Virtual Reality - Leo & Pierre

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Gray_chan ecco la mia scheda! Incrocio le dita!

~Umano:

Nome: Leo

Cognome: Dautremer

Età: 18 (ma ne dimostra meno)

Aspetto: Nonostante la maggiore età, Leo viene spesso scambiato per un ragazzino, soprattutto per la sua statura minuta (arriva appena al 1.50) e al suo corpo piuttosto gracile.
Ha tratti del viso morbidi, pelle candida e labbra sottili, che lo fanno sembrare una bambola di porcellana e grandi occhi, di una splendida sfumatura dorata.
Solitamente porta i capelli, ricci e di un color nero/blu, pettinati  all'indietro, cosa che mette in risalto gli occhi.
È solito portare pantaloni scuri e una camicia bianca, su cui indossa un comodo gilet. Al collo porta sempre un fazzoletto cremisi.

Carattere: Leo è un ragazzo timido, introverso e che arrossisce per un nonnulla

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Carattere: Leo è un ragazzo timido, introverso e che arrossisce per un nonnulla.  Non è un tipo di molte parole, soprattutto con le persone che non conosce, tanto che molti credono sia muto.
Soffre di epilessia, in particolare nei periodi di grande stress, che si manifesta prima con l'avvertenza di un intenso odore dolciastro (inestistente), seguita dal suo crollo a terra in preda a forti convulsioni. Dopo questa fase non ha ricordi di ciò che gli è accaduto, per cui spesso cade in un profondo stato di vergogna.
Ha problemi a legare con gli altri, anche a causa di questa malattia e passa molto tempo in solitudine.
Tiene molto ai pochi e strettissimi amici che si ritrova e farebbe qualsiasi cosa per loro, soprattutto per Pierre.
Quando si arrabbia, cosa che accade quando viene preso in giro per la sua bassa statura o per i tratti femminili, gonfia le guance come un bambino e si colora di un intenso rosso pomodoro.

Hobby: è un vero genio del pianoforte.  Suona ogni volta che ne ha l'occasione  e si diletta a comporre sinfonie audaci e malinconiche.
In particolare, ama quando Pierre lo accompagna con il violino.

Cosa ama: suonare in compagnia di Pierre, l'aula di musica la mattina presto, i dolci e quando Pierre gli accarezza la testa (cosa che accade molto di rado).

Cosa odia: la sua altezza. E chi lo tratta come un oggetto di cristallo a causa della sua malattia.

Passato: "Ridatemi il cervello che basta alle mie mani"
Leo nasce in una famiglia della classe media e fin dalla più tenera età mostra uno spiccato talento per la musica. A nove anni, in seguito a un attacco, gli viene diagnosticata l'epilessia, cosa che, oltre a crearli gravi insicurezze, lo isola dai suoi coetanei.
Per sconfiggere la solitudine, inizia a studiare piano, rivelandosi un vero e proprio talento; "Non ho bisogno di un cervello che fa le bizze finché ho le mani per suonare".
Amato dalla famiglia, ma troppo timido per crearsi legami al di fuori di quel nucleo, si avvicina a Pierre, l'unico che, oltre a stuzzicarlo fino a farlo arrabbiare, non lo tratta con i guanti, anzi.
All'inizio, quando i due avevano poco più di tredici anni, Leo lo considerava un vero idiota ma, dopo averlo sentito suonare, ha cambiato opinione, percependo la  pressante sofferenza trasparire dalla sua musica.
Ora i due sono diventati inseparabili.

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