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Namjoon la mattina uscì di casa con molta calma.
Continuava a pensare e ripensare al ragazzo biondo interrottamente da ormai 9 ore.
Arrivò a scuola e si sedette al suo banco, appoggiando la testa alla mano e aspettando che capitasse qualcosa.
Pian piano i suoi compagni arrivarono e la lezione iniziò.

Namjoon fece di tutto per farsi sbattere fuori e infatti dopo solo venti minuti era fuori dalla classe.
Aspettò e alla fine sbatterono fuori anche Jin, che chiuse la porta con gentilezza mentre la voce del professore ancora urlava.

-Ciao Jin- namjoon non vedeva l'ora di vederlo.
Si avvicinarono l'uno all'altro
-ciao... Jonnie? Hai un diminutivo?-
-jonnie va bene- namjoon non poté fare altro che sorridere.
-per cosa sei stato sbattuto fuori?-
-chiacchieravo con un mio compagno-
-e lui non è stato sbattuto fuori?-
-oh no, lui non rispondeva, parlavo solo io-
Jin ridacchiò.
-io invece non seguivo. Come sempre-

Jin sentiva che avrebbe potuto spiattellare in faccia la sua vita a quel ragazzo e ricevere solo comprensione.
Per namjoon era più o meno lo stesso, con la differenza che avrebbe voluto toccarlo. Continuava a pensare a cose come i suoi capelli devono essere morbidissimi. oppure quante volte alla settimana si fa la barba? Le sua guance sembrano così morbide...

Jin non sapeva bene cosa dire, di cosa si può parlare con un ragazzo del genere?

Namjoon per fortuna aveva fatto delle ricerche online e aveva pronti tre argomenti: famiglia, animali, scuola.
Partí con gli animali.

-Hai degli animali?-
-Sí! Odeng e Eomuk. Sono come dei piccoli topini australiani...-
Jin si buttò in una descrizione approfondita dei due animaletti e Namjoon non poteva fare altro che godersi i suoi occhi brillanti è la labbra carnose che si muovevano.
Il viso era sereno.

Chiaccherono di animali e cose simili fino al suono della campanella.
Gli insegnanti uscirono dalle aule senza degnare i due ragazzi di uno sguardo.
-ci vediamo dopo, ora rientro- disse Jin, salutando l'altro con la mano.
Appena Jin entrò in classe si sentì applaudire e fischiare.
Namjoon non capì subito, solo dopo essere rientrato in classe si rese conto che stavano prendendo in giro Jin.

Gli salì tanta rabbia da uscire velocemente dalla classe nel bel mezzo della spiegazione di matematica.
Non sbattè la porta, anche se avrebbe tanto voluto farlo, ma in compenso tirò un pugno al muro.

In quel preciso momento Jin uscì dalla sua classe.
-Namjoon? Che fai?-
Namjoon si girò lentamente verso Jin e chiese, guardando a terra
-Ti prendono in giro?-
-chi?- Jin guardò Namjoon preoccupato.
-I tuoi compagni. Ti prendono in giro?-
-no, perché?-
-Jin dimmi la verità. Ti prendono in giro?-
-No- Jin non la vedeva come una presa in giro, più come uno scherzo, anche amichevole.
-Jin, se ti prendono in giro io...- Namjoon non sapeva cosa avrebbe fatto di preciso ma nella sua testa passavano immagini di lotta o rissa.

-Perché ti preoccupi?-

Namjoon non lo sapeva.

-Hai da fare oggi pomeriggio?-
-no-
-Andiamo a fare un giro, ti va?-
Jin era abbastanza sorpreso dal cambio di argomento se non dalla richiesta del ragazzo. Rispose comunque di sì.
-Va bene se vengo a casa tua verso le quattro?-
-D-dove vorresti andare?-
-Non lo so. Hai un posto preferito?-
-No- mentiva, aveva un posto preferito a Seoul, ma ancora non voleva rivelarlo a nessuno.

La conversazione morì lì.
Nelle ore seguenti solo Namjoon fu buttato fuori dalla classe, mentre Jin fece di tutto per rimanere dentro e non vedere namjoon per un po'. Il perché non lo sapeva nemmeno lui.
Però è davvero carino

out of the class! //namijnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora