vuota. Alcune ante e alcuni cassetti aperti.

Vuoto è come inizia a sentirsi Liam alla costatazione che la sua idea fosse vera.

Una porta si è chiusa, perciò, deve essere stata quella d'ingresso.

Liam vorrebbe corrergli dietro, ma quando trova un foglio sul letto sa che quello è il suo Addio.

Si avvicina, scosso, e lo afferra.

Dentro ci sono le parole che Liam ha sempre avuto paura di sentirsi dire.

Non so dirtelo, Liam, e forse non te lo dirò mai... ma ti ho sempre amato, sai? 

Ed è questo il problema.

Perché amarti mi ha spinto a fare cose che, in quanto uomo, in quanto essere umano, mi hanno reso debole. 

Ora che so la verità, ora che so che sarebbe potuta esistere la possibilità che i miei occhi non vedessero più i tuoi, so anche che non avrei saputo convivere con l'idea che tu abbia provato ad andartene senza combattere per noi.

E devo imparare, Liam. 

Devo imparare a vivere senza di te, perché non è amarsi questo.

Non è nemmeno amare te, né nessun altro, se non mi amo e non mi rispetto io, per primo.

E lo so che sto dando conferma alle tue paure, ma mi hai perso il giorno in cui hai deciso di non venire a cercarmi. Mi hai perso il giorno in cui hai deciso di non sfogarti con me o di provare almeno a parlarmi dei tuoi problemi.

Io, invece, sento di non averti perso mai. 

Ci sei sempre stato e mi sono sempre riempito di bugie, di silenzi e di tanta merda pur di starti accanto. Perché non potevo – e non posso – immaginare una vita senza di te.

E ora devo perderti, devo iniziare a immaginarmi senza il mio migliore amico al mio fianco.

Perché sarebbe potuto succedere, capisci?

Devo vivere quel 'se non ci fossi più stato, cosa ne sarebbe stato di me?'  Devo capire se so vivere anche senza di te. Devo capire se so amarmi, senza amare te, perché fino ad oggi non l'ho fatto. 

E fino a quel giorno, ora sono io a chiederti di non cercarmi, perché non voglio essere trovato. 

Perciò, ti prego, non venire, non trovarmi – so che ci riusciresti – perché probabilmente manderei al diavolo tutto pur di tornare a stringerti tra le mie braccia, pur di tornare a farmi torturare da te, dai tuoi silenzi, dalle tue colpe e dalle tue bugie. Tornerei senza battere ciglio, ancora, solo per fare l'amore con te.

Ed è tremendo finire di scriverti con questo pensiero, perché il vecchio Zayn verrebbe nella tua stanza e farebbe l'amore senza ripensamenti. Perché si farebbe bastare tutto ciò che per te non è bastato. Ma non posso farlo, la porta che aprirò tra poco sarà quella di casa per andarmene. In silenzio, come hai fatto tu.

A Modern MythWhere stories live. Discover now