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Namjoon tornò a casa saltellando.
Era talmente felice che avrebbe potuto volare.
Aprì la porta di casa, la chiuse dietro di sé e si buttò sul divano, con un sorriso stampato in faccia.
Rimase lì per dieci minuti buoni e quando si decise ad alzarsi, si tolse il giubbotto, andò in cucina, prese una birra dal frigo e delle patatine dall'armadietto e tornò sul divano, sempre con lo stesso sorriso ebete.

Accese la tv e guardò un programma di cucina, senza seguirlo davvero.
In realtà, mentre sorseggiava la sua birra, pensava a Jin e a quanto bello era lui e tutto il resto.
Ordinò una pizza e aspettò seduto finché non suonarono al campanello.

La pizza era buona, la birra pure, le patatine finite, la tv accesa e lui più felice che mai.

Jin, dall'altra parte, aveva emozioni molto diverse.
Appena entrò in casa provò vergogna, per aver baciato Namjoon così. Di certo non era da lui, eppure l'aveva fatto come se fosse una cosa naturale.
Poi provò paura. E se a Namjoon non fosse piaciuto? E se a Namjoon lui stesso non piaceva?
Di certo Jin non lo sapeva.
Poi cominciò a provare felicità.
All'inizio pochissima, come un granello di sabbia, poi in una spiaggia intera.
Perché non aveva più voglia di essere spaventato. Lui era stato bene ed era quello che contava davvero.
Andò a farsi una doccia e ci rimase mezz'ora, cantando a squarciagola tutte le canzoni che sapeva.
Uscì e si fece un' insalata e un panino con la Nutella, perché, pensò, se lo meritava.

Sua mamma tornò a casa tardi, verso mezzanotte, e trovò Jin dormire sul divano. La donna sorrise dolcemente e lo coprí con una coperta.

Il padre di Namjoon, quando tornò a casa, anche lui tardi, e trovò il figlio sul divano, si mise ad urlare.
Per la maggior parte insulti, ma si distinguevano anche: 'perchè non vai a lavorare a posto di stare sul divano tutto il giorni' e simili.
E pensare che Namjoon era tanto felice prima. Ora si ritrovava a litigare con il padre per una cosa tanto stupida e inutile. Il ragazzo non voleva proprio, non aveva voglia. Urlò al padre di stare zitto e si alzò dal divano, incamminandosi verso la sua stanza.
Il padre lo trattenne per una spalla, lo girò bruscamente e gli tirò un pugno sullo zigomo destro.
Namjoon quasi cadde a terra. Corse in bagno e si sciaquò il viso, con lo zigomo che stava già diventando viola.
-Cazzo, andava tutto bene- si passò le mani tra i capelli.
Il suo riflesso sembrava ancora sorridergli.
No, non avrebbe rovinato una giornata del genere per quel cazzone che era suo padre.
Sorrise di rimando al riflesso.
Uscì dal bagno e andò in camera sua.
Si buttò a letto e prima di addormentarsi, dopo aver messo la sveglia, guardò la foto che aveva fatto a Jin al luna park. Sorrise e lo sognó mentre andava su quella giostra.

out of the class! //namijnDär berättelser lever. Upptäck nu