Capitolo 23.

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CAPITOLO 23.

KATYA'S POV.

Dei rumori provenienti dal piano inferiore mi svegliano. Controllo l'ora sul display del mio cellulare, le tre del mattino.

Mi alzo dal letto timorosa, non voglio fare nessuna mossa sbagliata. 

Con cautela apro la porta della mia camera e do un'occhiata a tutto il corridoio, non c'è anima viva. 

La camera accanto alla mia e di Harry è quella di Liam, quindi decido di andare e svegliarlo.

Io: "Liam."-sussurro picchiettando sulla sua spalla.

Inizialmente borbotta qualcosa che nemmeno riesco a capire, ma subito dopo si strofina gli occhi e mette a fuoco la mia figura.

Liam: "Katya, qualcosa non va?"-mi chiede assonnato.

Io: "Ho sentito dei rumori provenire dal piano inferiore, potresti venire con me a controllare?"-chiedo e lui annuisce infilandosi le sue ciabatte.

Liam mi fa posizionare dietro di lui, dice che non vuole che mi succeda nulla.

Ho paura che siano dei ladri.

Arrivati al piano di sotto Liam accende la luce, e la persona che troviamo scaraventata sul pavimento mi fa sussultare.

Harry!

Non ci avevo nemmeno fatto caso che non era tornato questa notte, ieri sera sono andata a dormire così presto.

Harry: "Ciao ragazzi."-farfuglia aprendo gli occhi di scatto e sollevandosi dal pavimento.

I suoi occhi sono rossi, il verde è chiarissimo e sono contornati da borse nere spaventose. E' ubriaco.

Io: "H-Harry, s-sei ubriaco?"-chiedo stando ancora dietro Liam.

Harry: "No, piccola. Ho soltanto bevuto qualche bicchiere."-barcolla verso di noi e stranamente io continuo a non muovermi. Anzi, continuo a nascondermi dietro l'imponente figura di Liam. "Cosa fai, ti nascondi?"-si acciglia.

Liam: "Harry, perché non vai a farti una doccia?"-propone.

Harry: "Bro, fammi solo risolvere con lei."-mi indica.

Istintivamente posiziono un piede sul primo scalino dietro di me, ho paura.

Questo non è il mio Harry, non è quello che ho conosciuto. E non sopporto tutta questa situazione, voglio andarmene di sopra e scomparire nel mio-nostro letto.

Io: "I-io ritorno di sopra."-balbetto salendo le scale rapidamente.

Magari scappare da lui mi aiuta, e poi la dottoressa è stata abbastanza chiara. Devo stare ha riposo e lontana dai problemi, non voglio dire che Harry sia un problema. Ma quelli che stiamo passando adesso sono solo problemi, che fanno soltanto male alla salute del bambino.-

Sembra così lontano il giorno in cui Harry è ritornato a casa, e invece sono passati soltanto due giorni, due lunghissimi giorni.

Mi distendo sul letto, nascondendomi tra le lenzuola. Vorrei solo scomparire, ma sembra che l'unica cosa che riesco a fare è piangere.

LIAM'S POV.

Katya è ritornata di sopra, e l'unica cosa che riesco ha ricordarmi sono i suoi occhi celesti.

Erano un misto di paura, disperazione e sofferenza.

Si è rifugiata dietro di me, che sono soltanto un suo amico. Aveva paura di Harry, è l'unica spiegazione che riesco ha darmi.

Harry: "Cosa?"-chiede accigliandosi. "E' appena scappata via."

Io: "E' ancora un pò scossa, amico."-ci sediamo a tavola.

Harry: "L'unico scosso qui, sono io."-si sforza a tenere la voce bassa.

Io: "Cavolo Harry, ma perché continui ad essere egoista? Katya è andata in ospedale mentre tu eri fuori, deve stare ha riposo oppure rischia di perdere il bambino."

Harry: "Perché non mi avete informato."

Io: "E' successo all'improvviso, e poi non cambiare discorso. Ti sei fatto delle domande?"-domando. "Parlando da uomo a uomo, cosa c'è che non va?"

Sembra che l'effetto dell'alcool sia diminuito, voglio solo parlargli e metterlo di fronte alla realtà.

Harry: "Ho paura Liam, paura di sbagliare. Paura di non riuscire ad essere il padre migliore, paura che tutto quello che abbiamo costruito si distrugga per uno sbaglio."

Io: "Harry, nessuno nasce padre. E poi come credi che si senta Katya? E' sola, non puoi abbandonarla anche tu. Vi amate e dovete affrontare questo insieme. Infondo anche lei ha soli diciassette anni, ma ci sta mettendo tutta la forza per riuscire a portare questa gravidanza avanti. E noi dobbiamo aiutarla, tu devi aiutarla!"

Harry: "Grazie amico!"-mi abbraccia. "Vado a fare una doccia, ho un dolore di testa atroce e voglio rimediare con Katya."

Sorrido e annuisco, spero che abbia capito.

Tutta questa situazione sta rincoglionendo tutti, dobbiamo riposarci e rilassarci tutti, soprattutto Harry e Katya.

HARRY'S POV.

Apro lentamente la porta della mia camera, anzi nostra camera, entro a passo felpato e raggiungo la scrivania per svuotarmi le tasche. L'effetto dell'alcool è passato completamente e adesso sono più cosciente, la scena di lei che si nasconde dietro la figura di Liam è ancora fresca dentro la mia mente, ma come biasimarla, non mi ha mai visto ridotto in quello stato e per lei è stato davvero difficile.

Un singhiozzo che scoppia sotto le lenzuola, mi fa capire che lei è ancora sveglia, mi avvicino al letto e percepisco il suo respiro aumentare, mi inginocchio e abbiamo i visi completamente vicini.

Io: "Non uno stronzo, un emerito stronzo. La mia testa non accettava o forse non accetta ancora completamente questa situazione del bambino, ti chiedo solo di essere comprensiva nei miei confronti, è tutto così nuovo per me e ho così tanta paura. Affronteremo tutto insieme, ci faremo forza, ma ti prego.. dammi solo un pò di t-tempo per assimilare del tutto questa storia e ti prometto che saremo una famiglia da invidiare."-sussurro.

Finalmente il suo respiro torna regolare e apre gli occhi per poi mettersi a sedere.

Katya: "Anche io h-ho paura Harry, ogni giorno passo ha chiedermi 'sarò in grado di essere madre al cento per cento?', ma anche a me serve il tuo aiuto, insieme supereremo tutto. Ma ti prego non lasciarmi anche tu!"

L'azzurro dei suoi occhi di mescola con il mio e posso sentire il mio cuore battere come la prima volta che la vidi, è così bella. 

Poggio le mie labbra sulle sue alla ricerca di un bacio disperato, il sapore delle sue lacrime salate di mescola con il sapore delle sue labbra morbide e candide, la amo. 

La amo più di me stesso e farò di tutto per rendere tutto questo migliore.

CONTINUA.

ANGOLO AUTRICE: 

SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE PER IL RITARDO, MA HO AVUTO UN BLOCCO-SCRITTRICE (?). ERO A CORTO DI IDEE, MA SPERO CHE VI SIA PIACIUTO IL CAPITOLO.

UN BACIO, ALLA PROSSIMA!

-KATYA.<3

Un sogno che diventa realtà. H.SWhere stories live. Discover now